Visioni transitorie per un'antologica minima. L'artista ritrova i punti nodali della sua ricerca visiva, a cominciare dalla sperimentazione cromatica.
Frequentava l’atelier di Sirio Bandini già dalla fine degli anni Sessanta. Un pellegrinaggio quasi giornaliero, in parallelo alla formazione presso l’Istituto Statale d’Arte di Volterra.
Di quell’ambiente prossimo, ma singolare, recepiva il profondo spirito di modernità, la ricerca dell’autonomia dell’opera d’arte, ma anche l’impegno dell’artista nel suo spazio e nel suo tempo.
Francesco Bozolo, artista polivalente, ideatore di temerarie rassegne di arte contemporanea, ritrova i punti nodali della sua ricerca visiva, nell’antologica “Visioni transitorie per un'antologica minima” che sarà in corso dal 23 novembre all’8 dicembre 2013, a Cecina (LI), presso lo spazio espositivo della Galleria d’arte Bandini, Palazzo Galleria-Piazza Barontini 39, atelier e centro pulsante di vita culturale per decenni, riaperto e rianimato di recente dalle figlie del maestro Antonella e Raffaella.
Artista, architetto, grafico, direttore artistico e co-partecipante di temerarie rassegne di arte contemporanea, con l’antologica “minima” nel volume, ma di compiuta sintesi, patrocinata dal Comune di Cecina, Francesco Bozolo ritrova così, anche simbolicamente, le coordinate spaziali di quel legame che tiene insieme gli assi fondanti della sua maturazione artistica, dalla prima sperimentazione cromatica e formale in pittura - sconfinata, già dagli esordi, in esiti enigmatici rimandati da una risoluta forma espressionista - fino alle più attuali opere a carattere installativo.
Dai precipitati delle avanguardie artistiche del XX secolo, insieme alla carica espressiva ed al tocco di stile del maestro, prendeva corpo un rapporto di scambio di idee, di crescita, mai di emulazione, in quella che era una delle sedi della galleria-studio di Sirio Bandini, nello stretto vicolo di lato al Duomo di Cecina e dove Francesco Bozolo riceve nel 67/68 il primo premio per un quadro nell’ambito di un concorso sul tema del carnevale.
Una tensione fra prima modernità e arte contemporanea, che sembra già animare le iniziali opere pittoriche dall’impeto espressionista e surrealista metropolitano, ma anche “nostalgiche” dei simbolismi “classici” matissiani, delle atipiche composizioni dei maestri nord europei.
Fra punte di realismo guttusiano, cariche violente, negli azzardi cromatici e nel gesto fra l’istintivo ed il razionale, che rivelava la mistica dello spazio attraverso soggetti apparentemente consueti – nature morte, nudi, paesaggi – la prima figurazione, che già si delineava in ambienti perturbati, e da perturbare, quasi a disagio nello spaccato del suo ritratto immediato-temporale, costruiva assi e diagonali compositivi atipici, animati da un ritmo scenografico, tanto impetuoso, quanto temporaneo, episodico e frammentario, nella sua manifestazione.
Una ricerca che ha mantenuto una coerenza nel cambiamento, dall’astrazione dinamica, alla trasformazione nelle tecniche miste e nei linguaggi visivi dei nuovi media e che affonda più di recente nell’immagine artificiale, la riconduce nella terza dimensione, ma la gestisce con la stessa lirica, immediatezza di visione, tensione formale e contrasti simbolici di colore, propri di un racconto pittorico aperto sui misteri sottesi nel quotidiano.
Francesco Bozolo si forma all’Istituto Statale d’Arte di Volterra ed alla Facoltà di Architettura di Firenze.
Vive e lavora a Cecina, in provincia di Livorno. Svolge la professione di graphic designer e di architetto, insegna grafica pubblicitaria, ed è stato direttore artistico del Centro Espositivo Comunale di Cecina e di vari eventi di arte contemporanea.
Inizia a dipingere giovanissimo, frequentando i pittori Giulio Chimenti e successivamente Sirio Bandini, con i quali approfondisce la tecnica pittorica.
Ha esposto a Almaty (Kazakhistan), Castiglioncello, Cecina, Montecatini Terme, Montescudaio, Firenze, Francoforte (Germania), Gilching (Germania), Montegemoli, Rosignano Marittimo, Rosignano Solvay, Sagunto (Spagna), Suvereto,Viareggio e Volterra.
Galleria d’arte Bandini
Piazza Barontini 39 (Palazzo Galleria), Cecina (LI)
Orario: lun-sab 16.30-19.30
Ingresso libero