Le vie del sacro. Con circa 200 scatti il percorso espositivo, articolato in 7 sezioni, ricostruisce il viaggio di una vita attraverso la sacralita' dell'esistenza quotidiana, un'esperienza vissuta dall'artista in terre tra loro lontanissime, ma accumunate da quella spiritualita' che da' un ritmo e un senso alle condizioni di vita piu' dure.
La più grande mostra antologica del fotografo giapponese Kazuyoshi Nomachi e la sua
prima assoluta in Occidente.
Con circa 200 scatti il percorso espositivo articolato in 7 sezioni ricostruisce il
viaggio di una vita attraverso la sacralità dell'esistenza quotidiana, un'esperienza
vissuta dall'artista in terre tra loro lontanissime, ma accumunate da quella
spiritualità che dà un ritmo e un senso alle condizioni di vita più dure.
Kazuyoshi Nomachi è sempre stato un fotografo documentarista, sin dal suo primo
viaggio nel Sahara quando aveva venticinque anni. In Africa è rimasto affascinato
dai grandi spazi e dalla forza della gente che vive in ambienti così difficili. Per
oltre 40 anni, intorno al tema "della preghiera della ricerca del sacro", ha rivolto
la sua attenzione alle più diverse culture tradizionali che sono l'espressione di
popoli che abitano nelle terre più aspre, ai quattro angoli del mondo. Nomachi ha
saputo cogliere la spiritualità che percorre quei paesaggi di unica e straordinaria
bellezza, dove i ritratti e le figure umane assumono una dignità assoluta e si
fondono con il contesto in composizioni quasi pittoriche, dominate da una luce
abbagliante, reale e trascendentale al tempo stesso.
Raccolte in 12 grandi edizioni antologiche, le sue fotografie sono pubblicate in
tutto il mondo e appaiono nelle principali riviste di fotografia, come The National
Geographic, Stern e GEO. I lavori realizzati nel Sahara, lungo il Nilo, in Etiopia,
in Tibet e in Arabia, hanno suscitato negli anni una grande ammirazione, anche nei
paesi occidentali e hanno vinto numerosi premi, tra cui l'Annual Award of the
Photographic Society del Giappone nel 1990 e nel 1997 e, nel 2009, la Medal of Honor
with Purple Ribbon (riconoscimento del governo giapponese per meriti accademici o
artistici).
Nel 2005 i suoi 30 anni di attività vengono presentati in una grande mostra dal
titolo Il pellegrinaggio del fotografo, un viaggio attraverso le "preghiere" che
l'obiettivo di Nomachi ha raccolto in ogni parte del mondo.
La mostra è resa possibile dall'accordo sottoscritto da Civita con l'artista per
l'organizzazione di eventi espositivi in Italia e in Europa. Nella prima sede a
Roma, un sorprendente allestimento, progettato da Peter Bottazzi per gli spazi
espositivi della Pelanda, propone ai visitatori un percorso affascinante e
coinvolgente. Titta Buongiorno con Volume ha progettato le luci. Canon ha curato
tutte le stampe, garantendo una straordinaria qualità delle riproduzioni. Il
catalogo è pubblicato da National Geographic Italia.
La mostra è promossa dall'Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione
Artistica di Roma Capitale, dal MACRO - Museo d'Arte Contemporanea Roma e da Civita,
con il sostegno di Canon e con la collaborazione di Crevis e della Fondazione Italia
Giappone.
Ufficio Stampa
Civita: Barbara Izzo, Arianna Diana Tel. +39 06 692050220-258; e-mail: izzo@civita.it
MACRO: Maria Bonmassar, Ludovica Solari Tel. +39 06 671070443 e-mail: stampa.macro@comune.roma.it
Zètema Progetto Cultura: Patrizia Morici Tel. +39 06 82077371, cell. +39 348 5486548 e-mail: p.morici@zetema.it
Anteprima stampa 13 Dicembre ore 11.30
La Pelanda - Centro di Produzione Culturale
piazza Orazio Giustiniani 4, Roma
Orari:
da martedì a venerdì h 16,00 - 22,00
sabato e domenica h 11,00 - 22,00
l’ingresso è consentito fino alle ore 21.00
chiuso il lunedì, 24, 25, 31 dicembre 2013 e 1 gennaio 2014
Biglietti:
intero € 10,00
ridotto € 8,00 per minori di 18 e maggiori di 65 anni, gruppi di oltre 15 persone, universitari con tesserino e titolari di apposite convenzioni
ridotto speciale € 4,00 per gruppi di studenti delle scuole elementari, medie e superiori
gratuito per minori di 6 anni, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tesserino, disabili con un accompagnatore.