Galleria l'Agostiniana
Roma
piazza del Popolo, 12

Sette mostre
dal 28/2/2014 al 14/3/2014
mart-dom 11-19
06 3610836

Segnalato da

Paolo Avanzi




 
calendario eventi  :: 




28/2/2014

Sette mostre

Galleria l'Agostiniana, Roma

Collettiva dedicata a una ventina di artisti contemporanei seguiti dalla Galleria Emmediarte e le personali di Luca Dall'Olio, Rinaldo Degradi, Giorgio Gost, Tiziano Finazzi, Annamaria Tani, Caterina Tosoni.


comunicato stampa

Percorsi d’Arte – Nuove proposte

a cura di Umberto De Michelis, Nevena Molteni

1 – 15 Marzo 2014

Artisti: Adani Cristina Anna, Avanzi Paolo, Battisti Silvia, Bracco Angelo, Catemaggia, De Luca Maurizio, Florioli Gustavo, Gandus Roberto, Giraudo Claudia, Giuliani Maurizio, Ghisleni Anna, Gorgolini Ida, Krzystztof Cislak, Luvisotto Ornella, Messina Loredana, Natali Silvio, Orozco Javier, Palasgo Diego, Raimo Annamaria, Re Roberto, Tenardi Matteo, Toninato Ivan, Tufano Maria Cassatas

La Galleria Emmediarte con sedi a Milano e S. Stefano Belbo (CN) ha organizzato una collettiva di 22 artisti italiani presso le prestigiose Sale dell’Agostiniana di Roma in Piazza del Popolo.
In esposizione opere di validi emergenti ma anche di artisti consolidati come Diego Palasgo, Anna Ghisleni, Roberto Gandus, Paolo Avanzi e Catemaggia.

Si tratta di proposte che rappresentano una selezione significativa ed esauriente della arte contemporanea italiana nelle varie sfaccettature, dal figurativo all’informale, dalla scultura alla grafica digitale. Un campionario sicuramente interessante che testimonia la vitalità della produzione di tanti artisti che, per quanto sconosciuti al grande pubblico, perseguono con impegno e tenacia una propria ricerca stilistica che li rende unici nel proprio stile. Ricerca destinata ad essere premiata dal consenso e dall’attenzione del pubblico romano.

Vernissage: 1 Marzo 2014 - ore 18.00
Introduzione critica di Rossella Pesce. Riprese televisive ARTE24
Buffet con degustazione di pregiati vini piemontesi offerti dall’azienda “FEA” di Calosso (AT)

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Mostre personali: Sei artisti a confronto

Artisti: Luca Dall’Olio, Rinaldo Degradi, Giorgio Gost, Tiziano Finazzi, Annamaria Tani, Caterina Tosoni

a cura di Umberto De Michelis, Nevena Molteni

La Galleria Emmediarte con sedi a Milano e S. Stefano Belbo (CN) organizza sei personali presso le prestigiose Sale dell’Agostiniana di Roma in Piazza del Popolo. Sono protagonisti sei fra i più interessanti esponenti dell’arte contemporanea italiana. Ne rappresentano la forza più vitale e innovativa sul fronte sia figurativo, sia informale. Il confronto che emerge fra questi artisti è sicuramente stimolante e merita tutta la attenzione anche del visitatore più esperto. Note sui singoli artisti. Caterina Tosoni utilizzando un linguaggio di provocazione ma allo stesso tempo fatto di delicati equilibri compositivi e cromatici induce a riflettere sul rapporto uomo-ambiente. Come scrive Claudio Cerritelli “La ricerca di Caterina Tosoni si colloca all’interno di quel versante del contemporaneo che ha visto diversi artisti realizzare opere con materiali plastici di varia origine e funzione, ricognizione di forme preesistenti che interagiscono tra natura e cultura. L’uso creativo della plastica rientra nel generale sperimentalismo di materiali con cui pittura e scultura hanno infranto i limiti disciplinari modificando il volto codificato degli oggetti, in chiave volta per volta diversa: dada, surreale, pop, realistica, onirica e fantastica.” Ha partecipato alle principali fiere di arte in italia e all’estero. Ha effettuato importanti personali presso importanti gallerie e spazi museali.

Rinaldo Degradi inizia negli anni 70 una coinvolgente avventura esistenziale. La vive in modo tenace e determinato, procedendo in una serie di conoscenze che lo portano alla costante acquisizione, in campo artistico, di un articolato retroterra formativo tecnico e culturale. Frequenta corsi di scultura con Tina Jacob, con la scultrice Anna Blasi e molto positivi si rivelano gli incontri con diversi altri scultori con cui scambiare le proprie esperienze. Nel nucleo delle opere plastiche realizzate in argilla si innesta il bronzo e quello degli esiti affascinanti e pieni di sorpresa della ceramica RAKU. Ben presto protagonisti saranno l’acciaio, il ferro, la ghisa, la plastica in lavori sovente basati sul triangolo, figura geometrica dai molteplici significati filosofici e concettuali dove risulta utile la dimestichezza con lastre, profilati, saldature già famigliari visti gli studi tecnici a suo tempo compiuti unitamente alla pluriennale esperienza di progettazioni strutturali. E’ presente in qualità di socio nel GAR ( Gruppo Artistico Rosetum ), e nella UCAI ( Unione Cattolici Artisti Italiani ) di Milano. Ha partecipato a concorsi, mostre collettive e personali ottenendo gratificanti e prestigiosi riconoscimenti. Giorgio Gost, dal 1994 al 1999 di formazione autodidatta, si dedica a particolari della pittura metafisica con grande interesse per il colore. A partire dal 2000 egli predilige la pittura geometrica e da quel momento usa numerare progressivamente ogni opera.

