In mostra, attraverso documenti originali e fotografie (dal casellario politico della Questura), si offre ai visitatori una ricca pagina di storia locale.
Con il nome generico di “sovversivi” vennero indicati durante il governo Crispi gli oppositori politici più pericolosi. In seguito la stessa definizione fu attribuita agli antifascisti e, alla caduta del regime, agli ex squadristi e gerarchi fascisti. In mostra, attraverso documenti originali e fotografie, si offrirà ai visitatori una ricca pagina di storia locale che prende le mosse dalle vicende dei primi “sovversivi” brindisini, i socialisti fondatori all’inizio del ‘900 delle leghe e della Camera del lavoro.
Si passa poi a descrivere l’instaurarsi della dittatura di Mussolini e gli strumenti adottati per reprimere il dissenso politico e a raccontare le storie di alcuni antifascisti brindisini - contadini, muratori, artigiani, intellettuali - che sacrificarono la loro vita e quella delle loro famiglie per opporsi al regime, fino alla caduta di questo e alla ripresa dell’attività politica dei partiti. La maggior parte della documentazione utilizzata per l’esposizione proviene dal casellario politico della Questura, conservato nell’Archivio di Stato.
Palazzo Granafei Nervegna
via Duomo, 16-20 -Brindisi
Orario: mar.-dom.: 10.00-13.00; 17.00-20.00