Da una parte ci sono degli oggetti comuni: spugne da massaia, stoffe sintetiche di riuso, peluche di seconda mano… Dall'altra c'e' un immaginario mediatico fatto di sesso, gioco, lusso, vite estreme... Dall'incontro-scontro tra queste due realta' – nella vita quotidiana contigue ma perennemente antitetiche – scaturiscono gli oggetti di Ceccatelli.
VERNISSAGE
sabato 10 gennaio ore 18.00
SPONGY MAGNIFICENCE
Da una parte ci sono degli oggetti comuni: spugne da massaia, stoffe sintetiche di riuso, peluche di seconda mano… Dall’altra c’è un immaginario mediatico fatto di sesso, gioco, lusso, vite estreme… Dall’incontro-scontro tra queste due realtà – nella vita quotidiana contigue ma perennemente antitetiche – scaturiscono gli oggetti di Ceccatelli. Peluche camuffati da militari, l’aspirapolvere modello lap dance, il Buddha fatto di perline kitsch. Sono giochi per bambini? Sono oggetti kitsch? È un’operazione di riuso? O è solo depistaggio?
Sono idee veloci che, a dispetto della loro lenta creazione manuale, si vivono e si godono in un attimo, nell’immediatezza – sempre ambigua – di un’apparizione fulminea, da spot pubblicitario. È con la velocità dello zapping televisivo che incappiamo continuamente in amore e morte, felicità e distruzione, piacere e terrore che si susseguono senza sintesi. Un flusso dinamico che atterrisce perché nega ogni possibilità di orientamento, ne puoi solo prendere atto.
Di fronte a tanta magnificenza ti ritrovi a godere nel perderti nella raffinata elaborazione delle partiture barocche che le superfici in seconda lettura rivelano. Possiamo leggervi alcune citazioni colte, tratte dalla storia dell’arte, che si uniscono a una scrittura popolare fatta di microeventi e affezioni personali: l’aspirapolvere, il divano vecchio, il pupazzo dell’infanzia… Alto e basso, realtà e finzione procedono paralleli e inestricabili l’uno dall’altro. La realtà mediatica in cui si muovono queste strane creature tutto giustifica, accetta e ripropone agghindato, imbellettato e tirato a lustro per i grandi display. Lo spongy-mix non prende posizione: cataloga, irride e amplifica le contraddizioni, ad ognuno la sua scelta.
Giacomo Bazzani
dal lunedi al sabato 15/19 - festivi su appuntamento
fabioparisartgallery
ARTE ACCESSIBILE, ARTE POSSIBILE
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