Sabrina Muzi utilizza mezzi diversi: fotografia, video, performance. Per questa mostra ha sviluppato un lavoro fotografico anima e corpo, legato alla rappresentazione dell'oggetto mentre Alek O., giovane artista argentina, lavora con la fotografia e la tecnica del collage. A cura di Simona Castagna.
Sabrina Muzi, Alek O.
a cura di Simona Castagna
Inaugurazione mostra: lunedì 19 gennaio 2004 ore 18.30.
Inattesa, a cura di Simona Castagna è la prima mostra del progetto Abbiatene cura, che Giovanni Bai realizza, a partire dal 2004, per lo studioventicinque, come estensione del progetto Creare lasciando creare. La poetica di Tufano, artefice dello studioventicinque, a partire da Gli arti naturali di Tufano, è sempre stata quella di affidare a differenti curatori e artisti il compito di gestire l'attività espositiva della galleria, come completamento della propria pratica artistica. Giovanni Bai, dopo aver curato negli anni scorsi numerose mostre nell'ambito della programmazione dello studioventicinque - partecipando anche come artista a mostre curate sia da lui che da altri - fa propria la poetica di Tufano, e affida a giovani critici - che assumono la piena responsabilità delle scelte - la cura delle mostre a lui assegnate. Dopo Simona Castagna altre giovani curatrici si alterneranno nell'opera di sostituzione di un artista-curatore che, con il progetto Museo Teo, realizza dal 1990 un'opera collettiva in continua trasformazione
Inattesa comprende i lavori delle artiste Sabrina Muzi e Alek O.
Sabrina Muzi utilizza mezzi diversi: fotografia, video, performance.
Per questa mostra ha sviluppato un lavoro fotografico anima e corpo, legato alla rappresentazione dell'oggetto. Elementi che appartengono al nostro quotidiano, ma che attraverso l'obiettivo acquistano una propria identità , una loro indipendenza.
I diversi oggetti fotografati si mostrano allo spettatore attraverso una modalità inaspettata e ambigua. L'artista ci presenta piccoli set nei quali possiamo scorgere un legame tra le diverse fotografie, quasi lo sviluppo di una storia su il mondo degli oggetti.
Alek O., giovane artista argentina, lavora con la fotografia e la tecnica del collage.
Nella prima delle due opere realizzate per la mostra, ci presenta collages di fotografie di case, attinte da riviste immobiliari che Alek O. accosta ingannandoci e lasciandoci immaginare che l'una sia il proseguimento dell'altra, attuando un puro esercizio formale.
Il secondo lavoro gioca con gli spazi interni delle abitazioni. Avvalendosi di planimetrie di altri edifici, l'artista inserisce al loro interno piccoli ritagli di piantine di appartamenti.
Il minuzioso accostamento di queste piantine e quindi dei diversi locali crea una saturazione della planimetria e una rappresentazione assurda dello spazio, dove le camere non hanno finestre, le scale non portano da nessuna parte.
Sabrina Muzi è nata a San Benedetto del Tronto nel 1964. Vive e lavora a Bologna.
Tra le mostre personali: 2003 “Bigâ€, a cura di Silvia Grandi, SAV Spazio Arti Visive, Bologna; 2001 “False Timeâ€, presentazione di Roberta Ridolfi, rassegna a cura di Antonio D’Orazio, Expo Art, Villa Serena, Bologna; 1999 "Tatatatà ", a cura di Fabiola Naldi, Zoo Contemporanea, Bologna; 1997 "da Bologna con amore", a cura di Guido Molinari, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP). Tra le collettive: 2003 "Whirpool", a cura di Grazia De Palma, Centro Multiculturale Zenzero, Bari; “Unimovieâ€, a cura di Gabi Scardi e Mario Gorni, Ex Manifattura Tabacchi, Città S.Angelo; "Ad’A – Area D’Azione†Progetti di Arte Pubblica, a cura di Roberto Daolio, Rocca Sforzesca, Imola; “White Projectâ€, a cura di Mauro Bianchini, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP); "La citta in'kolta" performance, a cura di Simona Castagna, nell'ambito di “Synapser: tessitore di connessioni†progetto di UndoNet, piazza xxiv Maggio, Milano; "Il linguaggio delle catastrofi", a cura di Manuela Gandini e Chiara Somajini, Artandgallery, Milano; “Warm upâ€, Galleria Neon, Bologna; 2002 “Selectedâ€, a cura di Antonio D’Orazio, testo di Luca Panaro, Expo Art , Bologna; “Trackingâ€, a cura di Antonella Marino, Galleria Museo Nuova Era, Bari; “Poetics and Fear†a cura di Dana Levy, Cinematech Tel Aviv, Museum for Contemporary Art, Tel Aviv, proiezione video, a cura di Maria Vinella, Galleria Omphalos, Terlizzi; Partecipazione al progetto “The Roomâ€di Mathieu Mercier, Manifesta 4, Francoforte; “Ouvertureâ€, a cura di Gabi Scardi, Careof, Fabbrica del Vapore, Milano; “BY-PASS percorso alternativoâ€, a cura di Stefano Verri, Palazzo Parissi, Monteprandone; 2001 INsideOUT, Atlantic Center for the Arts, New Smyrna Beach, Florida; 2000 "Atmosfere Metropolitane", a cura di Roberto Pinto, selezione video a cura di Mario Gorni, Openspace, Milano.
Alek O. è nata a Buenos Aires nel 1981. Vive e lavora a Milano.
2003 Corso Superiore di Arte Visiva della Fondazione Ratti. Curatori: G. Di Pietrantonio e A. Vettese.
Visiting professor: Richard Nonas.
Mostre collettive: 2003 Mostra di fine corso, a cura di G. Di Pietrantonio e A. Vettese, Fondazione Ratti, ex chiesa di San Francesco, Como; "Tutti a tavola", Galleria Luisa delle Piane, Milano; "Project room # 1", Officina fotografica, Milano.
Immagine: Sabrina Muzi, anima e corpo, 2003 - 2004, Fotografia a colori
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