Museo Casa Ariosto
Ferrara
via Ludovico Ariosto, 67
0532 244949 FAX 0532 203064
WEB
Marco Alemanno
dal 11/4/2014 al 24/5/2014
mar-dom 10-12.30 e 16-18

Segnalato da

Yoruba diffusione arte contemporanea



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Marco Alemanno



 
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11/4/2014

Marco Alemanno

Museo Casa Ariosto, Ferrara

Il cielo e 'l fondo de l'eterno oblio, mostra. L'artista indagando a fondo tra le pieghe del proprio lavoro fotografico, arriva a scoprire che il suo personale palazzo di Atlante, il regno privato delle illusioni, e' da sempre il cielo.


comunicato stampa

“Il cielo e ‘l fondo de l’eterno oblio”, personale di Marco Alemanno.

Per questa sua nuova esposizione, l’artista sceglie di intrattenere un intimo colloquio con la storia che distingue Casa Ariosto: con questo intento egli intraprende il suo viaggio all’interno delle pagine dell'Orlando furioso, affidandosi, non a caso alla guida, delle riflessioni di chi, come Italo Calvino, ne è rimasto imbrigliato per quasi tutta la vita. In tal senso, “il cielo e ‘l fondo de l’eterno oblio” ci introduce al poema ariostesco a partire dal Canto XII°, proprio quello in cui per Calvino: […]«c'è un trabocchetto, una specie di vortice che inghiotte a uno a uno i principali personaggi: il palazzo incantato del mago Atlante, un palazzo che è un vortice di nulla, deserto di quel che si cerca e popolato solo di cercatori, una ragnatela di sogni e desideri e invidie, un labirinto di pensieri» […].

Così è anche per Marco Alemanno, che indagando a fondo tra le pieghe del proprio lavoro fotografico, arriva a scoprire che il suo personale palazzo di Atlante, il regno privato delle illusioni, è da sempre il cielo, come una finestra aperta sui propri destini incrociati. Come afferma l’artista: “Il cielo/castello senza pareti e senza forma, abitato da statue e da ombre che riempiono il vuoto; il cielo/schermo attraversato da nuvole sporche di pensieri e interminabili corridoi di luce; il cielo proiezione vibrante e ‘viva’ di ciò che si sogna e che si spera. Il cielo declinato all'infinito e comunque imprendibile; quel cielo che, come il Furioso, “è un universo a sé, in cui si può viaggiare in lungo e in largo, entrare, uscire, perdercisi”.

Un viaggio dunque “in lungo e in largo” che procede quasi per suggestioni liriche, un vero e proprio racconto per immagini 'scritte' che, come il poema da cui è ispirato, citando ancora Calvino: “si rifiuta di cominciare, e si rifiuta di finire”. Un percorso espositivo che si snoda in 40 lavori (come i canti della prima edizione del poema, datata 1516) che paiono quasi appunti sparsi, caduti di getto su un foglio volutamente lasciato nudo e senza cornice, e in cui, a dialogare con il cielo 'ragnatela di sogni', ci sono cavalli e cavalieri, lance, colonne e presenze sfuggenti, “tutti cercando il van”, come direbbe Ariosto.

Ma anche abbozzi d’illusioni folli e verticali, immateriali attese di pietra e di silenzio, riflessi sbiaditi di un sogno e lune fiorite di malinconia.

“il cielo e ‘l fondo de l’eterno oblio” di Marco Alemanno è organizzata dall’associazione Yoruba diffusione arte contemporanea, sotto la curatela di Federica Zabarri, con patrocinio del Comune di Ferrara, Musei Civici di Arte Antica, Ufficio Giovani Artisti e Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara: inaugurazione Sabato 12 Aprile, la mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 25 Maggio.

Inaugurazione sabato 12 aprile 2014 alle 18

Museo Casa Ariosto
via Ludovico Ariosto, Ferrara
Dal martedì alla domenica ore 10 - 12.30 e 16 - 18
Ingresso libero

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dal 11/4/2014 al 24/5/2014

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