Nel 2008, quasi intraprendesse un viaggio immaginario, Gost si “avventura” nel ciclo che lui stesso definisce “PERCORSI ALLA RICERCA DEL COLORE”, ove, per la sua realizzazione, utilizza per l’appunto colori abbinati fra loro o miscelati. I suoi soggetti: temi fantastici, astratti, geometrici. “Un artista con la sua ricerca, la sua arte, appunto, il suo sentire, il suo esprimere ciò che avverte dentro, l’incontrollabile necessità di condividere tutto questo con gli altri, contribuendo a far si che essi si convertano alla gioia ed abbandonino la solitudine. Questo fa Giorgio Gost attraverso la sua pittura, o almeno gli si riconosca il merito di tentare di farlo. Egli ha un pensiero prepotente, dunque, una personale esigenza: quella di dipingere. E allora si pianta innanzi alla “sua” tela con “quell’espressione un po’ così” - cantava tanto tempo fa qualcuno - tipica dell’emiliano-romagnolo, ovvero sorridente pur tuttavia consapevole dell’impegno cui si sta apprestando, allo stesso modo di come fa uno scalatore di fronte alla “sua” vetta, o un pilota che preventivamente studia la “sua” pista.” Magi 2009. Ha partecipato alle principali fiere di arte in italia e all’estero. Ha effettuato importanti personali presso importanti gallerie e spazi museali.

“Luca Dall’Olio ha saputo conservare intatto l’incantamento dell’infanzia. Maturo, sia dal punto anagrafico che professionale, nella sua interiorità non ha mai respinto il piacere di viaggiare nel paese delle meraviglie”. Costruisce narrazioni visive che si propongono alla complicità di chi fortunatamente non ha voglia di crescere, dipingendo ad olio, e utilizzando per il decoro pittorico foglie d’oro, d’argento e di piombo. L’iconografia di Luca Dall’Olio sembra provenire da una cultura orientale, dove il segno connota fortemente e contiene i tasselli figurali, mentre il colore si distribuisce in toni e controtoni creando forme nette e antinaturalistiche, e componendo personaggi e paesaggi volutamente privi di profondità prospettiche, quasi a sottolineare la natura squisitamente letteraria. (…) Pittore di sogni, Dall’Olio può dunque essere collocato nel territorio della tradizione surrealista, anche se la sua immaginazione tende più a chiudersi nel mistero del suo significato globale, piuttosto che espanderrsi in un’interpretazione analitica e psicologica”. Vittorio Sgarbi.

Tiziano Finazzi, artista per scelta impellente più che per vocazione professionale, proprio a quest'ambito si è sentito congenere sin dai primi passi, mossi quando il concettualismo ideologico e algido andava trascolorando, e pareva inevitabile che il ritorno a una pittura d'affetti ed effusioni altre vie non potesse prendere che quelle d'una figurazione ritrovata ed enfatizzata, postmoderna per stilismo cinico e tutta estroversa, di sostanza meramente spettacolare. Sapeva bene quindi, Finazzi, che si trattava di una scelta compiuta in modo totalmente inattuale, dettata dall'esatto opposto che dal senso di opportunità. Il mondo delle arti odierne pretende evidenze e definizioni, mediazioni mondane chiare e facilmente riconducibili a una piana raccontabilità. Privilegia, soprattutto, clausole modali uniformi, riconoscibilità dirette: ovvero, il presentarsi dell'artista secondo una specie visiva dichiarata, e solo per minimi spostamenti evolvente sulle stesse proprie tracce. (la Rivista di Bergamo) L’artista romana Anna Maria Tani sviluppa figurazioni caratterizzate da una spiccata geometricità. Stralci di tele policrome si incrociano trasversalmente con effetti di impressionante dinamismo. Ha al suo attivo innumerevoli collettive e personali in importanti spazi e gallerie in Italia e all’estero.

Vernissage: 1 Marzo 2014 - ore 18.00
Introduzione critica di Rossella Pesce
Riprese televisive ARTE24
Buffet con degustazione di pregiati vini piemontesi offerti dall’azienda “FEA” di Calosso (AT)

Galleria l'Agostiniana
piazza del Popolo, 12 - Roma
Da Martedì a Domenica 11:00-19:00
Ingresso libero

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Pascal Burq
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