Spiriti di carta. Centinaia di sculture di carta grandi e piccole, tre le aree tematche: la rappresentazione del mondo, la rappresentazione della mente, i totem simbolici - dal gioiello alle gru della pace.
Centnaia di sculture di carta grandi e piccole inonderanno le storiche cantine di Palazzo Barolo nel
centro di Torino dal 14 dicembre 2013 al 16 febbraio 2014 per quella che si annuncia la più
eclettica mostra dedicata agli origami organizzata dall'Associazione Yoshin Ryu.
“Una scelta guidata da suggestoni emotve e dalla considerazione che questa tecnica è
universalmente conosciuta, ma in modo spesso estremamente superfciale. La matrice giapponese
di quest'arte si è intersecata e, si interseca tutora, con la storia del mondo e ha inedite
applicazioni scientfche e tecnologiche” rileva Daniela Crovella curatrice della mostra “dalla carta
agli airbag, dai monaci giapponesi alle cort italiane del rinascimento: esistono scuole diverse, stli
diversi nei luoghi più remot della terra.” Per dare sfogo a questa ricchezza di spunt e soggetti, la
mostra del 2013 è concepita come la prima di due esposizioni gemelle.
折 り 紙 – ecco come si presenta in giapponese l'ideogramma che noi leggiamo “origami” la cui
etmologia è composta dal verbo piegare oru, (che, declinato, diventa ori) e quello di carta kami
(che per eufonia diventa gami).
Una lunga storia che si fa risalire al I secolo dopo Cristo con l'invenzione della carta in Cina, un
nuovo materiale rivoluzionario che diversamente dalle tavolette di cera e dalle pergamene può
essere piegato più e più volte, acquistando corpo e forma senza spezzarsi. La scoperta della carta
viaggia veloce e nel vicino Giappone venne importata dai monaci buddist nel VII secolo. Quello
che oggi è uno dei prodotti più difusi, era all'epoca, appannaggio di un élite, un bene molto
prezioso e per questo riservato ad usi in ambito religioso e cerimoniale. I primi origami non erano
certo un hobby, ma un modo per riprodurre figure simboliche in contest rituali.
In ORIGAMI – SPIRITO DI CARTA tre le aree tematche scelte: una prima sezione espone la
rappresentazione del mondo, oggetti di natura, una seconda sezione, la rappresentazione della
mente, oggetti matematci-geometrici, infine i totem simbolici, dal gioiello alle gru della pace.
Oltre 200 gli origami espost, opere di artst not a livello nazionale e internazionale e che spesso
aderiscono a CDO- Centro Diffusione Origami, grazie alla cui collaborazione Yoshin Ryu ha potuto
selezionare una ricca gamma di pezzi, stli e “estri artstci”. Video didattici e suggestvi saranno
proiettat sia a Palazzo Barolo che nel Salone Mazzonis del MAO, il Museo d’Arte Orientale di
Torino ormai alla seconda collaborazione con Yoshin Ryu.
Ma la mostra non si ferma qui, si espande, esce dai luoghi deputat e contamina altri spazi,
declinandosi nella sezione off - origami e la cità, come le sculture dell’artsta Alessandro Sciarafa
realizzate e posizionate in una importante piazza di Torino o il collegamento con gli Isttut d’Arte e
i Licei artstci torinesi coinvolt in attività creatve a tema, quest’anno stmolat inoltre dalla
partecipazione ad un concorso il cui premio finale sarà una borsa di studio per i lavori considerat
più meritevoli e valutat da una èquipe di espert.
Oltre alla gradevolezza del colpo d'occhio, gli origami testmoniano il link culturale e economico
che lega Torino al Giappone grazie anche al gemellaggio con Nagoya, una liaison che porta a
Torino per l'inaugurazione della mostra, il neo Console Generale del Giappone a Milano la signora
Kyoko Koga. Da anni infatti l'Associazione Yoshin Ryu, promuove con molte attività la cultura del
Sol Levante anche grazie ad una fitta rete di contatti.
La mostra ORIGAMI, fa seguito ad una serie di esposizioni di grande interesse e successo di
pubblico: dal 2002 al 2006 il ciclo Kagemusha – l'ombra del guerriero, nel 2007 e 2008 sul tema
Giappone Spirito nella Forma con le mostre Ceramica e Bonsai, sempre del 2008 Shodo, l'arte della
calligrafia, nel 2009 Omote, le maschere del teatro No, quindi un biennio dedicato alle bambole
Ningyo nel 2010 e Karakuri nel 2011 con 20.000 visitatori in sole cinque settimane di apertura.
Anche in occasione di ORIGAMI – SPIRITO DI CARTA sarà realizzato un catalogo edito da Edizioni
Yoshin Ryu, curato da Daniela Crovella.
L'evento è reso possibile grazie al contributo di Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo,
Fondazione CRT, Palazzo Barolo, ILTI Luce by Philips, Cuki Cofresco, alla collaborazione con
Centro Diffusione Origami e Museo d’Arte Orientale di Torino, allo sponsor tecnico Hic ad Hoc e
ai patrocini di Cità di Torino, Provincia di Torino, Consolato Generale del Giappone a Milano, ed
altri in via di definizione.
Inaugurazione e Conferenza Stampa venerdì 13 dicembre ore 11
Palazzo Barolo
Via Delle Orfane 7/a, Torino
Orario: martedì al venerdì dalle 15 alle 20. Sabato e domenica contnuato 11-20
Ingresso libero