La Via Crucis di Graziano Pompili. L'opera in mostra e' composta da 14 formelle in terracotta rossa ed ingobbiata che l'artista aveva realizzato per la chiesa romanica di Santa Maria a Cortemilia.
a cura di Alberto Zanchetta
Inaugura al Museo di Santa Maria della Vita di Bologna,
il complesso monumentale che ospita il celebre "Compianto sul Cristo Morto" di
Niccolò dell'Arca, la mostra "Il Corpo Aureo" dell'artista Graziano Pompili, uno
degli scultori più interessanti del panorama nazionale, già docente di Scultura in
marmo all'Accademia di Bologna e di Scultura per l'arte sacra all'Accademia di
Brera.
La mostra, che proseguirà fino al 4 maggio e sarà visitabile gratuitamente tutti i
giorni dalle ore 10 alle ore 19, sarà arricchita da un ciclo di tre incontri
(programma completo in calce) sul tema La Via Crucis, che si terranno nei giorni 9,
15 e 29 aprile alle ore 18.
"La mostra personale di Graziano Pompili allestita nelle sale espositive del Museo
della Sanità è incentrata sulla Via Crucis che l'artista ha realizzato nel 2003. È
trascorso un decennio dal concepimento di quell'opera, che nel frattempo è stata
presentata in importanti contesti espositivi, non ultimo quello bolognese che mette
in dialogo la via dolorosa di Pompili con il Compianto sul Cristo morto di Niccolò
Dall'Arca nell'attigua Chiesa di Santa Maria della Vita.
L'opera è composta da 14
formelle in terracotta rossa ed ingobbiata che l'artista aveva realizzato per la
chiesa romanica di Santa Maria a Cortemilia. Ricorda lo stesso Pompili: «la chiesa
era spoglia e poverissima. Allora, dopo qualche riflessione decisi di fare una Via
Crucis. Non che fossi avvezzo all'arte sacra, ma la situazione mi ispirava. la
terracotta dipinta, su quella pietra cupa, era perfetta». In bilico tra narrazione
ed evocazione, Pompili rielabora con vigore e originalità il tema sacro ponendo
l'attenzione sull'agone del Cristo, il suo lungo, estenuante, sforzo che trova il
suo inevitabile "approdo" nella crocifissione. Il calvario del Cristo è un concetto
universale, ogni individuo ha una croce da portare, bisogna quindi accettare i
propri limiti e decidere di «prendere la croce» (come suggerisce il Vangelo di
Matteo) per raggiungere l'unica salvezza possibile. Nell'occasione di questa mostra
la Via Crucis si completerà idealmente con una quindicesima stazione, costituita da
una scultura in marmo del 2006 raffigurante una deposizione.
Non c'è sacro senza profano, non c'è profano che non abbia in sé qualcosa di sacro.
I lavori di Graziano Pompili inseguono quei fenomeni e quei significati che
ammantano il quotidiano di un'aura magica: personalissime epifanie che percorrono il
derma dell'arte e della storia. Quest'aura si esprime anche in un corpo "aulico e
aureo", la cui anatomia si dis-articola e si irrigidisce/indurisce nella terracotta
o nel marmo. In mostra, infatti, sono presenti svariati studi e variazioni che
l'artista ha realizzato su carta in anni successivi alla Via Crucis, particolarmente
significativi sono anche un Paesaggio urbano (1989) in marmo bianco e un basalto
nero del ciclo ORT (2004); il primo rappresenta la tipica casa squadrata su cui
l'artista si interroga da anni, nell'altro troviamo invece una chiesa-croce che si
ricollega all'iconografia sacra.
Completano il percorso espositivo delle sculture
degli anni Ottanta che accentrano il tema del corpo caro all'artista, tracciando
così un percorso antologico in seno alla propria ricerca. Con questa mostra Graziano
Pompili rinnova la sua indole d'archeologo - che ne aveva caratterizzato
l'imprimatur artistico - dimostrandoci che le sue opere sono anzitutto un tentativo
di fare [s]cultura, insegnandoci il luogo dove "poeticamente abita l'uomo".
Alberto Zanchetta
BREVE BIOGRAFIA
Graziano Pompili (classe 1943) dopo l'infanzia e l'adolescenza trascorse in Romagna,
vive e lavora a Reggio Emilia dal 1963. Si è affermato come uno degli scultori più
interessanti del panorama nazionale. Già docente di Scultura in marmo all'Accademia
di Bologna e di Scultura per l'arte sacra all'Accademia di Brera Pompili ha esposto
in Italia e all'estero, in musei pubblici e in gallerie private. Le sue opere
figurano in importanti collezioni e significativi sono i critici che hanno riservato
la loro attenzione alla sua opera, tra cui: Marco Meneguzzo, Giorgio Cortenova,
Sandro Parmiggiani, Claudio Spadoni, Walter Guadagnini, Marilena Pasquali, Valerio
Dehò, Klaus Wolbert, Marco Vallora, accanto ai quali va ricordato il testo partecipe
che Luciano Manicardi, monaco della Comunità di Bose, ha dedicato proprio alla Via
Crucis dell'artista.
CICLO DI INCONTRI
La Via Crucis di Graziano Pompili
9 aprile 2014, ore 18
Alberto Zanchetta, Corpus Loci
15 aprile 2014, ore 18
Mons. Giuseppe Stanzani, La Via Crucis tra liturgia e religiosità popolare
29 aprile 2014, ore 18
Mons. Andrea Dall'Asta, La Via Crucis tra passato e presente
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Inaugurazione: venerdì 28 marzo alle 17.30
Museo di Santa Maria della Vita
via Clavature, 8 – Bologna
Apertura: tutti i giorni, ore 10-19
Info: 051 230260, info@genusbononiae.it, www.genusbononiae.it
Ingresso libero