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7/4/2014

Past Present & Future

Magna Pars, Milano

“Marble Across Time”, la mostra sul marmo della Turchia organizzata per la Design Week di Milano, giunge alla terza edizione e si veste di nuova forma. Dall’espressione statica descritta da brevi istantanee di tempo cristallizzate all’interno di una visione marmorea, si trasforma in una metafora del prendersi del tempo per un viaggio che parte dal passato e si proietta verso il futuro.
Uno spazio chiuso organizzato secondo suggestioni che orientano il visitatore in un percorso obbligato e diviso in tappe cadenzate da continue scoperte. Un percorso che si fa espressione della storia del Mondo da un lato e della storia dell’Uomo dall’altro. Di ogni singolo Uomo.

Un viaggio di scoperta che inizia da un lungo corridoio, i cui limiti visivi si fanno quasi evanescenti e si perdono tra i continui rimandi delle superfici specchiate. La neutralità dello spazio si fonde con i colori dei marmi che simulano le ipotetiche tappe: sedici piramidi che rappresentano sedici città della Turchia. Ogni essenza rivela un territorio, con una propria identità ed una propria forza intrinseca. Lungo il percorso a questi monoliti, immobili nella loro staticità, si contrappongono lastre di marmo sospese che, come attimi fugaci, si fanno espressione tangibile della fluidità e inafferrabilità del tempo.

Il percorso emozionale, concepito dallo studio di Erdem SEKER, RDM’S design&architettura, parte dal passato con una riflessione di Aziz Sariyer a cui segue la constatazione del presente secondo Fabio Novembre, per concludersi con la rivelazione del futuro di Yoshioka Tokujin. I tre designer si fanno metafora, a loro volta, delle tre tappe temporali obbligate: si parte dalla Turchia, culla della civiltà mesopotamica, passando per l’Italia, simbolo della società contemporanea, per concludersi con il Giappone, emblema del progresso che apre le strade al futuro. Dai toni scuri delle radici della Terra Madre, alla vivacità irriverente dei colori dell’oggi, fino alle tonalità pure ed incontaminate di ciò che è ancora intangibile.

Il passato si materializza come un caleidoscopio allegorico che tiene a distanza il visitatore, come una memoria da custodire, come istanti di un tempo ormai lontano. Il presente si manifesta come uno stop motion di un’azione in corso attraverso un movimento boccioniano che cristallizza lo slancio del movimento. Come un moderno Modulor, l’uomo di Novembre descrive il “qui ed ora”. Il futuro si definisce come una visione dove una lastra di marmo è tenuta in bilico da sottili nastri di acrilico. Una bilancia in equilibrio perfetto, ma labile.

A chiudere il viaggio la Lobby che, facendosi filtro dell’esperienza, fornisce l’illusione di poter carpire il tempo nella sua interezza, dando la possibilità di cogliere con un unico colpo d’occhio i tre “momenti” ed il percorso al tempo stesso. Legni scuri, vetri turchesi, onici traslucide si affiancano ai marmi in nome di una naturalità, nonché di una naturalezza, dello spazio che accoglie e ed invita alla sosta ed alla meditazione, pur nella sua rigidezza. Schegge marmoree che affiorano dal pavimento come frammenti di vita vissuti si alternano ad altri che rimangono al livello del suolo, come momenti di vita non colti.

Marble Across Time diventa un viaggio esperienziale: passato, presente e futuro dialogano tra loro attraverso il marmo che si fa tessuto di un filo di Arianna che obbliga ad una riflessione sulla transitorietà della vita.

Opening cocktail 10 Aprile 19.00 – 23.00

Magna Pars
via Forcella, 6 (via Tortona 15) Milano
10-21

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