Artisti contemporanei e fashion designer raccontano attraverso le loro produzioni "il mondo incantato dell'arte che si lega magicamente al mondo del design".
La MaMo galleria presenta al Fuorisalone 2014, numerosi artisti innovativi, tre fashion designer e
arte contemporanea che raccontano il mondo incantato dell'arte che si lega magicamente al
mondo del design.
Thenny Bal è nata il 29 Novembre 1984 nella capitale dell'Impero Bizantino,
Costantinopoli-Istanbul, di origine Armena. si laurea in Ingegneria Industriale a Istanbul,
successivamente studia Masters of Strategic Management Desing al Politecnico di Milano. Ha
iniziato a fondere la sua conoscenza ingegneristica con l'anima dell'artigiano che portava nei suoi
geni. Dal 2010 crea collezioni di accessori in argento / oro che di ogni pezzo ha un messaggio per
l'utente sulla vita. La sua scopo è quello di trasmutare la sua esistenza in una meravigliosa
esperienza come un essere umano."
Serra Eraslan è una fashion designer turca, italiana
d'adozione, artista eclettica e .Dopo di aver finito il liceo italiano e un anno di corso fashion design
al IMA(Istanbul Moda Academy) a Istanbul é venuta a Milano.Ha una laurea di BA in fashion
design dal NABA(Nuova Accademia di Belle Arti.)dopo ha continuato il suo percorso formativo
presso l’Istituto Marangoni,nella specialità di “Master in Fashion Design in Womenwear. Ha creato
il suo marchio nel 2013 ; MISS PINEAPPLE by Serra Eraslan.La sua prima collezione del suo
marchio ispirandosi alla fiaba della sua vita, alla fiaba di tutti noi, alle fantasie di bambini che
cerchiamo di portarci dentro anche da adulti, le figure immaginarie di personaggi idealizzati fin da
piccoli. Una capsula di collection di 25 pezzi unici , 25 favole, 25 storie metropolitane rivisitate , 25
mantelle, tutte diverse tra loro!
Hazal izci è una fashion designer di origine turca, di istanbul. Dopo
aver finito il liceo a Istanbul, é venuta in Italia per studiare all’ università a milano.Ha studiato BA al
NABA ( Nuova Accademia di Belle Arti ) dopo ha continuato il suo percorso formativo presso
l’Istituto Marangoni, nella specialita’ di “ Master in Fashion Design in Womenswear “ . Ha creato ilsuo marchio B.C. Byzas Milano,è una linea per la donna con sede a Milano.....Il logo del brand
prende dalla faccia di Byzas.La donna a cui s'ispira Hazal, è appariscente, sensuale cui giovane
spirito contemporaneo, fa da padrona, ama la qualità rappresentata da un brand d’eccelenza
made in italy.
Roberta Barbieri nasce a Milano nel 1963, si laurea presso l'Accademia di belle Arti
di Brera (Milano),l'artista lavora essenzialmente sulla figura femminile dipinta su supporti riciclati.
Grandi lavori dedicati al corpo delle donne che si muovono liberamente in uno spazio dai forti
contorni, creati con un cromatismo caldo, appassionato catturando pensieri, gioie e dolori.Aurelio
Josef Heger, vive e opera a Milano, da circa 40 anni vive con la macchina fotografica attaccata
all'occhio,ha una grande passione per la sua città, insegna fotografia, da diversi anni lavora per la
documentazione e la catalogazione del patrimonio artistico mondiale.Le sue foto sono pellicole in
B/N stampate su carta baritata con tecnica tradizionale, le stampe sono state eseguite
dall'autore.
Fred Charap nasce a Brooklyn, New York City, nel 1940 da una famiglia di immigranti
russi ebrei. Il giovane Charap s'iscrive alla New York University e alla Yale University, dove si
laurea con un Masters in Public Administration e un altro Masters in Urban Studies. Il suo lavoro è
stato definito in vari modi: "lirismo astratto", "astrattismo lirico". C'è chi ha paragonato te sue
superfici materiche e incise a mano a modeni graffiti. Mi piace la parola "graffiti", per Fred, perché
rimanda a presenze ataviche, a radici antiche. Un "antico" su cui s'è innestato il moderno, anzi il
dramma del moderno. Charap in America, prima di scapparsene per venire a vivere nella
Maremma toscana, ha vissuto e operato tra San Francisco e New York. La sedia da oggetto-culto
del progettista a strumento della vita quotidiana ha seguito un'evoluzione storico-culturale nel
corso dei secoli assumendo caratteristiche sempre diverse, adeguandosi alle necessità della
contemporaneità.
