Everything we see could be something else. Spesso utilizzando dispositivi antichi e complessi, i suoi lavori mettono in primo piano la presenza degli apparati utilizzati per crearli, attirando l'attenzione sull'atto della "registrazione" come tentativo di tradurre l'esperienza in informazione.
Monitor è lieta di annunciare la prima personale in galleria dell'artista francese Laurent Montaron (Verneuil-sur-Avre, vive e lavora a Parigi) già presente alla 55° Biennale di Venezia Palazzo Enciclopedico e la 19° Biennale di Sidney.
I lavori di Laurent Montaron partono dalla storia della tecnologia per esaminare i sistemi di credenze contemporanei. Attraverso l'investigazione degli strumenti che creano le nostre rappresentazioni, l'artista francese mette a nudo i paradossi che accompagnano la nostra conoscenza della modernità.
Spesso utilizzando dispositivi antichi e complessi, i suoi lavori mettono in primo piano la presenza di apparati utilizzati per crearli, attirando l' attenzione sull'atto dela “registrazione” come tentativo di tradurre l'esperienza in informazione. Mantenendo l'inestricabile filo che lega i temi esplorati nel suo lavoro e i processi implicati nella loro costruzione, l'artista sottolinea che “nessuna immagine può essere separata dal proprio processo di creazione”.
Monitor presenterà, per la prima volta in Italia, il nuovo film Nature of the self, realizzato in parte con il supporto dell' Accademia di Francia a Roma – Villa Medici nel 2013, mentre l'artista era pensionnaire presso di essa. Insieme al film Monitor presenterà due lavori fotografici e il pezzo How can one hide from that which never sets?, 2013, una vetrina con uno specchio tagliato a metà e installato obliquamente. Lo specchio è stato realizzato attraverso un processo chimico calcolato da Justus von Liebig, che nel 1835 ricostruì la mistura del mercurio-stagno normalmente usato, con un sottile strato d'argento depositato sul retro del vetro.
Il processo di Justus von Liebig presenta delle somiglianze con i principi chimici usati nella produzione dell'immagine fotografica.
How can one hide from that which never sets?, fornisce infatti una rappresentazione dei principi della visione e si interroga sulla funzione dello sguardo. Il riflesso appare solo quando incrociamo lo specchio e ci viene restituita l'immagine di qualcos'altro al posto di un nostro stesso riflesso. Un neon posto nella parte posteriore della vetrina, mostra lo spazio retrostante.
Nei film e nelle installazioni di Montaron, l'impulso verso razionalità e progresso, rappresentato dagli sviluppi tecnologici, si muove in opposizione a processi misteriosi e macchine irrazionali: piuttosto che per ottenere chiarezza e coerenza, essi possono essere usati anche per nascondere, complicare, oscurare.
Si ringrazia l' Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Laurent Montaron Verneuil-sur-Avre, 1972. Vive e lavora a Parigi.
Solo shows: 2013 Prospectif Cinema: Laurent Montaron, Centre Pompidou, Paris; Serpentine Cinema: CINACT, London (UK) curator : Victoria Brooks; Pigna Project Space, Roma; 2012 alerie schleicher+lange, Berlin; 2010 PACE, Kunsthaus Baselland, Basel; Will there be a sea battle tomorrow ?, Centre Clark, Montreal - Quebec; 2009 IAC - Institut d’art Contemporain, Villeurbanne - Lyon AYYLU, FRAC Champagne-Ardenne, Reims; 2008 galerie schleicher+lange, Paris; Kunstverein, Freiburg; 2006; LMAKprojects (Chelsea), New York (USA); 2005 La Galerie, Centre d’art contemporain de Noisy-le-Sec.
Group shows (selected): 2013 LA BIENNALE DI VENEZIA
, 55th International Art Exhibition, Venice; 2012 Open End, Sammlung Goetz Collection, Haus der Kunst, München Lost in LA, Los Angeles Municipal Art Gallery, Barnsdall Art Park, Los Angeles curator : Marc-olivier Wahlerm, Oh, you mean cellophane and all that crap, , New York (US) curator : Victoria Brooks Un nouveau Festival, Centre Pompidou, Paris; 2011 Homo Ludens – Act II Motive Gallery, Amsterdam ; Performa 11-Performa, New York City, NY, Les amis de mes amis sont mes amis, hommage à Ján Mančuška - Galerie Jocelyn Wolff, Paris; 2010 Prospective XXIè siècle » Le Plateau, FRAC Ile de France, Paris, Collection’10 » IAC - Institut d’art Contemporain, Villeurbanne – Lyon; 2009 Ce que j’ai sous les yeux», Musée d’art et d’histoire de Saint-Denis, Saint-Denis Recent Acquisitions, Muséee d’art moderne de la ville de Paris, Paris New Acquisitions FRAC - Fond Régional d’Art Contemporain d’Aquitaine, Agence culturelle départementale Dordogne-Périgord; 2008 SOUND OF MUSIC », Collection FRAC Nord-Pas de Calais, Tri Postal, Lille, Translation Video Works from the Public Collections of France - Moscow museum of modern art - MMOMA, Moscow; 2007 Éigme et déchiffrement », screening as part of MONUMENTA, Grand Palais, Paris, I am a future melancholic» (screening), Tate Modern, London; 2006 L’usage du monde», Museum of Modern and Contemporary Art Mali Salon, Rijka, Dormir, Rêver…et autres nuits », CAPC, Musée d’art contemporain, Bordeaux.
Inaugurazione 27 febbraio ore 18
Monitor
via Sforza Cesarini, 43A - Roma
Orari: Martedì- sabato h 13 - 19
Ingresso libero