What is it like? Opere 1970-2014. Una serie di installazioni, oggetti, bandiere e montaggi foto-testuali. L'artista "illustra" modi di vedere inaspettati, relazioni di senso sorprendenti.
a cura di Valerio Dehò
La Hofburg di Bressanone presenta una serie di lavori di Hans Knapp che comprendono installazioni, oggetti, bandiere e montaggi foto-testuali. Con acuta ironia e approccio tipicamente intellettuale, tra oggetti ad alta perizia tecnica, citazioni prese dalla filosofia, dalla lirica e dai canti popolari, l'artista dischiude ai nostri occhi modi di vedere inaspettati, relazioni di senso sorprendenti.
Molti lavori riecheggiano taluni motivi con cui Knapp seguita a confrontarsi. Le prospettive, gli atteggiamenti e le considerazioni emotive cambiano, ma declinate in diverse maniere, rinnovano di volta in volta la loro espressione.
Hans Knapp sviluppa le forme dal disegno, che è base del suo processo creativo. Dal gioco con le forme escono cristallizzati i vari contenuti, i messaggi, il vissuto: opere d'arte che rendono sensibili e riproducibili le esperienze a cui si riferiscono. D’altra parte rimangono aperte varie possibilità d’interpretazione. Riutilizzando gli stessi elementi, ma in un contesto mutato, si schiudono nuovi riferimenti e intrecci. A questo risultato l’artista giunge sia riciclando elementi di precedenti installazioni per formare nuove opere, sia attraverso montaggi di foto e testi con elementi figurativi e linguistici che conducono in senso dialettico a un'unità di senso.
Ben conoscendo questa sorta di affascinante mutevolezza, Hans Knapp gioca con la stessa e la tematizza.
E così la documentazione di un lavoro svolto in varie fasi a partire dal 1994, culmina in una specie di infopoint, che corona l’opera “Ricordatevi … (ciò che per me rimane importante)” nell’esecuzione del 2014. Una gabbia, presa da precedenti installazioni, viene congiunta con un’acquaforte del 1980, “perché – come dice l'artista – una gabbia può essere sempre utile”. Il lavoro richiama chiaramente l’opera Disagio della cultura di Sigmund Freud.
Gli inizi del progetto tholos, centrale nel lavoro dell’artista, risalgono a più di 20 fa, nel 1993 fece la sua prima apparizione pubblica alla Galleria Museo di Bolzano. Il primo modello del fonte-tempio, che doveva perforare il terreno per 16 metri fino al livello dell’acqua, è in mostra a Bressanone. Un modello più grande Hans Knapp lo ha realizzato nel suo giardino, che però ha smantellato nel 2002. Anni prima l'artista aveva studiato gli effetti del vento e dell’atmosfera, li aveva fissati in fotografie, presentate in mostra proprio in questa occasione. Sono impressioni suggestive: la spirale del tholos conduce lo sguardo verso il basso, dove l’acqua raddoppia la profondità e rispecchia cielo, nubi e la propria immagine, oppure, come enunciato dal titolo della mostra, verso il cielo, attraverso pezzi di ghiaccio galleggianti.
Hans Knapp: “Se dovessi caratterizzare in poche parole il mio modo di guardare al mondo, farei riferimento a un certo "esistenzialismo razionale", votato a un'aspirazione alla conoscenza, al coraggio e alla bontà”.
Inaugurazione: giovedì, 10 aprile 2014, ore 18.00
Galerie Hofburg
via Vescovado 5, I-39042 Bressanone (BZ)
dalle ore 10.00 – 13.00 alle ore 15.00 – 19.00