La Repubblica Sociale Italiana. Attraverso manifesti, disegni, bozzetti, volantini, opuscoli, cartoline, volumi, fotografie e altro materiale delle collezioni della Wolfsoniana e dell'Istituto Mazziniano, la mostra documenta l'ultima e la piu' feroce rappresentazione del fascismo italiano.
Attraverso manifesti, disegni, bozzetti, volantini, opuscoli, cartoline, volumi, fotografie e altro materiale delle collezioni della Wolfsoniana e dell'Istituto Mazziniano, la mostra intende documentare la storia e soprattutto l'immagine della Repubblica Sociale Italiana (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945), l'ultima e la più feroce rappresentazione del fascismo italiano
L'autorappresentazione dell'ultimo fascismo, quello più tragico della Repubblica Sociale Italiana, costituisce una sorta di disperato tentativo di costruire un’identità e un sistema di valori in grado di sorreggere un apparato statale sostanzialmente ininfluente e interamente dipendente dal dispositivo militare nazista. Riproporre dopo settanta anni il materiale propagandistico di Salò è l'occasione per riflettere sui modelli visivi e culturali a cui il fascismo dell’ultimo atto ha consegnato la sua immagine.
Larga parte dei materiali conservati dalla Wolfsoniana e dall’Istituto Mazziniano sono esposti per la prima volta e documentano in modo esaustivo sia lo sforzo di rimotivazione ideologica della propaganda repubblichina sia l'illusorio tentativo di riattualizzare quella dimensione eversiva e di movimento che aveva caratterizzato il fascismo delle origini. La retorica del tradimento, dell'onore perduto, l'esaltazione della morte, del sacrificio e dell'estrema difesa della Patria consegnano in realtà un immaginario fragile e rancoroso incentrato sul lutto e sulla vendetta. La stessa che animò gli uomini e le donne della RSI nelle uniche funzioni a loro concesse dall'“alleato” tedesco: la repressione dell’antifascismo, la persecuzione razziale, la deportazione di uomini e macchine per alimentare l’organizzazione bellica nazista.
Inaugurazione della mostra venerdì 7 febbraio 2014, ore 18
Palazzo Ducale
piazza Matteotti, 9 Genova
orario: 10/13 - 15/19, lunedì chiuso
ingresso libero