Gio' Marconi (vecchia sede)
Milano
via Tadino, 15
02 29404373 FAX 02 29405573
WEB
Andre' Butzer
dal 20/11/2013 al 31/1/2014
mar - sab 10-13 e 15-19

Segnalato da

Galleria Gio' Marconi



approfondimenti

Andre' Butzer



 
calendario eventi  :: 




20/11/2013

Andre' Butzer

Gio' Marconi (vecchia sede), Milano

In mostra i cosiddetti dipinti-N e alcuni nuovi dipinti Post-N. Il lavoro di Butzer da sempre si confronta con la pittura esplorandone la storia, I limiti e le possibilita'. Prosegue la sua ricerca sul colore puro e sulla luce: lo sfondo argentato e' diventato bianco contrapposto a fasce di colore nero che fluttuano nello spazio pittorico, riempiendolo, e creando una forte opposizione cromatica.


comunicato stampa

Giò Marconi ha il piacere di annunciare una mostra di André Butzer che presenta una nuova serie di dipinti. Questa è la terza personale dell’artista allestita negli spazi della galleria dal 2006.

Il lavoro di Butzer da sempre si confronta con la pittura esplorandone la storia, I limiti e le possibilità.
Le prime opere dell’artista sono animate da un uso quasi psichedelico di colori, spesso popolate da forme biomorfe, figure dal ghigno inquietante, maschere dagli occhi vuoti che ricordano alcuni personaggi di Walt Disney con evidenti rimandi alla storia dell’arte, in particolare all’Espressionismo, ma anche alla politica, ai fumetti e alla fantascienza. Su sfondi dal cromatismo quasi grottesco si mescolano realtà e utopia, storia passata e presente, l’artista infatti ha definito questa parte del suo lavoro “Espressionismo Fantascientifico”.

In seguito Butzer sembra, ma solo apparentemente, abbandonare la figurazione, infatti a partire dalla fine degli anni ’90 intreprende un suo personale percorso guidato dall’astrazione: gli sfondi dai colori squillanti sono sostituiti da superfici monocrome, grigie, dalla pittura pastosa, popolate solo da linee in movimento, simili a cavi elettrici, dipinte con colori brillanti, molto materici.

La mostra, da considerarsi come prosecuzione della prima personale dell’artista N-Leben (Vivere-N) tenutasi nella galleria nel 2006, presenta la serie dei cosiddetti dipinti-N e alcuni nuovi dipinti Post-N.

Intorno al 2010 circa Butzer infatti inizia a realizzare una nuova serie di opere, i dipinti-N, risultato di un processo in cui sia la figurazione che i colori dai toni sgargianti scompaiono: superfici grigie fanno da sfondo a qualche forma rettangolare che sembra non avere nè un inizio nè una fine, quelle linee che precedentemente erano realizzate spremendo direttamente il tubetto del colore sulla tela ora sono strisce piatte dipinte con il pennello.

N sta per NASAHEIM (NASA Home), un neologismo creato dall’artista che deriva dalla combinazione di NASA (l’acronimo dell’organizzazione Americana per la navigazione spaziale) e Anaheim la città d’origine di Disneyland. Si tratta di un posto immaginario, irraggiungibile, inventato dall’artista, un non luogo dove secondo Butzer sono custoditi tutti i colori e dove la creazione troverà il suo compimento.

Butzer concepisce la sua produzione artistica come il lungo svolgimento di una sequenza ininterrotta, per cui anche le sue prime opere dipendevano da “N”.

I dipinti-N costituiscono una sorta di punto zero della pittura dove, il rapporto tra i colori, la struttura compositiva e l’unità pittorica sono portati all’estremo, i dipinti-N rispondono solo alle loro stesse regole, celebrano l’autonomia del mezzo pittorico, dove anche l’artista occupa una posizione di secondo piano.

I lavori realizzati in seguito hanno accentuato ulteriormente la sua ricerca sul colore puro e sulla luce: lo sfondo argentato è diventato bianco contrapposto a fasce di colore nero che fluttuano nello spazio pittorico, riempiendolo, e creando una forte opposizione cromatica. Non si tratta di una serie che può essere ripetuta meccanicamente: le opere, che potrebbero sembrare una semplice variazione cromatica degli elementi orizzontali e verticali che le compongono, in realtà presentano notevoli differenze nelle pennellate, nel modo in cui è trattata la superficie con la tempera all’uovo, lavorata con una raffinata emulsione, nell’uso e nelle gradazioni dei colori. Se ci si avvicina alle tele e se le si osserva attentamente, leggere sfumature di colore emergono dallo sfondo. Sempre diversi sono gli elementi che compongono l’immagine e così anche la relazione tra gli spazi non è mai la stessa. Verticale e orizzontale si confrontano, si oppongono, rappresentando la relazione pittorica tra vita e morte.
“Butzer non costruisce o dipinge rettangoli, i suoi dipinti creano delle condizioni. La sua arte non è costruttivista. Per comprenderla o per farne esperienza, lo spettatore deve identificarsi fortemente con il dipinto. (…) Ogni immagine può essere letta come una porzione di luce che nella sua unicità fa riferimento all’infinito processo della vita e della morte”. (Thomas Groetz)
La mostra presenta oltre alla serie acromatica dei dipinti-N anche alcune nuove tele colorate di piccole dimensioni, i dipinti Post-N.

André Butzer, è nato nel 1973 a Stoccarda, vive e lavora a Rangsdorf vicino a Berlino.

Tra le sue ultime personali: Galerie Max Hetzler, Berlino; Metro Pictures, New York; Patricia Low Contemporary, St. Moritz (2013); Galerie Xippas, Parigi; Galerie Bernd Kugler, Innsbruck; Galerie Christine Mayer, Monaco; Rhona Hoffman Gallery, Chicago; Galerie Guido W. Baudach, Berlino (2012); Kestnergesellschaft, Hannover (2011); Kunsthistorisches Museum - CAC Contemporary Art Club at Theseustempel, Vienna (2011); Metro Pictures, New York; Galerie Christine Mayer, Monaco; Galerie Heinrich Erhardt, Madrid (2010); Kunsthalle Nürnberg, Nuremberg (2009).

Inoltre ha partecipato a numerose mostre collettive: Kunsthalle Emden e MoCA - Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2013); Kunsthalle Düsseldorf; Museum für Konkrete Kunst, Ingolstadt/Kunstraum München, Monaco (2012); The Saatchi Gallery, Londra; (2011); Kunstmuseum St.Gallen; Galerie Christine Mayer, Monaco; Galerie Krinzinger, Vienna, (2010); Oldenburger Kunstverein; MUMOK, Vienna; ZKM - Museum für Neue Kunst, Karlsruhe; Kestnergesellschaft, Hannover (2008).

Le sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche tra cui: Goetz Collection, Monaco; Hamburger Bahnhof, Berlino; MOCA, Los Angeles; Kunsthalle Emden; Phoenix Art Museum; Seattle University; The Saatchi Gallery, Londra; University of Chicago.

Inaugurazione: giovedì 21 novembre 2013, dalle 19 alle 21

Gió Marconi
via Tadino 15, 20124, Milano
Orari: dal martedì al sabato 10-13 e 15-19
Ingresso libero

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