Leftover Section. Esseri viventi, umani o animali, vengono accostati a grandi ingranaggi mettendo lo spettatore nella posizione di percepire alcune similitudini.
Nel quadro dell’esposizione Leftover Section, che aprirà le porte al pubblico venerdì 6 dicembre a partire dalle 17:30 in Via Luigi Canonica 9 a Lugano e che sarà visitabile fino al 25 gennaio 2014, Nevercrew presenta da ego gallery la sua ricerca artistica più recente.
È dal 1996 che Christian Rebecchi e Pablo Togni lavorano insieme sotto il nome di Nevercrew. Nel corso degli anni si sono occupati di Street Art, dipinti, grafica, e altre forme espressive quali la scultura, i designer toys, l’illustrazione, la fotografia e il video. Se i due artisti ticinesi si cimentano da sempre in tutte queste originali espressioni artistiche, sono conosciuti dal grande pubblico soprattutto per i loro lavori legati al mondo della Street Art. Christian e Pablo sono stati infatti i primi artisti nel territorio ticinese a dedicare un’attenzione particolare a questo filone delle arti visive; avendo saputo unire l’esperienza giovanile dei graffiti e della bomboletta spray, alle ricerche espressive dell’accademia d’arte e della grafica, sono riusciti a creare un universo unico e originale.
Spesso le loro opere rappresentano degli esseri definiti, più o meno terreni, composti da ingranaggi che sembrano in continuo movimento. Si tratta di meccanismi quasi viventi a loro volta costituiti da più parti: dei pezzi che assemblati e collegati tra loro vanno a creare delle strutture e dei sistemi più grandi e più complessi, come succede ad esempio per gli organismi viventi o per quelli funzionanti a motore.
Se in ambito artistico, l’accostamento macchina - uomo - natura non è un elemento di novità, grazie alle sue infinite possibilità di approfondimento, continua a costituire un terreno di sperimentazione fertile per gli artisti contemporanei. In particolare Nevercrew tratta questo tema da un punto di vista originale: nelle loro opere infatti, i macchinari non sono creati al fine di potenziare le possibilità umane, ma al contrario hanno una vita propria, sono insomma fini a se stessi.
In particolare nei loro lavori più recenti, degli esseri viventi, umani o animali, vengono accostati a questi grandi ingranaggi mettendo così lo spettatore nella posizione di percepire alcune similitudini. Concentrandosi sul concetto di “sezione”, i due artisti approfondiscono il rapporto tra ciò è visibile e ciò che invece rimane nascosto: mostrando solo una parte di questi “organismi”, cioè una loro sezione, riescono a provocare una sorta di empatia meccanica che permette allo spettatore di ricostituire l’intero congegno nella sua testa.
La mente gioca dunque un ruolo fondamentale: i ricordi e le sensazioni si accumulano e si sommano negli anni andando a creare una stratificazione di esperienze a cui il cervello attinge ogni giorno per creare nuovi collegamenti ed elaborare nuovi ricordi. Questo meccanismo viene associato a quello delle macchine: anche per loro infatti, i legami tra le varie parti sono altrettanto fondamentali per un corretto funzionamento.
Saper pescare coscientemente nella propria memoria, permette a questi artisti di unire con maestria la propria fantasia all’immaginario collettivo. Le immagini da loro create, che sembrano fluttuare in uno spazio indefinito, sono così fortemente evocatrici e permettono allo spettatore di immergersi in un mondo mentale e suggestivo, dove, facendo allusione ai grandi viaggi dell’immaginazione, ogni balena potrebbe anche essere un sottomarino travestito.
inaugurazione 6 dicembre ore 17:30
Ego Gallery
via Canonica, 9 - Lugano
mar-ven 14 - 19, sab 10 - 19