Ufficio stampa Museo d'Arte della città di Ravenna
Simona Basilavecchia
Caterina Biancolella
Luca Gambi
Giovanni Lami
Lia Pari
Patrizia Piccino
Gloria Salvatori
Shoggoth
Loretta Zaganelli
Maria Rita Bentini
Serena Simoni
Il lavoro di giovani artisti legati al territorio che hanno utilizzato i linguaggi della fotografia e del video. A loro e' stato proposto di indagare il paesaggio urbano ravennate a partire da una serie di riflessioni che riguardano l'identita' di un luogo tramite le relazioni che intercorrono fra lo spazio urbano e coloro che lo vivono o lo percepiscono.
Artisti:
Simona Basilavecchia, Caterina Biancolella, Luca Gambi, Giovanni Lami, Lia Pari, Patrizia Piccino, Gloria Salvatori, Shoggoth (Daniele Pezzi e Paolo Pennuti), Loretta Zaganelli
Curatori:
Maria Rita Bentini, Serena Simoni
Inaugurazione: sabato 17 gennaio 2004, ore 18
Continua il progetto espositivo no border, promosso dal Museo d’Arte della Città di Ravenna per lo spazio di Santa Maria delle Croci e specificamente dedicato alle sperimentazioni dell’arte giovane in Italia, giunto quest’anno alla quarta edizione con una nuova indagine sui temi, gli intenti, le contaminazioni di campo che contrassegnano la nostra realtà e il lavoro delle ultime generazioni di artisti. Come sempre, anche per questa edizione no border lavora a tema, concentrandosi sullo spazio della città e sul territorio, un argomento di grande interesse a causa delle forti modificazioni a cui sono sottoposte le concentrazioni urbane, oggi analizzate secondo uno sguardo complesso e interdisciplinare che tiene conto di relazioni, attività , spostamenti, velocità , flussi migratori.
Con la seconda mostra che inaugura sabato 17 gennaio si presenta il lavoro di giovani artisti legati al territorio che hanno utilizzato i linguaggi della fotografia e del video: Simona Basilavecchia, Caterina Biancolella, Luca Gambi, Giovanni Lami, Lia Pari, Patrizia Piccino, Gloria Salvatori, Shoggoth (Daniele Pezzi e Paolo Pennuti), Loretta Zaganelli. A loro è stato proposto di indagare il paesaggio urbano ravennate a partire da una serie di riflessioni che riguardano l’identità di un luogo tramite le relazioni che intercorrono fra lo spazio urbano e coloro che lo vivono o lo percepiscono. Lasciando campo libero alle interpretazioni e agli sguardi soggettivi, alcuni di essi hanno cercato di individuare le forme di radicamento residue nella città storica oppure l’inquietante incombenza della periferia industriale, altri ancora quegli interstizi o sovrapposizioni urbane che possono essere letti come “non-luoghiâ€, ovvero spazi in cui la dimensione relazionale è fittizia, finalizzata alla commercializzazione o stereotipizzata al punto da poter appartenere a qualsiasi altra città del mondo occidentale.
Si sono rilevati scarti, innesti in conflitto con l’immagine cui aspira Ravenna, città dalla spiccata vocazione turistica. Oppure, l’obbiettivo si muove alla ricerca di nuove forme di relazione, che possono trasferirsi dal centro della città al cuore di un centro commerciale o trasformare la percezione di un luogo “tradizionale†come la quieta spiaggia romagnola in teatro di happening giovanili, veri fenomeni di massa.
Una Ravenna diversa vista attraverso uno sguardo inusuale.
Orari: venerdì - domenica, ore 10-13 e 15-18
Ingresso: gratuito
Terzo e ultimo appuntamento :
14 febbraio – 7 marzo 2004 ([mu]design, Fabrizio Rivola, Cinzia Sarto, Marco Vaglieri)
Nel catalogo bilingue che verrà presentato con l’ultima mostra, oltre agli interventi dei curatori e alla documentazione di artisti e opere, saranno presenti interviste sul tema allo scrittore Eraldo Baldini e all’architetto Piera Nobili.
Info:
Museo d’Arte della Città – Ravenna
Marcella Manni - Ufficio stampa
tel 0544 482775 –
Santa Maria delle Croci, Via Guaccimanni 5/7, Ravenna