Il corpo che abito. Come gran parte delle artiste contemporanee anche le due fiorentine prendono a modello il loro status femminile: Gonnelli predilige l'uso di elementi naturali, Panichi lavora con la fotografia.
La galleria Art Forum presenta nuovamente, a distanza di un anno, l’opera delle due artiste fiorentine: Federica Gonnelli e Virginia Panichi.
Questo secondo appuntamento vuole essere un approfondimento della loro ricerca artistica recente, anticipata dalla mostra del 2013 “Think pink” a cura di A. Soldini.
Come gran parte delle artiste contemporanee anche Gonnelli e Panichi prendono a modello il loro
status femminile, realizzano loro le opere in tutti i passaggi : non demandano, eseguono.
Sono loro le protagoniste tout court dei propri lavori : autrici, artiste, modelle, fotografe, pittrici, scultrici, stiliste.
Federica Gonnelli e Virginia Panichi sono nate entrambe a Firenze e nello stesso anno, il 1981.
Firenze è la citta della moda e gli anni ’80 hanno eletto la moda a forma artistica (Julian Schnabel posava per Armani),
era inevitabile che questo clima non incidesse sulla formazione delle due artiste.
La Gonnelli ci ricorda che da piccola è cresciuta “tra stoffe, scatoline di cartone, fili colorati, manichini, carte, abiti, matite, grucce e quant’altro concorre nella realizzazione di un abito”, mentre la Panichi ha un passato da stilista, costumista e scenografa.
Il titolo della mostra, il corpo che abito, ci indica l’affinità quasi speculare e la poetica di Gonnelli e Panichi.
Entrambe indagano il rapporto contenuto-contenitore, interiore-esteriore, nudo-vestito con tecniche molto differenti .
Virginia Panichi attraverso la fotografia, ritrae le figure in pose improbabili ma sempre adornate come fossero attrici inconsapevoli di uno spettacolo teatrale in cui l’artista è anche la scenografa.
La Gonnelli predilige l’uso di elementi naturali,( terracotta, vetro, specchio) a volte parti integranti dell’opera altre solo rappresentate.
Il contenitore di questi elementi è quasi sempre un velo di organza, spesso stampato, che con la sua trasparenza ci induce a ricercare il contenuto ormai nebuloso.
Inaugurazione 18 gennaio ore 19
Galleria Artforum contemporary
via dei Bersaglieri, 5/E - Bologna
mar-sab 10-12 15-19
Ingresso libero