Unlimited. 7 tele di grande formato degli ultimi decenni dell'artista siciliano, fanno calare lo spettatore in una vera e propria esperienza percettiva.
a cura di Alberto Fiz
LUCA TOMMASI è lieto di annunciare la quarta mostra del nuovo spazio milanese di Via Tadino 15 con l’allestimento di una personale di TURI SIMETI dal titolo UNLIMITED, a cura di Alberto Fiz.
La mostra da LUCA TOMMASI ARTE CONTEMPORANEA sarà allestita con sette tele di grande formato degli ultimi decenni dell’artista siciliano, facendo calare lo spettatore in una vera e propria esperienza percettiva.
Turi Simeti nasce ad Alcamo, in provincia di Trapani, nel 1929. Si trasferisce a Roma nel 1958, dove avvia i primi contatti con il mondo dell’arte, e conosce, tra gli altri, l’artista Alberto Burri di cui frequenta lo studio. Da queste sollecitazioni deriva all’inizio degli anni Sessanta, una prima produzione di opere polimateriche. In questi stessi anni, Simeti soggiorna inoltre per lunghi periodi a Londra, Parigi e Basilea. Nei primi anni Sessanta, in sostanziale sintonia con coeve esperienze in ambito internazionale motivate da una comune volontà di azzeramento della tradizione e dei codici precostituiti dell’espressione artistica, il linguaggio di Turi Simeti si definisce attraverso l’acquisizione della monocromia e del rilievo come uniche forme compositive e si struttura principalmente intorno a un elemento geometrico, l’ellisse, che diventerà la cifra del suo lavoro artistico.”
Dice Simeti : “ Ho verificato che la tela si muove meglio se mossa da un ovale piuttosto che da un tondo. L’ovale esercita la sua depressione con dolcezza e risulta un po’ asimmetrico (…) l’ovale è dolce (…) è un punto di eccitazione della superficie che prende vita e spessore grazie alla luce. La luce è importantissima nel mio lavoro quanto l’ombra”.
Nel 1963 prende parte al Premio Termoli e alla mostra “Arte Visuale” presso Palazzo Strozzi a Firenze, dimostrando di condividere le dinamiche delle ricerche visive e strutturali vicine all’arte programmata e alla Nuova Tendenza. Simeti partecipa con le sue opere a varie rassegne che nascono all’insegna di tale corrente, come la mostra “Nuova Tendenza 3” a Zagabria nel 1965, così come altre importanti rassegne internazionali dedicate a quell’area di ricerca, quali “Arte Programmata - Aktuel 65” e “Weiss auf Weiss” a Berna nel 1965 e 1966. Ancor più importante per l’acquisizione dell’opera di Simeti l’invito alla mostra internazionale “Zero Avantgarde”, che fa la sua prima uscita nel 1965 nello studio di Lucio Fontana a Milano, per proseguire con esposizioni nelle gaIlerie Il Punto di Torino e Il Cavallino di Venezia. Nel 1965, trasferitosi a Milano, realizza la sua prima personale nella Galerie Wulfengasse di Klagenfurt.
Tra il 1966 e il 1969, invitato come Artist in Residence dalla Fairleigh Dickinson University, si trattiene per lunghi periodi a New York, dove allestisce uno studio e realizza numerose opere all’interno della poetica rigorosa che è andato definendo. Nel 1971, nel segno di un’adesione al clima di contestazione dell’opera, Simeti realizza una performance nella galleria La Bertesca di Genova con la “Distruzione di un aliante”, di cui conserva i resti in bidoni blu firmati e numerati. Ciò non comporta però una trasformazione radicale del suo lavoro sulla superficie e sui volumi, anche se nei suoi lavori verrà manifestandosi un ulteriore senso di rarefazione delle presenze aggettanti, dimostrando un avvicinamento alle poetiche del minimalismo. Nei primi anni Settanta realizza altre personali a Bergamo, Verona, Rottweil, Düsseldorf, Oldenburg, Köln, München, e partecipa ad alcune mostre collettive, come “Estensione”, nella Casa del Mantegna di Mantova, confermando l’adesione del suo lavoro alle ricerche in ambito costruttivo.
In questi anni l’opera di Simeti va configurandosi come una ricerca consequenziale, nel passaggio da opere singole a dittici e polittici con un elemento aggettante che viene spesso decentrato, e quindi con la sperimentazione di formati e sagome differenti, che raggiungeranno effetti di maggiore complessità spaziale nel corso degli anni Ottanta. Nella seconda metà degli anni Settanta la sua attività espositiva lo porta in diverse città europee come Basilea, Düsseldorf, Coblenza. Nel 1980 la Pinacoteca Comunale di Macerata ospita una mostra personale. Dallo stesso anno inizia a lavorare in un suo nuovo studio a Rio de Janeiro, città in cui trascorre lunghi periodi invernali e dove negli anni successivi espone ricevendo importanti consensi. Dopo anni d’intensa presenza all’estero, Simeti torna ad esporre in Italia nel 1989 con una personale allestita nella Galleria Vismara di Milano, “La Tela Estroflessa nell’Area Milanese dal 1958 ad Oggi” presso la Galleria Arte Struktura nel 1989 e “‘Bonalumi - Castellani - Simeti /Tre Percorsi”, sempre a Milano, nella Galleria Millenium.
La sua opera va configurandosi ora attraverso la moltiplicazione e la dispersione degli elementi volumetrici- aggettanti ovali nella superficie, con una colorazione più intensa e diversificata, recuperando valori di relazione architettonica sempre più evidenti. Frequenti, negli ultimi 15 anni, le personali che lo vedono protagonista alla Galerie Kain di Basilea (1998), alla Civica Galleria d’Arte moderna di Gallarate (2001), alla Fondazione Mudima di Milano (2002), alla Biennale di Venezia (2009) alla galleria Salvatore + Caroline Ala di Milano (2010),alla Mayor Gallery di Londra (2012).
La mostra da LUCA TOMMASI ARTE CONTEMPORANEA sarà seguita da una personale a NEW YORK nel primavera del 2014.
Catalogo Silvana Editoriale in galleria
Per info: luca@lucatommasi.it – +39 335 242433
Inaugurazione mercoledì 26 febbraio ore 18,00.
Luca Tommasi Arte Contemporanea
via Tadino, 15 (entrata anche da via Casati) - Milano
Orari mostra: dal martedì al sabato 12,00 / 19,00
Ingresso libero