Bulini Digitali. Fascinazione per l'esoterismo, attitudine alla catalogazione e curiosita' per le scienze naturali e ironia sono gli ingredienti della mostra.
Mostra personale di Matteo Morelli. Una mostra dell’aulico che si veste di ironia. Oppure dell’ironia che si veste di aulico. Una serie di lavori che contrappongono il disegno digitale all’antica tecnica incisoria, che attraverso un processo di decontestualizzazione, perde la sua funzione enciclopedica e crea nuove visioni di non-narrazione. Fascinazione per l’esoterismo, attitudine alla catalogazione e curiosità per le scienze naturali ed ironia sono gli ingredienti principali. L’ironia è per definizione l’accostamento di elementi discordanti atti a creare sorpresa, il paradosso con il gusto per l’inaspettato che porterà alla raffigurazione di ritratti pluri-occhiuti, cubi virtuali che cingono teste di mandragole, pii fenicotteri, oche d’affari in metropolitana.
Dall’antico libro rilegato in pergamena si passa al monitor; il bulino incontra la plastica della penna dei tablet di ultima generazione e il solco su una lastra di rame diventa una serie di pixel. Questo è forse l’elemento di discordanza più totale, da qui la scelta del nome di questa serie di lavori. Illustratore, designer e bibliofilo, Matteo nasce a Savona nel 1990 ma da sempre vive a Milano. Laureato alla Nuova Accademia di Belle Arti in design del prodotto, ora frequenta il biennio specialistico in design della comunicazione al Politecnico di Milano. Negli ultimi tre anni ottiene delle pubblicazioni su riviste digitali e cartacei e consegue alcuni riconoscimenti nazionali ed internazionali. Nel tempo libero colleziona e restaura libri antichi, fonte di ispirazione principale per questa serie di lavori.
Inaugurazione 13 marzo ore 19
Eppol
Ripa Di Porta Ticinese, 65 - Milano
Mar-ven 8,00-2,00 sab-dom 19-20
Ingresso libero