Fondazione Wilmotte
Venezia
Cannaregio 3560 (Fondaco degli Angeli - Fondamenta dell'Abbazia)
041 4761160
WEB
Philippe Calandre
dal 16/12/2013 al 14/3/2014
11-18, chiuso lunedi' e festivi, apertura notturna su appuntamento

Segnalato da

Fondazione Wilmotte




 
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16/12/2013

Philippe Calandre

Fondazione Wilmotte, Venezia

Isola Nova. Nelle sue fotografie l'artista crea una serie di isole immaginarie, luoghi fantastici abitati da grandi strutture industriali che convivono con frammenti dell'architettura veneziana tradizionale.


comunicato stampa

a cura di Jean-Michel Wilmotte con Laura Ceriolo

“Una carta del mondo che non contiene il Paese dell’Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo..”
Oscar Wilde

Dopo aver visto la mostra del 2012 “Fiction Factories” alla Galleria Esther Woerdehoff di Parigi, in cui Philippe Calandre esponeva una serie di fotomontaggi di edifici industriali immaginari, Jean Michel Wilmotte ha proposto all’artista di creare una nuova serie di opere per la Galleria Wilmotte di Venezia.

I numerosi viaggi a Venezia hanno ispirato Philippe Calandre nel creare una serie di isole immaginarie, luoghi fantastici abitati da grandi strutture industriali che convivono con frammenti dell’architettura veneziana tradizionale dell’architettura classica, dalla quale traggono origine, con immaginarie architetture chimeriche, frutto di un sapiente intreccio di immagini da lui scattate tra la Venezia storica, la cosiddetta “città antica” e la Venezia appartenente alla “conterminazione lagunare”, la Venezia periferica e industriale di Porto Marghera.

La sua Venezia è costruita realizzando un incontro tra le architetture del passato, quelle più note, e quelle recenti, legate in particolare al passato industriale di Venezia, soprattutto all’isola della Giudecca, nella seconda metà dell’Ottocento e nel Novecento. Le sue visioni ci rimandano a illustri precedenti in architettura, da Aldo Rossi con i suoi disegni per la città e per il teatro della Fenice a Bernard Huet con la sua indimenticabile copertina-collage-omaggio alla città in genere, nella tradizione dei disegni immaginari del XIX° secolo, per la rivista ” L’architecture d’aujourd’hui “del 1980.

La Venezia utopica di Philippe ci fa viaggiare tra le isole dalla laguna, tra i colori di una Venezia immaginaria, una ricostruzione che nega la progressiva distruzione delle forme in laguna. Le sue immagini sono un enigma, che produce stupore perché esse sono uniche e speciali. Venezia stessa è un enigma e - per dirla con Marĺa Zambrano (cfr. “Dire Luce”, a cura di Carmen del Valle, ed Bur Rizzoli, 2013 )- “cio’ che accade, a Venezia, è che qualsiasi confusione, qualsiasi anomalia, qualsiasi prodigio entra immediatamente nell’ordine, è assimilato, non c’è un prima né un dopo, c’è un SEMPRE che tutto raccoglie”. È quello che accade con le opere di Calandre, che, come in un incantesimo, danno luce e colore alla città, riuscendo a richiamare nelle sue immagini la grande tradizione pittorica delle scuole veneziane, le cui vedute erano un riferimento per i viaggiatori di passaggio in laguna.

Il lavoro esclusivo di Philippe Calandre suscita anche un dibattito e una riflessione su Venezia e sul suo futuro.

Philippe Calandre
Nasce a Avignone (Francia) nel 1964. Dopo aver lavorato come skipper per diversi anni, Philippe Calandre trova un porto sicuro nella fotografia, che diventa il suo mestiere d’artista. Particolarmente interessato alla fotografia di architetture, nella sua produzione la realtà serve come base da cui creare i propri mondi. I progetti fotografici di Calandre nascono sempre da una confusione, una sorta di equivoco tra realtà e finzione.
Tra i tanti lavori si può ricordare quello sulle stazioni di servizio o sui silos, che sono stati presentati alla FIAC nel 2001 dalla galleria parigina Anne Barrault, con cui l'artista collabora tra il 1999 e il 2007, e che sono diventati il manifesto delle sue opere.
Per 'Insomnia' (2006) ,che raffigura strane apparizioni notturne, Calandre attinge dal mondo della fantasmagoria cinematografica, creando scenari quali “Puro e inquietante”.
Dal 1996, i suoi lavori sono stati esposti in gallerie, musei e mostre d'arte contemporanea in Francia e all'estero (Grecia, Argentina, Olanda, Stati Uniti e Taiwan).

Inaugurazione martedi’ 17 dicembre ore 19.00-22.00

Fondazione Wilmotte
Fondaco degli Angeli - Fondamenta dell’Abbazia - Cannaregio 3560 - 30121 Venezia
Vaporetto : Ca’D’oro o Madonna dell’Orto
Orari: dalle 11 alle 18 (chiuso il lunedi’ e i giorni festivi)
Apertura notturna su appuntamento

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Philippe Calandre
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