Tre giovani artisti al confronto presso il Laboratorio sperimentale per le arti visive: Francesco Scapolatempore, Daniela Chinea, Daniele Frisina.
Quando guardo il lavoro di Francesco Scapolatempore, alias SirSkape, penso al suo modo leggero, divertente e quasi unico di reinterpretare la realtà,. Immagini semplificate con una forma espressiva molto vicina al mondo dell'illustrazione, ci regala storie fantastiche dove il dato surreale si mescola alla verità sdrammatizzata, ironizzata ma concreta. Storie e simboli del mondo contemporaneo, create attraverso doppi sensi e paradossi che confluiscono in un unico intento: quello di restituire la meraviglia e la sorpresa della satira. Il soggetto prediletto dall'artista è essenzialmente una pecorella bianca dai contorni netti che si mescola con un fondo a tinta unita che diventa una metafora della figura dell'uomo contemporaneo. la pecora si sostituisce alla figura umana, esorcizzando ed ironizzando sulle alcune tematiche del contemporaneo, riguardanti la politica , la religione e la cultura in generale.
Daniela Chinea è un'artista raffinata, non si accontenta dell'immagine fotografica, ma attraverso un' intervento leggero e graffiante sulla foto ci restituisce un segno sottile che accompagna la forma per ricreare una nuova atmosfera, frutto dei suoi pensieri,delle sue riflessioni sulla vita e sulla storia, nuovi contenuti resi attraverso graffi e parole rafforzano l'immagine, creando una forte relazione tra immagine e parola ,una fotografia che si esprime attraverso un messaggio forte e concettuale. L'artista utilizza parole chiavi, piccoli segni che ci riportano alla nostra memoria storica ed ai nostri ricordi.
Dall’autoritratto con il pennello tra i denti ai cagnolini stile manga, i lavori di Daniele Frisina, classe 1980, ti catturano con la loro immediatezza che non è mai spontaneità quanto piuttosto schiettezza esecutiva perché ogni singolo particolare, prima di essere dipinto, viene attentamente e meticolosamente valutato. E' al colore che Daniele affida la sua emozionalità più autentica e per certi versi nascosta, sebbene continuamente in lotta con quelle linee nere, così spesse, che cercano di chiudere, comprimere, contenere uno slancio emotivo autentico e passionale. la linea nera fa da contorno alla figura chiave un piccolo omino nero destinato ad essere riconosciuto creato come una siluette, che viene curata disegnata e colorata minuziosamente, lo sfondo colorato evidenzia sempre di più il personaggio che diventa protagonista indiscusso di ogni racconto attraverso la sua pittura.
Inaugurazione 3 dicembre
MaMo Laboratorio sperimentale per le arti visive
Via Plinio, 46 (interno galleria commerciale) - Milano
lun-sab 15.30 - 19
Ingresso libero