Villa Serena
Bologna
Via della Barca, 1
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Marco Dalbosco
dal 22/1/2004 al 21/2/2004
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WEB
Segnalato da

Elena Di Gioia




 
calendario eventi  :: 




22/1/2004

Marco Dalbosco

Villa Serena, Bologna

Scala 1:18. Mostra personale a cura di Alessandra Borgogelli nell'ambito di BO-Art. La fabbrica tessile, un ambiente di lavoro basato sulla produzione a catena, ripetitiva e spersonalizzante, diventa per l’artista il ''luogo'' dove la creativita' personale trova il suo spazio espressivo. Dalbosco ricostruisce in modo quasi ossessivo una fabbrica nuova, una sua fabbrica, dove alla freddezza e alla pesantezza del metallo si sostituisce la fragilità e la leggerezza della carta. Durante l'inaugurazione l'artista terra' una performance con la partecipazione di danzatrici.


comunicato stampa

BO-ART presenta:

Scala 1:18

personale di Marco Dalbosco a cura di Alessandra Borgogelli

Scala 1:18, personale di Marco Dalbosco a cura di Alessandra Borgogelli (docente del Dipartimento di Arti Visive dell'Università di Bologna).

In occasione dell’inaugurazione della sua personale, Marco Dalbosco terrà una performance con la partecipazione delle danzatrici NATASHA BELSITO, ERICA CAPPELLETTI, SARA PALLA, e con la partecipazione coreografica di GLORIA POTRICH.

Scala 1:18 è per Marco Dalbosco il recupero o la ''ricerca del tempo perduto''.
La fabbrica tessile, un ambiente di lavoro basato sulla produzione a catena, ripetitiva e spersonalizzante, diventa per l’artista il ''luogo'' dove la creatività personale trova il suo spazio espressivo. Dalbosco ricostruisce in modo quasi ossessivo una fabbrica nuova, una sua fabbrica, dove alla freddezza e alla pesantezza del metallo si sostituisce la fragilità e la leggerezza della carta. Nascono così i modellini in scala, macchinari di carta, che si moltiplicano, si espandono sino a ricreare un ambiente nuovo, un paesaggio onirico dove la sala/ambiente di lavoro assume una valenza umana e positiva. La macchina è poi dotata di un libretto delle istruzioni: istruzioni per l’utilizzo di una macchina di carta! Infatti l’artista, dopo il recupero di questa nuova dimensione del suo vecchio ambiente di lavoro, inizia a giocare e ci propone un oggetto, il libretto delle istruzioni, totalmente privato della sua funzione. Ma qualche volta il ritmo ossessivo della macchina/fabbrica torna a farsi sentire! Nel video l’immagine della macchina reale, ingombrante più che mai, riprende i suoi ritmi ''produttivi'' e sembra procedere nella sua ''attività celibe'' ed estenuante all’infinito. Questa immagine video, totalmente spersonalizzata, ritorna anche nella performance, dove le danzatrici attraverso traiettorie riproducono il tessere della macchina. L’alienazione viene interrotta da tentativi di ''fuga creativa'MARCO DALBOSCO (1958)

Nato a Rovereto, dopo un primo periodo di formazione artistica presso l’Istituto d’Arte ''A. Vittoria'' di Trento, nel 2001 si laurea al D.A.M.S. di Bologna (relatore Renato Barilli) con una tesi sull’opera di Giuseppe Desiato, artista nel quale si riconosce, in particolare per ciò che riguarda l’inscindibile legame tra arte e realtà, come testimonia il recupero del vissuto dell’artista nella propria opera.

Mosso dalla curiosità di esplorare nuovi canali di espressione artistica, ha frequentato per due anni un corso di danza Contact Improvisation e un laboratorio di teatro.

Diverse le esperienze di formazione in campo artistico: nel 2003 ''messa in scena'' dello spettacolo ''Las bacantes.0.02 de Euripides'' a Bolzano con La Fura dels Baus, Jürgen Müller, Wolfgang Mitterer, Herbert Reisinger; nel 2002 workshop di video/installazione con Studio Azzurro (MI), alla Sommerakademie fur Bildende Kunst a Salisburgo in Austria; nello stesso anno workshop di video clip con Anna de Manincor (TN) al Centro Musicale a Trento.

