La mostra "Le Citta'" narra di un viaggio, fisico e metafisico allo stesso tempo, attraverso l'architettura di citta' internazionali e brasiliane e dove si esprimono solitudine e bellezza.
a cura di Hamilton Moura Filho Desivel
La pittura di Alberto Garbati ha lo straordinario pregio di indurci a molteplici percorsi, geografici storici ed interiori. Il vero dono di un artista è di interpretare il quotidiano trasfigurandolo sulla base della sua esperienza di vita e sensibilità, fissandolo su tela, marmo, carta, regalandoci emozioni e diletto estetico. Ma se l’artista è anche architetto, l’osservazione delle sue opere può stimolare in noi ulteriori riflessioni. La mostra Le Città narra di un viaggio, fisico e metafisico allo stesso tempo, attraverso l’architettura di città internazionali e brasiliane. La sensazione è quella di essere trasportati negli scenari di una Gotham City di fumettistica memoria, in una reinterpretazione particolare ed onirica di città dove il vero protagonista non è l’uomo – sempre assente – bensì il cemento, il mattone, il vetro, l’acciaio. Attraverso una selezione di circa 20 opere, Le Città si propone quale visione globale e contemporanea di urbanità, un viaggio dello sguardo e dell’immaginazione capace di dialogare arrivando al Brasile attraverso il mondo e di ritornare al mondo con la conoscenza dell’evoluzione architettonica brasiliana.
Alberto Garbati traduce nelle sue tele gli insediamenti umani nelle aree urbane. Guardando i suoi quadri vengono in mente i “film noir” delle metropoli del mondo, un set naturale per questo genere. Con una tecnica personale e particolare inserisce grattacieli, case e strade dove tutto è cemento e vetro e tutti gli elementi si intersecano tra loro. Sono città deserte, ma qualche particolare di vita quotidiana o i cartelloni pubblicitari ricordano che c’è comunque la presenza umana. Sembra quasi che la città si prepari ad un temporale o che sia appena passato. Le Città di Alberto Garbati è un viaggio dove si esprimono solitudine e bellezza.
Dopo il Liceo Artistico e gli studi di Architettura al Politecnico di Milano, a partire dagli anni ’80 e ’90 Alberto Garbati si è dedicato alla regia delle più importanti sfilate di moda in Italia e all’estero (quando la moda era spettacolo) e alla progettazione di eventi. Il rapporto con personaggi del calibro di Versace, Moschino, Valentino, Cavalli, Gattinoni, Laura Biagiotti, Vivienne Westwood e tanti altri ha influenzato la sua creatività, unendo l’architettura alla moda e all’arte e stimolando la ricerca di tecniche innovative. Ha curato la regia di Donna sotto le stelle a Roma, con RAI e Mediaset. Per un lungo periodo ha diretto le sfilate di “Pitti filati” e di “Alta Roma”, nonchè diverse scenografie per convention quali Mercedes Benz, Ford, Black & White a San Paolo e Camel. Attualmente si dedica al lavoro di architettura e alla creazione pittorica.
Inaugurazione su invito 13 febbraio
Galleria Candido Portinari
p.zza Navona, 10 (Ambasciata del Brasile) - Roma
Orario: lun-ven 11-17, 15 e 16 febbraio ore 16-19
Ingresso libero