Generazioni a confronto. Sei artisti di generazioni diverse si ritrovano a dialogare con il proprio linguaggio attorno al valore del segno: da rappresentazioni dell'interiorita' che fanno riferimento agli svariati modi in cui i movimenti dell'anima vengono letti grazie a segni esteriori.
DI-SEGNO IN SEGNO, una collettiva di sei artisti di generazioni diverse che si ritrovano a dialogare,
ciascuno con il proprio linguaggio, attorno al valore del segno. Italo Chiodi, Calisto Gritti, Gianluca Leva,
Carlo Oberti, Ivano Parolini e Mario Sacchi si incontrano in questa esposizione che si sviluppa a partire
da rappresentazioni dell’interiorità che fanno riferimento agli svariati modi in cui i movimenti dell’anima
vengono letti grazie a segni esteriori.
Si tratta di segni con i quali l’arte storicamente ha avuto a che
fare, segni relegati ai margini del linguaggio normale, al confine tra il dentro e il fuori, segni nei quali
il significato è espresso dinamicamente nelle immagini e nell’immaginario corporeo, come accade nel
gesto, nelle metafore, nella poesia.
E forse ancor più importanti sono i segni meno ovvi grazie ai quali
l’interiorità viene rappresentata e tenuta sotto controllo nel quotidiano, quei segni che si collocano per
lo più al di sotto dell’usuale soglia percettiva e che regolano la partecipazione alla normalità sociale, i
confini dell’inclusione o dell’esclusione. Gli artisti che abbiamo invitato ad esporre in questa collettiva
hanno risposto in vari modi: nello loro risposte vi sono interi archivi codificati di mondi dimenticati,
istanze di gioco, di indagine e racconti di storie sulla persistenza ostinata delle cose.
Inaugurazione sabato 18 gennaio alle ore 18
viamoronisedici / spazioarte
via moroni 16a Bergamo
orari dapertura: giovedì, venerdì e sabato: ore 16.00 -19.00
Ingresso libero