Emanuel Balbinot
Dafne Boggeri
Antonio Brizioli
Tania Bruguera
Angelo Castucci
Walter Donaldson
Naima Farao'
Giuseppe Fanizza
Igor Francia
Fuori Dal Vaso
Edna Gee
Andrea Kunkl
Valeria Muledda
Denis C. Novello
Walter Novello
Vincenzo Onida
out
Maria Papadimitriou
Dan Perjovschi
Steve Piccolo
Edith Poirier
Rhaze
Daniele Rossi
Gak Sato
Christoph Schafer
Mariette Schiltz
Mirko Smerdel
Bert Theis
Camilla Topuntoli
Stefano Topuntoli
Flora Vannini
Daniele Vitale
Wei-Ning Yang
Valeria Mancinelli
Camilla Pin
Pubblicazioni, disegni e installazioni narrano le due modalita' di azione di Isola Art Center: i contro progetti alla gentrificazione del quartiere e i progetti realizzati dagli artisti a sostegno della lotta dai primi anni 2000 a oggi. Inclusa l'esperienza, tuttora in corso, di Isola Pepe Verde.
A cura di Valeria Mancinelli e Camilla Pin
Con: Emanuel Balbinot, Dafne Boggeri, Emanuele Braga, Antonio Brizioli, Tania Bruguera, Angelo Castucci, Walter Donaldson, Naima Faraò, Giuseppe Fanizza, Maddalena Fragnito, Igor Francia, Fuori Dal Vaso, Edna Gee, Isola Art's Club Band, KINGS, Andrea Kunkl, Valeria Muledda, Denis C. Novello, Walter Novello, Vincenzo Onida, out, Maria Papadimitriou, Dan Perjovschi, Steve Piccolo, Edith Poirier, Rhaze, Daniele Rossi, Gak Sato, Christoph Schäfer, Mariette Schiltz, Mirko Smerdel, Bert Theis, Camilla Topuntoli, Stefano Topuntoli, Flora Vannini, Daniele Vitale (Archivio Politecnico), Wei-Ning Yang.
Da sempre S.a.L.E. Docks si interroga e cerca di dare risposte concrete al rapporto che si instaura tra arte, attivismo e forme di speculazione immobiliare in una città come Venezia dove l'investimento sulle forme del contemporaneo si fa sempre più massiccio coinvolgendo soggetti pubblici e privati, fondazioni, imprenditori portando la città lagunare a essere uno dei principali poli europei del contemporaneo non solo durante il periodo della Biennale.
S.a.L.E. Docks riconosce nell’esperienza di Isola Art Center il ruolo istituente che l’arte può avere all’interno del contesto urbano grazie al suo carattere di svelamento e alla sua capacità di dare forma a uno spazio politico radicalmente alternativo.
Isola Art Center è una piattaforma aperta di sperimentazione per l’arte contemporanea che prende vita nel quartiere Isola a Milano, confrontandosi da più di un decennio con una situazione urbana incrociata da conflitti e trasformazioni globali. La zona è da tempo soggetta a processi di gentrificazione, politiche di territorializzazione capitalistica che minano direttamente il carattere sociale del quartiere stesso, sempre più privato di spazi plurali e condivisi. Il progetto di Isola Art Center rimane tutt'oggi no-budget, precario, ultralocale ed esclude ogni logica verticale di lavoro, coinvolgendo in modo rizomatico artisti, critici, curatori italiani e internazionali, collettivi di artisti, attivisti, architetti, ricercatori, studenti, gruppi e comitati di abitanti.
Isola Art Center ha costruito nel tempo una pratica artistica che interviene concretamente in una realtà urbana al fianco di chi vive quel luogo, un'arte che, attraverso le sue differenti azioni, contribuisce a creare una nuova comunità attiva. Gli aspetti determinanti dell'esperienza di Isola Art Center, la sua capacità di inserimento in un contesto di conflitto inaugurano una modalità che si definisce 'Fight-Specific' (specifico alla lotta), precisando così il concetto di 'Site-Specific' (specifico a un sito).
Ongoing Fight-Specific Isola da un lato ci mostra una ricerca artistica che si fa risposta concreta alla costante pressione esercitata dalle politiche neoliberiste e dai fenomeni di gentrificazione, dall’altro vuole essere un momento di riflessione e di confronto tra due realtà territorialmente differenti che riescono a esprimere un modus operandi comune.
La mostra presenta la complessità del percorso di Isola Art Center e dei conflitti urbani che hanno segnato il quartiere, una sperimentazione che dagli anni Settanta a oggi è in continuo mutamento e ha trovato il modo di rinnovarsi e rimanere radicata al territorio. Attraverso pubblicazioni, disegni e installazioni verranno narrate le due modalità di azione di Isola Art Center: i contro progetti alla gentrificazione del quartiere e la creazione di immaginari altri realizzati da artisti a sostegno della lotta dai primi anni Duemila a oggi. Parte integrante della mostra sarà anche l’esperienza, tuttora in corso, di Isola Pepe Verde che sta realizzando uno spazio verde autogestito, comunitario e dal basso per il quartiere.
In vista del prossimo Expo2015, che vedrà una stretta collaborazione con la corrispondente edizione della Biennale, Ongoing Fight-Specific Isola vuole essere un modo per denunciare quanto le imponenti trasformazioni dell'assetto urbano siano piuttosto una speculazione sul territorio a discapito di una dimensione comune e condivisa degli abitanti.
Il giorno dell'inaugurazione alle ore 18 verrà presentato il nuovo lavoro Culture don't grow on trees
Video di Emanuel Balbinot, Angelo Castucci, Edith Poirier, Mariette Schiltz, Bert Theis, Flora Vannini e Wei-Ning Yang. Musica: Walter Donaldson / Testo: Steve Piccolo / Voce: Naima Faraò, Steve Piccolo / Stilofono: Naima Faraò / Basso: Igor Francia / Chitarra: Denis C. Novello / Percussioni: Walter Novello / Fagotto: Vincenzo Onida / Ukulele: Steve Piccolo / Theremin: Gak Sato
Dalle ore 19:30 alle 21:30, inoltre, sarà presente il laboratorio di produzione serigrafica con stampe di Maddalena Fragnito, Edna Gee, Dan Perjovschi, Camilla Pin, Edith Poirier, Daniele Rossi.
Inaugurazione giovedì 30 gennaio ore 18
S.a.L.E. Docks
Dorsoduro 265, Venezia
dal giovedì alla domenica 14-19