Archeologie senza restauro. La personale e' incentrata su un dialogo serrato tra un gruppo di opere scelte, realizzate negli anni '70, e lavori estratti dal ciclo Impossibili Restauri. Il percorso proseguira' alla Galleria Studio G7.
L’esposizione si inserisce in una dimensione progettuale più ampia che dà conto dello spessore culturale di questa proposta, e che si configura come un ciclo di mostre mirate a offrire un approfondimento sugli anni ’70. Il progetto ha avuto inizio già da alcuni anni ed è volto a far riemergere il lavoro di ricerca iniziale, svolto da artisti che oggi godono di un buon grado di notorietà e che in quel decennio si sono formati.
Dopo quarant’anni dalla prima mostra personale tenuta da Guerzoni a Bologna, la Galleria Studio G7, che quella esposizione ordinò, e la OTTO Gallery, che al lavoro dell’artista ha guardato nel tempo con sempre maggiore interesse, presentano oggi in stretto accordo una sfaccettata antologia di opere dell’autore, con il proposito di rivisitarne il lungo percorso ideativo, offrendo, per suo tramite, eloquente testimonianza della ricchezza dei suoi approdi espressivi. Opere vicine o molto lontane per cronologia innescano, nelle due mostre, un processo di confronti, di rimandi, di risonanze che disegnano un avvincente itinerario di lettura, conducendo il visitatore dalle opere ultime, eseguite appositamente per la presente occasione espositiva, alle ricerche prime, realizzate ancora, agli inizi degli anni Settanta, con l’ausilio dello strumento della fotografia. Un cammino che, tramite modi e tecniche diverse, si è svolto con impregiudicata coerenza, conservando inalterato e, se mai vieppiù potenziato, il proprio originale patrimonio ispirativo, fondato su una visione del passato sentito come abbandono, rovina, archeologia senza restauro, polvere che occulta e rivela.
“Ho camminato a ritroso sui miei passi, poi sono fuggito altrove con le scarpe piene di polvere. Rivedere e riconsiderare i precedenti del mio lavoro presente non è stato un movimento innocente, sapevo che, nella sua irrisolutezza e nella dimenticanza dei tanti atti compiuti, nel mio tempo passato poteva risiedere quella scintilla polverosa che si sarebbe poi depositata sulla superficie dei nuovi lavori”.
E’ con queste parole che Guerzoni offre giustificazione fondante al progetto e alla realizzazione delle due mostre, alle quali seguirà, in primavera, una terza esposizione al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna che raccoglierà una scelta tematica dei diversi livelli di approccio creativo che, da oltre quattro decenni, l’artista dedica ad una definizione di tempo vista nel suo più puro abbandono. Nell’intenzione dell’autore e del curatore, una sorta di bilancio esistenziale, nella consapevolezza che le opere sono oggetti “irrisolti” e che continuano a dialogare tra loro riattivando l’energia per altre prove.
Il primo appuntamento ha luogo alla OTTO Gallery, che inaugura sabato 14 dicembre 2013 alle ore 18.30: la mostra è incentrata su un dialogo serrato tra un gruppo di opere scelte, realizzate negli anni Settanta e lavori estratti dal ciclo Impossibili restauri del 2010. E’ una mostra al “bianco” che, affiancando opere di un tempo remoto al frutto delle più recenti esperienze, si propone di svelare la metamorfosi di concetti inesauriti che si ri-posano sulle nuove superfici della pittura: pensieri irrisolti in cerca di un nuovo luogo ove potersi depositare.
Tra le opere antiche, realizzate su supporto fotografico e le tavole calcinate del ciclo di lavori recenti, che danno il titolo al viaggio nelle due sedi espositive bolognesi, Archeologie senza restauro, si istituiscono molteplici rapporti combinatori che disegnano ricchi itinerari immaginativi attraverso gli anni e che costruiscono, per l’esercizio dell’interpretazione, una catena prolifica di addizioni di senso.
In mostra sono esposti anche due mobiles: lavori inediti intitolati Grotta in casa e ispirati alle grotte di Porto Badisco che rispondono al desiderio di aprire i confini del disegno e, modellando, attraverso l’ausilio di stucchi e gessi, la carta in volute capaci di evocare le figure di un ventre o di una grotta, “corteggiare”, come ama dire Guerzoni, la scultura.
Il percorso di Archeologie senza restauro prosegue con l’inaugurazione della Galleria Studio G7, sabato 18 gennaio 2014 alle ore 18.00.
Inaugurazione 14 dicembre
Otto Gallery
via D’Azeglio 55, Bologna
Orari di galleria: martedì – sabato 10:30/13:00 e 16:00/20:00, domenica e lunedì su appuntamento
Ingresso libero