Carta Bianca fine arts
Catania
via Francesco Riso, 72b
095 433075 FAX 095 505420
WEB
Pino Ninfa
dal 19/3/2014 al 15/4/2014
mar-ven 17-20, sab 10-13
336 806701

Segnalato da

Galleria Carta Bianca fine arts



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Pino Ninfa



 
calendario eventi  :: 




19/3/2014

Pino Ninfa

Carta Bianca fine arts, Catania

Round about Jazz. Per il fotografo l'idea dell'immagine fuggente non va colta con l'obiettivo ma con la memoria. Opere in cui confluiscono pensiero analitico, freschezza emotiva e rigore poetico.


comunicato stampa

Giovedì 20 marzo alla Galleria Carta Bianca fine arts, verrà inaugurata una mostra personale del fotografo Pino Ninfa, nato a Catania, ma residente a Milano sin dai suoi diciasette anni.

La mostra dal titolo 'Round About Jazz, è la prima personale del fotografo nella città natale, e per questo evento, le immagini sono state selezionate tra le migliaia che Ninfa ha realizzato nel corso del suo lavoro sulla musica che, insieme al reportage e al sociale, rimane sicuramente il tema centrale dei suoi scatti. Una mostra che il gallerista Francesco Rovella ritiene non solo prestigiosa, ma anche "importante per la città".

Pino Ninfa ha al suo attivo moltissime esposizioni personali sia in Italia che all’estero. Fra tante, l'antologica al Palazzo Ducale di Genova nel 2013 e la mostra al Teatro La Fenice di Venezia nel 2010. E’ stato il fotografo ufficiale dell’Heineken Jammin Festival dal 1998 al 2012 e per Heineken Italia, ha seguito i maggiori eventi musicali. E’ stato anche il fotografo ufficiale di vari festival jazz italiani.

Sue pubblicazioni riguardano il mondo del tango argentino, un viaggio da New Orleans a New York sulle strade della musica, le township da Johannesburg a Città del Capo, un reportage su un ospedale di Emergency in Cambogia, e poi ancora l'Etiopia, Cuba , la Libia, il Kenia, il Senegal, la foresta amazzonica e tanti altri paesi del mondo.
Da molti anni collabora con Leica e Canon Italia.

"Pino Ninfa è un fotografo che pensa da pittore; per lui l'idea dell'immagine fuggente non va colta tanto dall'obiettivo quanto dalla memoria e poi ricreata e rivissuta per "costruire" un'opera che deve riunire immediatezza e pensiero analitico, freschezza emotiva e rigore poetico. Il pittore osserva la natura, si lascia ispirare da ciò che vede per poi riprodurlo sulla tela attraverso il filtro del proprio stile, proprio come avviene in queste fotografie che partono dall'istante, lo cristallizzano in un modello per riproporlo in una chiave diversa, ripensato e studiato nelle pose, arricchito e modificato dall'occhio dell'artista che non confonde l'istantanea "da reportage" con la capacità di restituirci l'attimo all'interno di un progetto più meditato e coerente..." (Maurizio Franco)

Ivo Serafino Fenu nel testo, Il suono dell'ombra, scrive "quella di Pino Ninfa può definirsi, a tutti gli effetti, una “poetica dell’ombra”. Ombre lunghe sugli spartiti, ombre di musicisti e ombre di strumenti, ombre che evocano e che suonano: note di tango, note di jazz, note di vite vissute oltre le luci del palcoscenico.

Saranno le sue origini catanesi, sarà il ricordo di quella città in bianco e nero, barocca e matafisica al contempo con i suoi funerei intonaci lavici e i suoi candidi bugnati, saranno la luce abbacinante e le ombre profonde di un Sud mai dimenticato nonostante una vita professionale esperita in una Milano brumosa, sarà tutto questo o, sicuramente, sarà molto altro ancora che fa di Pino Ninfa uno dei fotografi più acclamati e ricercati nei luoghi della musica, sia in Italia e sia all’estero. Spesso ospite dei più prestigiosi festival internazionali, il fotografo ha sempre cercato di andare “oltre il palco”, alla ricerca di una dimensione globale degli eventi, una dimensione totalizzante e contestualizzante, proseguendo, in tal senso, una ricerca che negli ultimi anni, l’ha portato a intraprendere progetti multimediali con musica e fotografia insieme ai più importanti musicisti nel campo del jazz.... Oltre la fotografia, verso la poesia.

Pino Ninfa (Catania, 1957)
Sviluppa progetti sul territorio nazionale e internazionale legati allo spettacolo e al reportage. L’interesse per la musica e per il sociale hanno fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico. Con il Comune di Monaco di Baviera ha documentato il progetto "Whon Forum " (1991-1994) che si occupa del recupero di persone in difficoltà, concedendo nuovi spazi abitativi e reiserimento nel mondo del lavoro. Nel 1995 è il vincitore del concorso "Le stagioni del ritratto", organizzato da Kodak e, nel 1996, è selezionato per l’Italia per la partecipazione al concorso "Kodak Award Europe". E’ scelto da "Canon Italia" come fotografo per la musica jazz in Italia con una mostra all' Arengario di Milano. Per la Provincia di Milano segue dal 1996 il progetto "Metropoli", in cui i concerti e gli spettacoli vengono documentati cercando un possibile connubio fra la musica e il contesto architettonico e partecipativo. Per lo stesso progetto ha concepito un calendario che, nel 2006, arriverà alla decima edizione.