Nel campo espositivo sarà quest’anno presente con la Galleria Rubin (MI) alla fiera Artfrankfurt di Francoforte, inoltre espone durante il periodo Artefiera a Bologna a Villa Serena, attraverso l’Associazione BO.ART con Alessandra Borgogelli tutto il progetto ''Scala 1:18''.
Nel 2003 esegue la performance ''Scala 1:18'' presentata sempre da Alessandra Borgogelli in occasione della rassegna ''Il viaggio di Odisseo'' a ''Viva Bologna'' al Centro Pacinotti a Bologna; nel 2002 vince il Premio D.A.M.S. (prima edizione), coordinatore Paolo Granata (in giuria Renato Barilli e Alessandra Borgogelli) a Bologna. Dal 1997 al 1995 realizza alcune personali in Danimarca: al Baue Garden Kunst Kultur ad Aabenraa, alla Galleria Kunstkorridoren Nadada a Copenaghen e all’ Istituto Italiano di Cultura. Nel 1996 viene selezionato al Trevi Flash Art Museum (prima edizione), coordinatore Paolo Nardon a Trevi. Dal 1994 al 1991 partecipa ad un serie di collettive tra cui ''No War'', a cura di Maurizio Scudiero al Castello della guerra a Rovereto (TN), e ''Last Wave'', a cura Luigi Serravalli al Teatro Michelin a Trento. Dal 1990 al 1987 personali a Rovereto, Milano e Bordighera (IM).

La metodologia di operare è attraverso progetti a lunga scadenza che vedono l’adottarsi di materiali non consueti come la rafia e di media diversi, tra cui fotografia, video, installazioni e performance.
Vive a Rovereto (TN).

Inaugurazione: Venerdì 23 Gennaio ’04 ore 20.00

'. Scala 1: 18 sarà visitabile da venerdì 23 Gennaio a sabato 21 febbraio ’04 tutti i venerdì e i sabati dalle ore 21.00 alle ore 24.00 o su prenotazione.
Per informazioni info@bo-art.it telefono 051-271533

Centro Polivalente Villa Serena
Via della Barca, 1 – 40133 Bologna Tel. 051-6156789 Fax 051-6152598
e.mail: vserena@vserena.it

BO-ART
una rete per l'arte e la comunicazione visiva a Bologna

BO-ART è un progetto che mira alla realizzazione di interventi artistico-culturali per e nella città di Bologna.
BO-ART nasce dalla necessità di rafforzare e rilanciare il ruolo e l’immagine di Bologna nel settore artistico e culturale.
Non si può dimenticare che da sempre la città ha rappresentato una presenza leader in questo settore, sia a livello italiano che internazionale. Basti ricordare che nel 2000 Bologna è stata Città Europea della Cultura. BO-ART è, quindi, un progetto che parte da Bologna, ma che punta a inserire la stessa città in un circuito artistico europeo e internazionale. Una collaborazione tra singoli operatori e spazi espositivi è spinta dalla necessità di portare o riportare a Bologna quella vivacità artistica e culturale che ha sempre connotato la nostra città, ma che negli ultimissimi anni sembra essersi affievolita vistosamente.
Preme, infatti, sottolineare che numerosi talenti cittadini, per mancanza di spazi e di finanziamenti adeguati, sono costretti a operare altrove.

BO-ART intende creare maggiori opportunità per il circuito artistico di Bologna, mirando ad un maggiore coinvolgimento dei cittadini verso l’arte contemporanea, tramite convegni, seminari, corsi, percorsi guidati, etc., dunque fornire maggiori possibilità d’informazioni e giungere ad una comunicazione diretta, per avvicinare il pubblico bolognese ai singoli eventi artistici.

Associazione BO-ART
C/o LADIS Via G. Petroni, 9 Bologna tel. 051.271533 info@ladis.it
Coordinamento Eva Savini 335.5431546 Teresa Fattaposta 328.8254377
Ufficio stampa Elena Di Gioia 348.3200037

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