Area contenitoredartecontemporanea
Palermo
p.zza della Rivoluzione 1
WEB
Jardin Planetaire
dal 12/1/2004 al 15/2/2004
338 8887303
WEB
Segnalato da

Alessandro Di Giugno



approfondimenti

Alessandro Di Giugno



 
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12/1/2004

Jardin Planetaire

Area contenitoredartecontemporanea, Palermo

Alessandro Di Giugno. Luci ed ombre, calibrati contrasti coloristici, senso della composizione e gusto fisiognomico concorrono insieme ad esaltare l'irrisolta natura dei soggetti, la cui interiore frammentazione si traduce nel surreale rapporto col contesto circostante.


comunicato stampa

Arèa nasce dal recupero di un vecchio deposito commerciale sito nel rivalutato centro storico di Palermo in Piazza della Rivoluzione, quartiere della fiera vecchia.

Arèa è uno spazio di 200mq destinato ad ospitare singolari operazioni artistiche, dove diventando un contenitore prezioso di nuove idee di comunicazioni prende la connotazione di luogo culturale e acquista una nuova identità sociale.

Arèa vuole essere questo, un luogo aperto alle nuove idee ma anche un punto di crescita, incontro e confronto con le problematiche del territorio.

Arèa nasce da un progetto di collaborazione degli artisti palermitani (Adalberto Abbate, Domenico Pellegrino, Giovanni Lo verso, Giuseppe Stassi ), con artisti provenienti da varie ricerche legate al mondo delle arti visive, cinema, musica, teatro, danza, pronti ad interagire con l'esterno, per rispondere alla richiesta comunicativa e culturale della città.

Arèa (e chi appoggerà le sue idee) donerà ai fruitori dello spazio un momento culturale unico perfettamente in linea con i fermenti culturali di città come Berlino, Londra e New York.



Arèa inaugura in data 13 gennaio 2004 l'esposizione di Alessandro Di Giugno, Jardin planétaire "fontanello, le, fil, marino,piantarossa,qb, tri, velo #01 #02"



Fontanello esibisce la pura nudità dei sognatori, portandosi dietro, quale unico bagaglio, un paio di pesci rossi; Fil pare un angelo annunciatore finito fuori rotta, la cui ala-banderuola si slancia dal candore delle vesti, fendendo l'azzurrità del cielo col suo giallo abbacinante; Marino si staglia plasticamente sul tramonto, sospeso, come un Narciso-ginnasta, a un ponteggio che lo aliena dal mare sottostante; Le passeggia in culottes per i boschi, ostentando due scarpini rossi da sexi-Cenerentola.

Immortalati nel loro compiaciuto (e contraddittorio) protagonismo fabulistico, tutti questi personaggi sono gli attori di minute e raffinate narrazioni dalla forma conclusa e ben perimetrata, ma il cui finale aperto è lasciato alla sola fantasia dei riguardanti, così chiamati a un'intensa esperienza immaginifica.

Luci ed ombre, calibrati contrasti coloristici, senso della composizione e gusto fisiognomico concorrono insieme ad esaltare l'irrisolta natura dei soggetti, la cui interiore frammentazione si traduce nel surreale rapporto col contesto circostante.

Un dato riscontrabile anche nei paesaggi, ove la singola parte - uno stecco rosso, un albero o un brandello di prato ipercromico - si fa agente d'una marcata rottura con il tutto, divenendo metafora riuscita di quel mistero panico ancora in grado di inquietare nel profondo. (Salvo Ferlito)



La mostra sarà fruibile dal 13 gennaio al 15 febbraio.


Area, contenitore d'arte contemporanea Da martedì a domenica.
Piazza Della Rivoluzione, 1 c.a.p. 90133 Palermo, Italia.

tel: +39-3388887303 - tel: +39-3387205454

IN ARCHIVIO [4]
Marcello Buffa
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