Sculture memori dei concetti di 'struttura primaria' e di 'minimalismo'. Tutte le opere mirano alla costituzione di un equilibrio sia concettuale, che visivo, che fisico, in virtu' di minime varianti, di slittamenti operati nel rapporto tra le forme, solitamente costituite da parallelepipedi in acciaio
Il lavoro di Julia Mangold arriva all'essenza della scultura: volume, peso, spazio ne sono le componeneti sostanziali, filtrate attraverso
la recente storia dell'espressione plastica, memore dei concetti di
''struttura primaria'' e di ''minimalismo''. Tutte le opere mirano alla
costituzione di un equilibrio sia concettuale, che visivo, che fisico, in
virtù di minime varianti, di slittamenti operati nel rapporto tra le forme,
solitamente costituite da parallelepipedi in acciaio: seguendo
l'insegnamento architettonico razionalista, per cui ''il meno è il più'', la
progressiva rarefazione messa in scena dalla Mangold, il gioco delle
relazioni tra gli elementi costitutivi dell'opera - due, tre variazioni
sulla stessa forma - arrivano a ribaltare l'aspetto razionale
dell'operazione, per attingere a un livello quasi mistico dove l'apparizione
conta come e più della ''costruzione''.
Catalogo con testo di Marco Meneguzzo
Fotografia: Guido Mangold
Julia Mangold nasce a Monaco nel 1966, dove vive e lavora.
PRINCIPALI MOSTRE RECENTI:
2000
Max Cole/Julia Mangold, Studio la Città , Verona
2001
Neue Skulpture, Galerie Fahnemann, Berlin
Galerie Niklas von Bartha, London
Köln Skulptur, Art Cologne (Galerie Fahnemann/Studio la Cittá)
2002
Fifth Floor Foundation, W. Kramarsky, New York, NY
Devin Borden Hiram Butler, Houston, TX
Le Stanze dell'Arte, MART, Rovereto
2003
Lemberg Gallery, Ferndale, MI
Rhona Hoffman Gallery, Chicago, ILL
Studio La Città , Verona
STUDIO LA CITTÀ · VIA DIETRO FILIPPINI 2 · 37121 VERONA