Nel 1998 la rivista ufficiale delle fotocamere "Leica" ha scelto i suoi lavori su musica e società. Nello stesso anno inizia la collaborazione con la struttura ospedaliera di Tradate sul progetto "Fotografia e Psichiatria" rivolto ai pazienti con disturbi mentali. E’ il fotografo ufficiale dell’Heineken Jammin Festival dal 1998 al 2012 e per Heineken Italia, ha seguito i maggiori eventi musicali nel nostro paese. E’ stato il fotografo ufficiale di vari festival jazz: Roccella Jonica dal 1991 al 2001, Valtellina Jazz Festival dal 1997 al 1999, Prato Jazz festival nel 1999, Padova jazz dal 1998 al 2002, Vicenza jazz festival dal 1998 al 2001 e poi dal 2004 fino al 2013; ; Festival di Venezia, Bari in jazz e vari altri. Nel 1999, in collaborazione con il Consolato Argentino e con l’editore Marcos, pubblica il volume "Nero Tango", una indagine sul mondo del tango da Buenos Aires all’Europa. In seguito ha continuato questa ricerca che ha portato, nel 2005, ad un nuovo progetto sul mondo del tango e l’Argentina, allargato al mondo dei vini argentini a cura di AIVIE Associazione Produttori Vini Argentini.

Nel 2000, con l’organizzazione Emergency, realizza in Cambogia un reportage sull’ospedale di Battambang e sui luoghi ancora minati in quelle zone. Per il suo modo di vedere il jazz la Regione Marche nel 2001-2002 gli ha commissionato la campagna pubblicitaria sui treni Eurostar, mentre la brand della Lever Fabergè "Dove", nel 2003, gli ha affidato il calendario sull’universo femminile. Per la Porsche segue diversi progetti fra cui nel 2001 il reportage “Come un racconto chiamato jazz”, un viaggio di 5.000 chilometri a bordo di una Porche, da New Orleans a New York sulle strade della musica. Nel 2003 è a Cuba alla ricerca delle prime Porche. Nel 2004 è in Libia, in un viaggio fra passato e presente dai siti archeologici al deserto continuando fino al 2009 con un progetto sul Sudafrica dedicato ai campionati mondiali e al lancio della Panamera. Per Porsche nel 2011 e 2012 ha organizzato come Direttore Artistico il Festival di musiche e culture dal mondo.

Sempre nel 2004 porta a termine il progetto La Fete Africaine in Senegal diventato, una mostra per un progetto speciale con lo scultore Ndary Lo, a Vicenza nel maggio 2005. Nel 2005, con l’Associazione Amani a Nairobi, inizia un progetto con i bambini di strada e il loro recupero e inserimento nel mondo del lavoro. Le fotografie di questo lavoro sono diventate il calendario 2006 di Amani, per i 10 anni di attività. Nel 2007 con CBM Italia, che si occupa di problemi alla vista, sviluppa un progetto “I bambini che fotografano la propria realtà”, diventato calendario del 2008.

Nel 2007 inizia la collaborazione con Iveco, per un progetto che lo vede coinvolto nel documentare le nazioni africane e della penisola arabica in cui la società opera. Nel 2011 inizia con Cesvi un progetto dedicato alla salvaguardia della foresta amazzonica e allo sviluppo di energie alternative attraverso prodotti della foresta.

Negli ultimi anni realizza progetti multimediali con musica e fotografia insieme a importanti musicisti nel campo della musica jazz. In particolare Nel 2010 a Palazzo Grassi a Venezia con Paolo Fresu e nel 2011 a Palazzo Ducale a Genova con Gavino Murgia e Luciano Biondini ha realizzato la performance "Sulle Tracce dell'avventura" Omaggio a Hugo Pratt. Nel 2011 ha iniziato una collaborazione con Enel su progetti fotografici e multimediali con tema l'energia nella centrale di Nove in Trentino. E’ presidente dell’associazione PIM (poesia-immagine-musica) che si occupa della diffusione e organizzazione di mostre e seminari di fotografi musicali. Da molti anni tiene workshop in Italia e all'estero su temi legati a vari aspetti della fotografia e dell'essere fotografo. Ha al suo attivo diverse copertine di riviste musicali e dischi. Suoi lavori sono publicati nelle maggiori testate giornalistiche, dal Corriere della Sera a La Repubblica, e su riviste specializzate in viaggi e musica.

Pubblicazioni:
NERO TANGO. Un viaggio fotografico nel mondo del tango argentino - Editore Marcos& Marcos
EMERGENCY: UNA SPERANZA IN CAMBOGIA. Reportage sulle mine antiuomo - Editore Skira
COME UN RACCONTO CHIAMATO JAZZ. Un viaggio da New Orleans a New York sulle strade della musica
IMPRESSIONI MEDITERRANEE - Edizione Ismez
ATTRAVERSO L’ETIOPIA - Casadei Editore
IN JAZZ - Casadei Editore
SULLE TRACCE DELL'AVVENTURA. Omaggio a Hugo Pratt - Casadei Editore
ROUND ABOUT TOWNSHIP. Un viaggio da Johannesburg a Città del Capo - Casadei Editore
JAZZ GIGS - Casadei Editore

La mostra 'Round About Jazz verrà presentata in galleria da Carmelo Bongiorno.
Interverranno: Rino Cirinnà (sax) e Nello Toscano (contrabbasso).

Inaugurazione giovedì 20 marzo, ore 19.00

Galleria Carta Bianca fine arts
Via Francesco Riso, 72b, Catania
Giorni e orari di apertura:
da martedì a venerdì 17,00 / 20,00
sabato 10,00 /13,00
Fuori orario: su appuntamento
tel 336 806701 (solo per collezionisti)
Ingresso libero

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