Gli artisti Lamberto Caravita,Carmela Corsitto,Benedetta Jandolo e Angela
Marchionni, sono stati invitati a presentare, attraverso la fotografia, un propria concetto di sedia da
presentare in una sorta d'installazione site-specific, al Fuorisalone di Milano.A guardar bene, gli
otto lavori esposti, foto digitali in bianco/nero e a colori, suggeriscono dinamicità, irrequietezza, a
volte persino un senso labirintico di destabilizzazione. Riproducono sedie appese, impilate, sedie
allineate, trasparenti in plexiglas e metallo, di plastica o in legno pirografato, sedie dipinte e
assemblate, sedie riciclate, sedie non-sedie.Il mezzo fotografico ci mostra le loro opere: uno
spaccato di "Assediarte" installazione collettiva presentata nei mesi scorsi a Bologna, in cui sedie
d'artista sono state pensate, progettate, realizzate per poi essere fotografate e rielaborate
nuovamente.
Nino Ucchino,la MaMo gallery,presenta un grande artista che opera nel panorama
nazionale ed internazionale dal 1960 fino ai nostri giorni. Nel 1974 diventa allievo del pittore Luca
Crippa a Milano. Dopo numerose mostre in Italia e all'estero approda al Fuorisalone con una serie
di sculture in lamina d'acciaio e legno. Giochi sottili creano trame e merletti legati al mondo dellapura astrazione. Le opere fanno parte della serie "REFLEXA". Entrambi regalano una nuova
forma e una nuova storia. "Accostare acciaio e legno mi è sembrato un modo di evocare un senso
plastico della virtù greca..Alessio Belfiore nasce a Bronte vive e opera a Bologna lavora molto
sul riciclaggio della carta, grandi tele realizzate con minuzia ci raccontano la storia dei volti
femminili trattati con una sintesi geometrica che somiglia alla tecnica musiva, un giovane artista
con un grande entusiasmo che si avvicina al mondo dell'arte con tanta passione.
Alessandro
Facchin, nasce a Venezia, vive e opera a Milano, la laurea in architettura Ha esposto in molte
mostre collettive a Venezia e nel Veneto. Il confronto giornaliero con la sua città di nascita lo porta
verso una ricerca di una poetica dell’immagine, circondato da un’estetica raffinata ma mutevole
come lo scorrè come l'acqua della laguna. l'artista, cerca di liberare il colore dagli oggetti
immergendoli in un'atmosfera surreale. mettendo in comunicazione la mente e il corpo del fruitore
con l'opera stessa.Ilsuo lavoro non ha un vigore e una forza dirompente, ma le sue sono come
armi sottili, che pungono alcuni angoli della nostra anima, li dove si raccolgono le nostre domande
e le finte certezze. Il dubbio, l’insicurezza della mancanza di un limite reale nella vita è manifesto,
è frutto di una ricerca e dello stesso percorso che l’uomo compie ogni giorno passo dopo passo.
Isa Locatelli artista milanese che lavora sul tema del riciclaggio sperimenta vari stili che oggi la
portano a lavorare con diversi materiali che vengono manipolati e organizzati sulla superficie in un
armonioso equilibrio tra pieni e vuoti dando vita a interessanti collages.
Alessandro BologniniI,
un giovane artista che lavora anche sul riciclaggio.I soggetti di Bolognini, sono creature maligne,
paesaggi onirici, misteri e magie. Tutti creati da materiali di recupero assemblati che finiscono per
comporre sculture e tele di un immaginario artistico distruttiva o rigenerativo.L’artista già sparge
tracce originali nell’immaginario umano. Lo spettatore diventa colui che affacciato a un
palcoscenico aperto si può calare nelle visioni dell’artista.
Giovanna Beneduce vive e opera a
Milano,un'artista che per molti anni ha lavorato sulla tematica del ritratto in chiave pop,oltre a i
suoi quadri, all'interno di questa iniziativa presenta dei piccoli oggetti realizzati con diversi
material.Il suo percorso può essere definito un’alternanza fra la scoperta di nuove realtà e
potenzialità, e momenti di raccoglimento ed elaborazione, tanto nella vita artistica come in quella
itinerante.
Cristiano Mancini Il suo lavoro è il frutto di una stesura libera di colore che va a
riempire il bianco della tela. Queste macchie cromatiche, sovrapponendosi di strato in strato,
danno vita a particolarissimi personaggi in stile patchwork che non lasciano quasi spazi vuoti tra di
loro, o ad animali che si staccano nettamente da un fondo uniforme. Qualche piccolo particolare
aggiunto alla fine del lavoro, come un occhio o una bocca, ci suggerisce che il processo creativo è
terminato e il soggetto ha finalmente ha preso vita.
via Gaetano Sbodio, 34 - Milano