Chapter IV. L'artista utilizza spesso materiali come fotografie e oggetti trovati che assembla con sculture e film combinati a strutture e supporti da lei progettati. Crea cosi' enigmi visivi che rinviano a una moltitudine di significati. Il centro di questa mostra e' Chapters, un film di 4 ore girato nel 2012 a Cipro.
a cura di Chiara Bertola con Andrea Viliani
La Fondazione Querini Stampalia propone Chapter IV, la prima mostra personale in
un’istituzione italiana dell’artista cipriota Haris Epaminonda (1980, vive e lavora a Berlino).
Haris Epaminonda si è affermata negli ultimi anni come una delle figure centrali nel
panorama artistico della sua generazione a livello internazionale. Proprio a Venezia, nel
2007, Epaminonda ha co-rappresentato Cipro (insieme a Mustafa Hulusi) alla Biennale
d’Arte.
Alla presenza in Biennale ha fatto seguito la partecipazione alla Biennale di Berlino nel
2008 e l’invito a dOCUMENTA(13) nel 2012. Mostre personali le sono state dedicate da
Malmö Konsthall (2009), Tate Modern di Londra (2010), MoMA-Museum of Modern Art di
New York (2011) e Schirn Kunsthalle Frankfurt, in Germania (2011).
L’esposizione veneziana, curata da Chiara Bertola con Andrea Viliani (in
qualità di co-curatore ospite) e allestita nell’area Carlo Scarpa, è il risultato di una co-produzione internazionale fra Fondazione Querini Stampalia, Centro d’arte
contemporanea Point di Nicosia, Modern Art di Oxford e Kunsthaus di
Zurigo, dove differenti versioni della mostra sono state presentate negli scorsi mesi.
Chapter IV è stata inoltre realizzata in collaborazione con la Galleria Massimo Minini
di Brescia, grazie al fondamentale sostegno del marchio made in Italy luxury shoes
Ballin di Fiesso d’Artico (Venezia) e al supporto del Ministero dell’Educazione e
della Cultura di Cipro.
L’artista utilizza spesso materiali preesistenti, come fotografie tratte da libri e oggetti trovati,
che assembla con sculture e film combinati a strutture e supporti da lei progettati. Le sue
installazioni, i display espositivi come anche gli interventi sull’architettura, danno origine
a enigmi visivi che rinviano a una moltitudine di significati. Il suo linguaggio spesso tende
all’astrazione ed evoca atmosfere misteriose che sfuggono a ogni precisa classificazione.
Molti si ricordano il lavoro di Haris Epaminonda (insieme a Daniel Gustav Cramer)
nella palazzina della Hauptbahnof di Kassel all’ultima dOCUMENTA(13). Quella mostra,
disseminata su tre piani, apparì sorprendente per il modo frammentario, dislocato,
ritmico che si ricomponeva in qualcosa di unitario soltanto alla fine del percorso...
Si aveva la sensazione di camminare in una casa/museo in cui le cose/opere erano
perlopiù nascoste. Tutto era sui limiti, ai bordi, nascosto negli angoli, sospeso... sino a che,
nel procedere, lo spazio si andava definendo e ricomponendo come nelle sillabe di una
frase che si svelava man mano.
La mostra di Haris Epaminonda alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia è la
quarta tappa del tour europeo. L’artista interviene all’interno dello spazio realizzato da
Carlo Scarpa e presenta una nuova versione del suo ultimo film Chapters. A Venezia, il
complesso articolarsi di citazioni d’oriente, la raffinatezza cromatica e formale come il
risuonare di geografie e temporalità lontane e vicine dello spazio di Scarpa, hanno indotto
l’artista a rapportarsi anche con il grande architetto.
“A Venezia, Haris Epaminonda gioca di nuovo con il display della mostra: usa lo spazio
in sé come una partitura – spiega Chiara Bertola – dove i materiali diventano segni che
si ricompongono come in una pittura tridimensionale. L’artista risponde e dialoga con
l’architettura di Scarpa con un contrappunto geometrico, una punteggiatura raffinatissima
che amplifica, sottolinea, tridimensiona, espande la complessità del linguaggio
dell’architettura”.
Il centro della mostra è rappresentato da Chapters, un film di quattro ore girato
nell’autunno del 2012 a Cipro su pellicola 16 mm. Chapters è ad oggi il film più elaborato
dell’artista. Alla Querini Stampalia Chapters – originariamente mostrato integralmente su
quattro schermi, con il sonoro di ‘Part Wild Horses Mane On Both Sides’ – sarà decostruito
in un inedito adattamento.
“La radicale congruenza fra l’intervento di Epaminonda e lo spazio espositivo – sostiene
Andrea Viliani – va inoltre ricondotto alle location del film Chapters, l’isola di Cipro, le cui
relazioni storiche con una città come Venezia si sono sedimentate nella storia stessa della
città, porta dell’Europa verso quell’Oriente, continuamente e fantasmaticamente evocato sia
nella narrazione aperta, fluttuante, onirica di Chapters come in vari elementi del progetto
architettonico e decorativo scarpiano”.
In Chapters Epaminonda propone nondimeno alcuni degli “stilemi” del suo linguaggio
artistico: i vasi, lo scorrere dell’acqua, il monumento, le rovine, i paesaggi, le palme,
gli animali. Un vocabolario di oggetti e immagini che consentono di investigare la
nozione di tempo e la permeabilità della memoria. In un’atmosfera densa di misticismo,
uomini, donne, animali e oggetti si muovono e interagiscono, compiendo azioni e gesti
rituali carichi di una molteplicità di possibili significati, enfatizzati spesso dalla lentezza
dell’esecuzione o attraverso la tecnica dello stop motion.
Il film si sviluppa attraverso gesti minimi e coreografici con una sequenza narrativa
frammentata. Il principio di dualità e il simbolismo sono la bussola per orientarsi in questo
viaggio spirituale in cui continuamente dialogano e si rispondono coppie di concetti
e elementi: il pieno e il vuoto, il sole e la luna, l’acqua e il deserto, il bianco e il nero,
l’interno e l’esterno, l’uomo e la donna, la natura e la cultura. Un viaggio in uno spazio
fisico e mentale, o in un tempo sospeso, malinconico e allo stesso tempo astratto in cui
lasciare affluire emozioni e costruzioni immaginarie, i cui possibili riferimenti spaziano da
Beato Angelico a Sergei Parajanov a Pier Paolo Pasolini, dall’architettura greco-romana e
bizantina a Carlo Scarpa.
La mostra sarà accompagnata da un libro d’artista edito nel corso dell’esposizione da
Humboldt (Milano) e co-prodotto dalla Kunsthaus di Zurigo, dalla Fondazione
Querini Stampalia, la Galleria Massimo Minini di Brescia e la Rodeo
Gallery di Instabul. Distribuzione Le Presses du Réel e Idea Books.
Un ringraziamento particolare a Crovato Pavimenti srl di Venezia e a Enea Righi e
Lorenzo Paini.
Istituzioni partner:
Centro d’arte contemporanea Point, Nicosia; Modern Art di Oxford; Kunsthaus, Zurigo
Ufficio stampa
Sara Bossi tel. 339 8046499 / 041 2711441 s.bossi@querinistampalia.org
in collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049 663499 gestione3@studioesseci.net
Inaugurazione 14 marzo 2014, ore 18
Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252, Venezia
Orario apertura:
10 – 18, chiuso il lunedì
Ingresso:
intero 10 euro, ridotto 8 euro. La visita all’esposizione temporanea è compresa
nel biglietto di ingresso alla Fondazione Querini Stampalia