Paolo Tonin arte contemporanea
Torino
via San Tommaso, 6 (interno cortile dx)
011 19710514 FAX 011 19791494
WEB
Salvatore Zito
dal 19/2/2014 al 20/3/2014
lun-ven 10.30-13 e 15-19, sab su appuntamento.

Segnalato da

Cecilia Tonin



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Salvatore Zito



 
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19/2/2014

Salvatore Zito

Paolo Tonin arte contemporanea, Torino

Leggeri Stick Spinosi. L'artista continua a sperimentare con la sagoma del gelato "pinguino", che ora si pigmenta di verde e si riveste degli aculei del cactus o delle spine del carciofo.


comunicato stampa

La forma base resta quella della serie I love Torino, dunque il pinguino, il tradizionale gelato con il bastoncino che l’artista Salvatore Zito sottrae al suo destino di liquefazione intagliandolo minuziosamente nel legno. Ma a differenza delle opere precedenti nelle quali la sagoma dello stick si ricopre di una pellicola cromatica riproducente una “veduta” torinese oppure la sagoma stessa si modifica per assumere i contorni di noti monumenti (la Mole Antonelliana) o di manufatti urbani (la verde fontanella taurina) fortemente legati all’immagine cittadina, nelle nuove realizzazioni il gioco si modifica, anzi si capovolge. L’artista non somma elementi con significati simili, piuttosto fa scrivere forme contrastanti. Inoltre il dialogo questa volta avviene non già con la storia, ma con la natura.

Così la forma infantile e morbida del pinguino si pigmenta di verde acido o di verde cupo e si riveste degli aculei del cactus o delle spine del carciofo. Oppure la medesima forma si colora di rosa intenso o di viola, accenna una protuberanza all’apice e si irta dei sottili aghi del fico d’India.

Persino sul bastoncino, sicché lo stick accattivante nel suo gusto-colore si trasforma in un prodotto inconsumabile. O ancora, la forma assume un colore azzurro ghiaccio e si scava per divenire lisca di un pesce. Infine, nell’ultimo esemplare della serie, che si compone di sei pezzi, l’ibridazione cresce e lo stick è un piccolo scovolo fiorito di rosso alla sommità e sorretto da un manico ugualmente di legno, ma che simula alla perfezione un filo metallico ritorto.

Salvatore Zito, parlando delle sue nuove creazioni, cita, quale possibile fonte di suggestione, Cadeau (1912) di Man Ray, il primo oggetto dadaista francese, il ferro da stiro sulla cui piastra è incollata una fila di chiodi di ferro da tappezziere. La qualità pungente è comune, ma la provocazione che era delle avanguardie storiche è solo una eco. Il valore sta altrove. Nella cura dell’oggetto creato, e nella leggera bellezza che ne può nascere.
Marianna Colombo

Inaugurazione 20 febbraio ore 18

Paolo Tonin arte contemporanea
Via San Tommaso 6 . 10122 Torino
Dal lunedì al venerdì 10:30-13 e 15-19
Sabato su appuntamento
Chiuso festivi

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