Anime Organiche. Le "anime" dell'artista sono il punto di partenza per un viaggio nella spiritualita' e sacralita' dell'essere umano e degli oggetti.
A cura di Tiziana Todi - Tiziano M.Todi
Le opere esposte durante la mostra nascono da una fusione dell’arte di Andrea Pichi e le stoffe Fabindia.
Le “anime” di Andrea Pinchi sono il punto di partenza per un viaggio nella spiritualità e
sacralità dell'essere umano e degli oggetti.
Frammenti di stoffa, pelle, stagno e piombo fanno da tramite per un altro mondo, come una
piccola porta socchiusa dove il visitatore della mostra può e deve attraversare e perdersi per
comprendere a pieno il significato del suo lavoro.
Una volta aperta e attraversata quella porta ti accorgi della capacità catalizzatrice delle sue
opere: le sue anime gridano immagini, visioni di una sensibilità in cui la storia del materiale
utilizzato è solo un mezzo per amplificare il “sentire” dell'artista, che restituisce alla realtà
più di quello che prende.
Gli scarti di un mestiere si caricano di altre emozioni, intuizioni e nuovi significati che l'autore
carpisce da situazioni e persone, da un mondo questa volta non fatto di materia ma di luce
intangibile.
Perché se è vero che l'oggetto, la musica e la materia sono centrali, è l'invisibile il vero
protagonista delle sue opere.
Essere artista per Andrea vuol dire creare: un demiurgo che cerca di cogliere il più possibile
da quella terra di mezzo che esiste tra la dimensione reale e spirituale.
Alessia Vergari
Vernissage: 10 Dicembre ore 18.00
Fabindia
Via del Banco di Santo Spirito, 40, Roma
Ingresso libero