Frammenti. "Granieri ha deciso di spingersi oltre, e ne ha fatto la materia con cui modellare le proprie opere" (Paolo Vizzari).
Il ricordo non consola se non quando già sfumato.
I contorni perdono colore, lasciando riaffiorare solo quel che la nostra memoria ha scelto per noi, e allora ogni attimo vissuto perde il suo significato per guadagnarne uno nuovo e più potente. Più amichevole, più rassicurante, più accettabile.
Di un’immagine opaca che ci galleggia nella mente, cancelliamo le imperfezioni con l’aiuto dell’inconscio, mantenendo vivi i dettagli che l’hanno resa indimenticabile.
Questa, in altre parole, la nostalgia.
Alcuni amano perdercisi dentro; altri la scacciano con ogni forza come un nemico. Tutti, ci piaccia o meno, ne siamo prigionieri. Francesco Granieri ha deciso di spingersi oltre, e ne ha fatto la materia con cui modellare le proprie opere.
Dopo anni passati a viaggiare per il mondo, Francesco si ferma per riprendere fiato, e torna a Torino perché le sue idee possano rinfrescarsi grazie all’aria di casa. I luoghi in cui ha vissuto, spesso disagiati come Messico e Filippine, gli vivono dentro senza lasciarsi cancellare, e lo portano a riflettere sul valore delle esperienze. Veri e propri capitoli di vita tornano a bussare insistenti senza mai lasciarlo in pace, lui decide di assecondarli e cerca i materiali giusti per dare loro forma concreta. Ne nascono opere diverse (alcune in cemento, altre su tela, altre ancora ibride) con in comune il gusto della malinconia e della riscoperta del passato, che Francesco maneggia come piccoli frammenti di un mondo andato in pezzi. Suggerendo a tutti noi che i ricordi sono pensieri ormai morti, eppure ancora accesi.
Come le stelle.
Una collana di stelle attraversate da un filo che puoi riavvolgere quando ti pare.
Paolo Vizzari, marzo 2014
Francesco Granieri vive e lavora a Torino. Inizia la sua carriera realizzando video con tre amici. Quest’esperienza lo porta, come gruppo, al web e alla televisione. Successivamente il suo interesse si sposta progressivamente verso la scultura e l’arte contemporanea.
Vernissage giovedì 13 marzo
Noire Gallery
via Piossasco, 29 - Torino
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