Pizia Arte
Teramo
viale Crucioli, 75/a
0861 252795
WEB
Roberto Cascone
dal 25/11/2003 al 10/12/2003
0861 252795 FAX 0861 252795
WEB
Segnalato da

Manuela e Patrizia Cucinella


approfondimenti

Roberto Cascone



 
calendario eventi  :: 




25/11/2003

Roberto Cascone

Pizia Arte, Teramo

Silence Dreams. Tutto ebbe inizio nella primavera del 1999 quando, dopo avere letto un breve articolo nella cronaca cittadina del quotidiano La Repubblica dove si sosteneva che i napoletani non sognavano più perché troppo disturbati dai rumori di fondo notturni, Roberto Cascone decise di verificare tali affermazioni...


comunicato stampa

In Pizia Arte, a cura di Manuela e Patrizia Cucinella, mostra personale di Roberto Cascone dal titolo ''Silence Dreams''.
Nel testo che accompagna la mostra Fabiola Naldi scrive:''E' ancora possibile ed attuale ricercare il silenzio e dimostrare che lo si può trovare anche tra le strette vie di una città caotica come Napoli'

Tutto ebbe inizio nella primavera del 1999 quando, dopo avere letto un breve articolo nella cronaca cittadina del quotidiano La Repubblica dove si sosteneva che i napoletani non sognavano più perché troppo disturbati dai rumori di fondo notturni, Roberto Cascone decise di verificare tali affermazioni.

Chiese così ad alcuni amici e conoscenti residenti nella ''città del rumore'' se il contenuto dell'articolo corrispondesse a verità e se potevano indicargli eventuali luoghi dove il silenzio resisteva al fine di costruire una sorta di video guida alla stregua di una operazione sia funzionale che concettuale.

Da tutto ciò è partita la ricerca di Roberto Cascone che, armato del suo terzo occhio silenzioso, ha iniziato a cercare, sorprendere, svelare ciò che apparentemente riteniamo scontato ma che nella realtà sta divenendo sempre più prezioso e raro.

Cercare luoghi silenziosi e testarli su se stesso è divenuto così motivo di una analisi più minuziosa e dettagliata fatta di video e frame fotografici prodotti con la ferma intenzione di ''mostrare'' a volte anche l'ovvio che ci circonda e favorendo, quasi come una logica conseguenza, momenti di riflessione e introspezione.

Percorrendo la sottile e labile linea del pubblico e privato Roberto Cascone si è addentrato non solo fisicamente nei luoghi di una ricerca in costante progressione ma concettualmente in una dimensione più intimista, personale dove scatenare dubbi, fobie e paure da tempo tenute nascoste e sepolte.
Come un antropologo del presente l'artista ha esplorato spazi come il parco di Capodimonte, una grotta o il Castello di S. Elmo, trattenendo in brandelli di realtà trasmutati in sequenze video, situazioni, istanti, emozioni prodotte nel tentativo di catalogare un numero considerevole di appunti di un viaggio in continua evoluzione.

Un viaggio della mente, se mi si permette il termine, un approfondimento di un reale che pare appartenerci ma che nella realtà ci distanzia sempre più provocando non solo nell'artista ma in noi tutti possibili ''cercatori del silenzio'' una progressiva catarsi in un'altra dimensione, ovvero ciò che ci circonda, dove il silenzio non esiste.

La città non ha silenzi (John Cage affermava negli anni Sessanta che il silenzio non esiste), la nostra mente neppure ma bensì solo attimi di pace apparente e tranquillità dove potersi soffermare e riflettere.

Lentamente il paradosso esprime tutto il suo potenziale avvolgendoci con tutte le sue possibili tentazioni nel desiderio di farci credere ciò che naturalmente non è possibile. E anche l'operazione di Cascone si è così avvolta su se stessa dando però la possibilità all'artista di fermarsi, analizzare, ingrandire ed evidenziare quei momenti di apparente silenzio producendo così una nuova dimensione parallela, una realtà costruita a propria misura dove rintanarsi quando il rumore si fa troppo assordante.

Se la video guida realizzata ha più le sembianze di una documentazione analitica, le foto realizzate sono la possibile via di fuga, sono quell'irreale zona d'ombra, fatta appunto di possibili istanti di silenzio, dove rifugiarsi, ascoltarsi e riversarsi dentro in una sorta di ''nicchia virtuale''.

Continuando la ricerca iniziata con i video ''Download'' Roberto Cascone si approccia secondariamente alla realtà catturata, ridefinendo le regole di osservazione grazie all'artigianale ricontestualizzazione dell'immagine: immagini di un reportage in bilico fra la nuda cronaca e la riflessione concettuale dove l'istante viene estrapolato, avvicinato e ingrandito solo con la macchina fotografica che, in questo caso, diviene il filtro ultimo per rivisitare la realtà.

I frame di una video guida che, avvicinati con l'obbiettivo, si sgranano ridefinendo l'immagine stessa tanto da creare una nuova realtà fittizia. Nel gioco costante tra vero e verosimile ecco lentamente giungere il silenzio, non fisico bensì mentale, definito da pause, accelerazioni e riavvolgimenti dove la Napoli svelata si presta a nuova città in grado di sussurrarci un ipotetico silenzio o per meglio dire non suono.

Se il rumore di una metropoli potevano così togliere il sonno ai napoletani e privarli di quella estatica zona di confine che è il sonno REM, ecco che i frame estrapolati divengono quell'attimo di catartico abbandono REM, impronte fisiche di un operazione concettuale dove l'impercettibile battito di ciglia si trasforma in un'immagine, dove quel Rapid Eye Movement diviene concreta testimonianza di un viaggio all'interno di quell'equilibrio instabile che è la nostra realtà.

Pizia Arte
Viale Crucioli 75/a
Teramo

IN ARCHIVIO [62]
Olvidarte
dal 19/7/2006 al 14/9/2006

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede