Fotografo violinista, bastano sette note di grigio per comporre un'immagine come un nido cosmico, con le ragazze nello studio in una posa o in un lampo di luce che ricorda la pittura dell'Antonello e i luoghi abitati dagli artisti, un'immagine piu' vicina alle virtu' della natura e dei suoi abitanti dispersi nella vita quotidiana che non alle virtu' tecnologiche delle macchine sapienti
Ecco una mostra di fotografie nell'era della fotografia. La mostra di Enzo Obiso si inaugura il 2 dicembre alla galleria Toselli, via Pagano 4 Milano.
A Enzo Obiso, fotografo violinista, bastano sette note di grigio per comporre un'immagine come un nido cosmico, con le ragazze nello studio in una posa o in un lampo di luce che ricorda la pittura dell'Antonello e i luoghi abitati dagli artisti, un'immagine più vicina alle virtù della natura e dei suoi abitanti dispersi nella vita quotidiana che non alle virtù tecnologiche delle macchine sapienti. La tecnologia è utile per piegare le camicie o per indagare sull'origine della specie, la tecnica è ancora il ritorno al violino. Obiso è un fotografo che non fa vedere i muscoli con ingrandimenti del tipo Gigante Golia che ti obbligano a retrocedere o a subire l'immagine. Al piccolo Davide siciliano conta essere fotografo o marinaio di lungo corso, scopritore di nuove immagini attraverso l'allegria o il colore, la luce o la notte, come sempre.
Noi nel 2000 sappiamo che la fotografia è un'arte antichissima, nata prima della nevrosi.
INAUGURAZIONE: 2 DICEMBRE 2003
Galleria Toselli - Via Mario Pagano, 4 - 20145 Milano - Fax02 31801917
Dal martedì al sabato 11 - 13 e 16 - 19,30