Il percorso espositivo comprende una quarantina di opere grafiche, dal linguaggio personale e ben caratterizzato che i critici identificano con la formazione dell'artista alla scuola di grafica lubianese.
Inaugurazione Lunedì 17 novembre 2003 alle ore 18.00
con degustazione del famoso prosciutto sloveno del Carso
Il percorso espositivo comprende una quarantina di opere grafiche, dal
linguaggio personale e ben caratterizzato che i critici identificano con la
formazione dell'artista alla scuola di grafica lubianese. La geometria domina le
opere di Danilo Jejcic: una successione di triangoli, quadrati, coni, cilindri,
si interseca in continue metamorfosi per formare suggestive rappresentazioni
geometriche, proprie dell'universo razionale della matematica pura. Tutte queste
forme sono ancor più contrastate dall'utilizzo di colori carichi e nitidi,
accentuati, avvolte, da una rete di infinitesimali punti che, attraverso un
interessante effetto ottico, fanno sì che la superficie sia pervasa da un
incessante movimento.
L'estrema nitidezza grafica dei tratti, per esempio l'elisse dei cilindri,
rappresentati in cerchio, fa emergere ciascun elemento dall'insieme contestuale
del lavoro. Analogamente l'incuneazione dei bordi nel senso tridimensionale
nonché la variazione delle forme concave e convesse danno vita ad un'unione
dinamica di griglie in movimento, di linee diagonali, verticali e orizzontali,
che costituiscono, nell'insieme, una elaborata e intrigante composizione
espressiva.
Alfa in Omega è il titolo del ciclo di opere recenti presentato nell'ambito
della mostra veneziana, curata da Stane Bernik. In questa serie l'artista
rappresenta una interessante convivenza di vecchi e nuovi elementi, utilizzando,
su di una base serigrafica, nuovi mezzi come la fotografia. Concettuale il
contenuto che evidenzia la ricerca e l'interesse dell'autore per i temi
esistenziali.
La scelta dei colori e degli elementi, grazie alla loro autonomia nello spazio,
fa sì che il tempo diventi indefinito ed intoccabile. Impossibile la
collocazione del ieri e del domani, impossibile l'identificazione
dell'attualità dell'oggi, impossibile la nozione del tempo, ma il tutto è
governato da un'armonia di base che come un sottile filo di Arianna dà la chiave
di lettura del raffinato pensiero creativo dell'artista. Una unicità pittorica
che trova la propria espressione profonda nei confini delle forme presentati in
maniera quasi ossessiva, non descrittiva, ma diretta, con una sottile
provocazione.
Danilo Jejcic nasce nel 1933 ad Aidussina, dove ancor oggi vie e lavora.
Consegue il diploma presso la sezione di Pittura all'Accademia di Belle Arti di
Lubiana con il professor Gabrijel Stupica. Dopo gli studi intraprende il cammino
dell'insegnamento delle materie artistiche. Dirige la Galleria Pilon, ad
Aidussina, dalla sua costituzione, nel 1973, fino al 1996, anno in cui raggiunge
il pensionamento.
Ha fatto parte dell'affermato gruppo 2xGO, dell'Associazione degli artisti del
litorale del nord (DLUSP) e dell'associazione degli artisti sloveni (DSLU). Il
suo lavoro è prevalentemente orientato al campo della grafica, anche se, negli
ultimi anni, si è dedicato intensivamente alla fotografia. La sua produzione
artistica è stata presentata in numerose mostre personali e in molte collettive
di arte grafica all'estero e in Slovenia. Sue opere sono custodite in collezioni
pubbliche e private della Slovenia, dell'Italia, della Croazia e degli USA.
L'evento è stato realizzato con il supporto del Ministero della cultura della
Repubblica di Slovenia e con il programma europeo Interreg IIIA Phare CBC
Italia/Slovenia
La mostra, che resterà aperta fino 15 dicembre 2003, con il consueto orario
11.00/18.00 (chiuso domenica e lunedì), si avvale di un esaustivo catalogo,
realizzato per l'appuntamento veneziano, con un saggio critico di Stane Bernik.
La degustazione di prodotti sloveni è offerto da MIP di Nova Gorica ed il vino
di Vinakoper, faranno da conviviale corollario al momento inaugurale.
Si ricorda inoltre, che a fine dicembre la Galleria ospiterà le opere di Andrea
Contin, un esilarante percorso dove il filo conduttore sarà l'acqua, elemento
profondamente amato dall'artista. L'acqua che ha scandito il tempo dei ricordi e
della realtà e che ha segnato i luoghi vissuti e amati, ma, non ultimo, anche un
sentito omaggio a Venezia.
Galleria A+A
Direttore: Aurora Fonda
San Marco, Calle Malipiero, 3073
30124 Venezia
Tel/Fax: ++39 041 2770 466