Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro
Macchine imperfette. L'artista presenta un nucleo di nuove opere lignee, installazioni e tele dipinte a olio. "Scatole-composizioni stroboscopiche" in stretto rapporto con con l'Avanguardia Storica.
a cura di Marcella Cossu e Roberto Gramiccia
“Umanizzare” le macchine piuttosto che lasciarsi “meccanizzare” fino a degradare noi stessi ad anelli di una catena di montaggio. … (Maria Rita De Giorgio)
Il “Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro” presenta dal 4 al 30 aprile 2014 la mostra Macchine imperfette, personale di Maria Rita De Giorgio che espone un nucleo di nuove opere lignee, installazioni e tele dipinte a olio, accompagnate dai testi Foemina Mechanica di Marcella Cossu: “… Sussiste, oggi come ieri, omaggio e anello di congiunzione al mondo dell’Avanguardia Storica tra neoplasticismo, dadaismo, costruttivismo, un’eredità mentale e di cultura, che porta l’artista a riprodurre in questa specie di scatole-composizioni stroboscopiche, una meccanica interiore in 3D, molto più strutturata che per il passato, dove tuttavia l’esuberanza di un tempo si trasforma in riflessione attenuata, a tratti velatamente malinconica.
La vivace policromia d’Africa, con gli ocra e i profondi marrone, i blu cobalto e l’oro del sole, si fa qui memoria d’antan, subentrando in sua vece situazioni quasi sempre monocromatiche, con presenza, anche, di neri e di bianchi, non-colori in natura, punti di arrivo o di partenza comunque e sempre relativi a prolusioni di origine concettuale, anziché traduzione irrefrenabile di magiche suggestioni ambientali. La vita scorre e l’esperienza artistica progredisce in parallelo; quel che si “perde” in ardore e intensità giovanile, lo si guadagna, con gli interessi in questo caso, in profondità e rigore di ricerca: e l’impulso si fa metodo. …” ed Elogio dell’imperfezione di Roberto Gramiccia: “Le macchine imperfette di Maria Rita De Giorgio non funzionano ma sono belle da vedere. Già questa è una grande qualità. Oggi la funzione – un certo tipo di funzione – è tutto, e la bellezza è niente. L’uomo e la donna sono diventati, cioè, «funzionari» della tecnica e del mercato in un mondo ana-estetico (e anche anestetizzato). … Maria Rita a suo modo risponde con le sue costruzioni … Risponde rivendicando il primato della mente, senza rinunciare all’accuratezza dei suoi incastri, alla precisione implacabile delle sue meccaniche corrispondenze. …”
Maria Rita De Giorgio nasce a Roma dove frequenta l'Accademia di Belle Arti - Corso di Scenografia. Negli anni successivi, si dedica alla sua arte e, in contemporanea, insegna materie artistiche nella scuola dell’obbligo. Dal 1982 al 1984 si trasferisce a Verona dove è incaricata del corso di Scenografia e Storia del Teatro presso l’Accademia di Belle Arti “Cignaroli”. Negli anni novanta, acquisisce le tecniche del restauro del dipinto antico. Dal 2000 al 2009, si trasferisce a Tripoli in Libia dove insegna presso la Scuola Francese. Attualmente, si dedica esclusivamente alla produzione di dipinti e sculture concettuali.
Maria Rita De Giorgio “Imperfect Machines”
By Marcella Cossu and Roberto Gramiccia
Vernissage: Friday, April 4th 2014 at 18.00
Duration until April 30th (from Tuesday to Saturday, from 16,00 to 19.00 )
… "Humanize" the machines rather than letting "mechanize" up to degrade ourselves into rings of an assembly line. … (Maria Rita De Giorgio)
“Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro” presents from 4th to 30th April 2014, the exhibition “Imperfect Machines”, Maria Rita De Giorgio’s personal artistic wooden works, installations and oil paintings, accompanied by texts Foemina Mechanica - Marcella Cossu: “…There is, today as yesterday, a tribute and a link between the world of the Historical Avant-garde, Dadaism, Constructivism, mental and cultural heritage, which leads the artist to play in this kind of boxes-strobe compositions, a 3D mechanical interior, much more structured than in the past, however, where the exuberance of a time becomes attenuated reflection, sometimes veiled melancholy. The vivid polychromy of Africa, with ocher and deep brown, the cobalt blue and gold of the sun, here is the memory of yesteryear, taking over in his stead situations almost always monochrome, with presence, too, of blacks and whites, non-colors in nature, points of arrival or departure, however, and always related to prolusions source conceptual rather than translation of uncontrollable magic suggestions from environment. Life goes on and the artistic experience progresses in parallel, what you will "lose" in youthful ardor and intensity, it is earned, with interest, in this case, in depth and rigor of research: pulse becomes method. ... " and Elogio dell’imperfezione - Roberto Gramiccia: “The Maria Rita De Giorgio’s imperfect machines do not work but are nice to see. Already this is a great quality. Today a certain type of function is all about, and beauty is nothing. The man and the woman have become "officials" of the technology and the market in a world ana-aesthetic (and also anesthetized)… Maria Rita in its own way responds with its buildings ... Responds claiming the primacy of the mind, without sacrificing the accuracy of its joints, the relentless precision of its mechanical matches... “
Maria Rita De Giorgio was born in Rome, where she attended the Academy of Fine Arts - Course of Scenography. In later years, she devoted herself to her art and, at the same time, teach artistic matters in the public school. From 1982 to 1984 he moved to Verona, where she is in charge of the course of Scenography and History of Theatre at the Academy of Fine Arts "Cignaroli". In the nineties, acquires the techniques of restoration of ancient painting. From 2000 to 2009, she moved to Tripoli in Libya where she teaches at the French School. Currently, she devoted herself exclusively to the production of conceptual paintings and sculptures.
Vernissage: venerdì 4 aprile ore 18
Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro
via Paolo Emilio, 28 Roma
mar-sab ore 16-19
Ingresso libero