Imago Art Gallery
London
4 Clifford Street W1S 2LF
+44 20 7287 3599

Veronica Gaido
dal 15/1/2014 al 7/2/2014
mar-dom 11-19
WEB
Segnalato da

Vehicle Projects | contemporary art


approfondimenti

Veronica Gaido



 
calendario eventi  :: 




15/1/2014

Veronica Gaido

Imago Art Gallery, London

Atman. Fotografie di Kulna, Dhaka, Delhi, Varanasi, Marakkesh... Il viaggio inteso come elemento che rompe la monotonia della vita e porta l'individuo a confrontarsi con nuove realta'.


comunicato stampa

Imago Art Gallery è lieta di presentare la mostra “ATMAN” di Veronica Gaido che nasce dall’unione di due elementi fondamentali: l’acqua e l’anima. Un progetto presentato a Pietrasanta nel maggio 2013 come punto di partenza di un lungo iter, una mostra fotografica in cui tecnica e concetto si esprimono di pari passo. Il dare movimento alle sue immagini è il cercare di mettere a fuoco la realtà perduta, pulire la propria anima dalle circostanze negative del vivere per ricominciare un nuovo viaggio, una nuova vita. Il viaggio inteso come elemento che rompe la monotonia della vita e porta l’individuo a confrontarsi sempre con nuove realtà, alla continua ricerca di una nuova forma di esistenza che possa allontanare il pericolo della sofferenza. Il viaggio assume la funzione portante di vero e proprio maestro di vita: non è inteso solo nella forma materiale di spostamento fisico
ma anche virtuale per l’abbandono nei piaceri e nella scoperta di una rinascita o di una nuova vita come per i profughi nelle immagini in mostra, dove si legge la circolarità infi- nita della triade nascita-vita-morte.

Lo spazio interno, psichico, pulsante, intimo, il dentro dell’anima che urge nel corpo, ne tende la superficie espressiva, gli detta il tempo di azione, la stasi riflessiva, la dinamica, il gesto. Una sola sfera esistenziale che dialoga con il dentro e il fuori che si realizza nello spazio grazie allo scatto impiegato dalle esigenze dell’artista. Instaurare un legame con il personaggio da ritrarre o con la natura è fonda- mentale nel lavoro di Veronica Gaido per tirare fuori l’essenza che cerca, questo rapporto lo ottiene attraverso la serenità spirituale dovuta all’assenza di agitazione che grazie alla luce e al suo soffio vitale illumina l’artista rendendola viva grazie all’esperienza. La fotografia esiste grazie alla luce e così Veronica, senza di essa non sarebbe niente, il suo fare arte è fotografare. In questo suo ultimo progetto riscopre tantissimi sillogismi con il mon- do che la circonda e riesce a realizzare le sue visioni nei vari luoghi visitati come Kulna, Dhaka, Delhi, Varanasi, Marakkesh, Massaciuccoli, Cervaiole, etc. Una continua ricerca di crescita e la voglia di andare verso un luogo in cui esista la salvezza dell’anima e si possa abbandonare tutto il peso delle delusioni vissute. L’esperienza di un mondo troppo pieno, di spazi interiori troppo arredati dal futile e dal banale, è tipica dell’uomo e della donna del XX e del XXI secolo.

Fu Walter Benjamin a parlare di «uomo ammobiliato» per intendere la colonizzazione dello spazio interiore che letteralmente non lasciava più spazio per riflettere, stare da soli, pensare.
Risulta difficile trovare un momento per quella penetrante e profonda solitudine dalla quale nasce l’ispirazione artistica o l’intuizione filosofica. Veronica attraverso la fotografia ritrova la sua strada e il suo cammino, sua condizione ideale per la creazione deve dun- que essere quella dell’atarassia, cioè uno stato di serenità imperturbabile, in cui essere totalmente padroni di se stessi e dominare perfettamente le passioni con la ragione. Da questo stato si arriva all’essenza, all’atman, al famoso soffio vitale che citavamo in pre- cedenza, quella luce, quel sole che irradia e anima il tutto, una forza maschile in cui Ve- ronica si riconosce al livello di pensiero. L’eterna lotta tra Phatos e Logos, irrazionale e razionale, le due forze che regolano l’animo umano secondo il pensiero greco, il Logos come anche sofferenza da superare e sconfiggere grazie alla forza razionale della ragio- ne raggiunta grazie all’atarassia iniziale. Il tema della saggezza come arte di vivere in cui il sapere è coinvolto dalle nostre esperienze personali di vita, un vivere interpretando il mondo e la sua evoluzione, cosmogonia, la nascita del mondo che dai tempi dei tempi ha sempre affascinato le civiltà umane e che affascina anche Veronica nell’ambito di un plu- ralismo teso all’integrazione delle diverse dimensioni della realtà che individua nella triade umano-divino-cosmico.

CV: Veronica Gaido, muove i primi passi nel mondo fotografico ancora adolescente, tra- sferendosi prima a Milano, dove studia all’Istituto Italiano di Fotografia e poi, nelle grandi metropoli per ampliare le sue esperienze.
Fotografa di moda, collabora con i più importanti brand di moda e case editrici nazionali dai primi anni novanta che la portano a NewYork e Miami per le prime campagne pubbli- citarie anche se, il suo occhio, va oltre dedicandosi al ritratto che la porta ad un lavoro di ricerca più intimistico.
Nel 2001 collabora con la Biennale di Venezia di Harald Szeemann per il Bunker Poetico di Marco Nereo Rotelli.
Nell’ agosto del 2002 esordisce con la sua prima mostra “ Sabbie Mobili” presso Massimo Rebecchi a Forte dei Marmi curata da Maurizio Vanni.
Dopo l’esperienza fotografica, Veronica Gaido ha sentito l’esigenza di cambiare, di esplo- rare nuove prospettive utilizzando un “drone” per riprese aeree dedicandosi alla creazio- ne del video della Fondazione Henraux e Henraux che presenterà alla Triennale di Milano nel 2012.

Nello stesso anno, la fotografa fa parte della giuria Premio Fondazione Henraux, presie- duta da Philippe Daverio, creando il progetto “Consapevolezza della Materia” che espor- rà a Paris Photo.
Nel 2012 inizia un tour tra India, Bangladesh e Africa che darà luce al progetto “Atman” curata da Enrico Mattei e Roberto Mutti per iniziare una mostra itinerante che toccherà Pietrasanta, Milano, Londra, Parigi e New Delhi.

La Gaido organizza per il Comune di Pietrasanta presso il Chiostro di Sant‘Agostino un installazione “Ritratto e movimento” inserendo 6 monitor 52” dove si alternano 30 ritratti di personaggi famosi come Andrea Bocelli, Zucchero, Alfonso Quaron, Thiago Alvares, Paolo Briguglia, Paolo Villaggio, Mario Botta, Jan Fabre, Ermanno Scervino , etc etc. in armadi di recupero e casse di legno per esprimere “il contenuto nel contenuto” una sorta di matriosca del pensiero cercando di recuperare una realtà troppo spesso lascata anda- re con indifferenza.

www.veronicagaido.com

Imago Art Gallery
4 Clifford Street W1S 2LF - London
mar-dom 11-19
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [2]
Veronica Gaido
dal 15/1/2014 al 7/2/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede