Miti e riti del panino. Nel nuovo spazio espositivo il panino e' celebrato da centinaia di documenti, immagini e oggetti. Dal Futurismo al cinema Neorealista, un'imponente ricerca iconografica corredata di testi critici, che rappresenta il suo excursus storico, sociologico e rituale.
ACCADEMIA PANINO GIUSTO presenta TRA I DUE, la prima mostra dedicata al panino, rito e
mito della società contemporanea, celebrato e raccontato da centinaia di documenti, immagini e
oggetti; una imponente ricerca iconografica corredata di testi critici, che rappresenta il suo
excursus storico, sociologico e rituale. Dal futurismo, che aborrendo il termine inglese sandwich lo
ribattezzò: tra i due, al fenomeno paninaro degli anni ’80, dai panini imburrati sopra e sotto di
Pinocchio, all’hamburger yankee, dalla rosetta con la mortadella preferita da Federico Fellini, al
pane ripieno di amore e fantasia del cinema neo realista, dalle immagini in bianco e nero dei
maestri della fotografia alle insegne delle antiche botteghe, in un percorso avvincente dove ciascun
visitatore ritroverà traccia della propria storia.
La mostra è un progetto di Accademia Panino Giusto, nuovo luogo di cultura della città, fondato da
Antonio Civita e Elena Riva, con l’obiettivo di diventare punto di riferimento per mostre, eventi,
conferenze e scambi di esperienze che riconoscano al cibo il suo significato sociale, antropologico,
rituale, in una parola: culturale. Lo spazio di Accademia Panino Giusto, realizzato in un sito post
industriale a sud della città, è uno spazio architettonico di grande respiro e bellezza che si presta
particolarmente all’allestimento di mostre e a ospitare incontri, questi ultimi accolti nello spazio
della prima Biblioteca italiana dedicata al tema del Panino, sempre consultabile su
appuntamento.
Lo chef stellato Claudio Sadler è stato coinvolto da Accademia Panino Giusto nel progetto, sia
come uno dei più accreditati custodi della tradizione gastronomica, che come grande anticipatore
di tendenze. Per l’occasione il grande chef ha creato un panino, naturalmente nominato “tra i due”,
dove ha sintetizzato, con ingredienti di origine antica ed estetica contemporanea, il senso del
percorso evolutivo di questo piccolo rito gastronomico, da lui stesso definito “una delicata
architettura del gusto dove diversi ingredienti e consistenze devono convivere in armonico
contrasto nello stesso boccone”. Il panino TRA I DUE, dal 15 novembre può essere degustato, in
limited edition, presso i locali Panino Giusto di Milano.
Il comitato scientifico di Accademia Panino Giusto annovera Franco Origoni e Anna Steiner,
progettisti dell’omonimo studio di exibition design, lo studioso di gastronomia Alberto Capatti e il
filosofo Aldo Colonetti, uno staff di professionisti che con Elena Riva concepiscono e realizzano
un calendario di iniziative delle quali “TRA I DUE” è la mostra inaugurale, con l’obiettivo di
diventare un riferimento nazionale e internazionale per la cultura gastronomica, anche in
prospettiva di Expo 2015.
La mostra prende avvio da un incipit di Alberto Capatti che fa immediatamente riflettere
sull’evoluzione dei consumi in Italia: “Nel 1914 un soldato italiano riceveva e mangiava 700
grammi di pane al giorno, per molte reclute venute dalla campagna era considerato un lusso.” In
una tavola successiva viene evidenziato che oggi la “razione” quotidiana di un panino corrisponda
esattamente alla decima parte di 100 anni fa: 70 grammi, a favore del companatico, che secondo
la “proporzione aurea” messa a punto dai maestri del Panino Giusto, marchio che identifica il
consumo di qualità del panino, consiste sempre nello stesso peso di ingredienti (70 grammi di
verdure, 70 grammi di affettato, 70 grammi di formaggi). Che cosa sia successo nei 100 anni
passati tra l’approvvigionamento di una recluta e l’esigenza di un frettoloso gourmand di oggi, è
una delle chiavi interpretative più avvincenti della mostra. Altre chiavi di lettura sono le diverse
localizzazioni del consumo del rito del panino, secondo il gusto francese a americano ad esempio,
o ancora le diverse forme del pane religioso, fino al difficile tema della dieta.
Conclude la mostra un video che con un sapiente montaggio a cura di Carlotta Origoni, ricostruisce
con spezzoni di film, da “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini (1953) a “Pulp Fiction” di
Quentin Tarantino (1994) la traccia cinematografica di questo straordinario ambasciatore di
cultura.
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Accademia Panino Giusto
Via Pompeo Leoni, 2 - Milano
Per visitare la mostra
Info e prenotazioni: 02.36529140 | 346.5045627
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