La forma classica. La mostra, dal taglio inedito, si snoda attraverso settanta opere tra cui quaranta dipinti, dieci sculture e una selezione di disegni provenienti da importanti collezioni pubbliche e private internazionali.
La forma classica
Venerdì 19 dicembre 2003 inaugura, nell'ambito del Progetto Valle d'AostArte, la
mostra André Derain. La forma classica presso il Centro Saint-Bénin di Aosta.
E' il secondo appuntamento, dopo la mostra L'Art Déco in Italia presso il Museo
Archeologico Regionale, di una stagione culturale e artistica particolarmente
ricca di eventi organizzata dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta.
La mostra, a cura di Francesco Poli e Alberto Fiz, ha lo scopo di evidenziare
l'importanza di André Derain (Chatou 1880 - Garches 1854) nell'ambito dell'arte
moderna.
Il maestro francese va considerato come uno dei principali esponenti del gruppo
fauve e, insieme a Picasso e Braque, ha svolto un ruolo da protagonista nella
prima fase primitivista e cézanniana del Cubismo.
E' stato forse il primo artista ad avviare una riflessione critica sull'arte
d'avanguardia recuperando i valori arcaici e classici della pittura.
Il suo insegnamento, del resto, ha avuto un'influenza determinante su molti
artisti tra cui Balthus e Alberto Giacometti. Anche i maestri italiani del
Novecento hanno guardato con attenzione alla sua pittura e proprio Carlo CarrÃ
gli ha dedicato nel 1921 una monografia.
Nonostante questo, il lavoro di Derain non è sufficientemente conosciuto in
Italia, dove l'unica retrospettiva pubblica a lui dedicata risale a quasi
trent'anni fa.
La mostra, dal taglio inedito, si snoda attraverso settanta opere tra cui
quaranta dipinti, dieci sculture e una selezione di disegni provenienti da
importanti collezioni pubbliche e private internazionali.
Al progetto espositivo ha collaborato, tra gli altri, la nipote dell'artista,
Mademoiselle Geneviève Taillade.
André Derain. La forma classica prende le mosse da Paysage de jeunesse del 1899
per proseguire con Poupée del 1904, importante testimonianza fauve. Ma è sul
periodo primitivista e classico che si concentra l'esposizione che presenta una
serie di nature morte, paesaggi e ritratti di grande importanza. Tra questi, è
sufficiente segnalare Morceaux de pain del 1924, Nu debout et nature morte del
1935 e Forêt en Ile-de-France del 1946-48.
Una sezione specifica della mostra è dedicata al rapporto fra il pittore di
Chatou e l'arte italiana classica, creando una serie di relazioni con opere di
Giorgio De Chirico, Gino Severini, Carlo Carrà , Piero Marussig, Achille Funi e
Francesco Menzio.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.
Immagine: Andrè Derain, Sous-Bois aux Lecques, 1925, olio su tela, cm 65 x 81, courtesy Stoppenbach & Delestre
Curatori:
Francesco Poli e Alberto Fiz
Inaugurazione:
venerdì 19 dicembre ore 18.00
Orari:
tutti i giorni, ore 9,30-12,30 e 14,30-18,30
Ingresso:
intero euro 3; ridotto euro 2
Info:
tel. tel. 0165 272687
Uffici stampa:
Andrea Andruet, tel. 0165273246, fax 0165273275
Alessandra Santerini
Ilaria Gianoli, tel/fax 02 51 44 06
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Assessorato Istruzione e Cultura - Direzione Attività Culturali
Sede:
Centro Saint-Bénin, Via Festaz 27, Aosta