Isola. Nell'ambito della manifestazione "Nei luoghi della bellezza" l'installazione gioca sul concetto di spazio-luce per creare nuovi dialoghi tra i segni ed i contenuti della Bellezza.
a cura di Massimo Scaringella
L'installazione Isola, si inserisce nella sezione Bellezza Verità e stupore (Arti Visive) della manifestazione "Nei luoghi della bellezza ". E' di grandi dimensioni: giocherà sul concetto di spazio-luce misurandosi con i luoghi carichi di storia e poesia per creare nuovi dialoghi tra i segni ed i contenuti della Bellezza.
L’arte contemporanea sembra talvolta ricercare una sua precisa integrazione con la realtà, con l’ambiente, che la pone inevitabilmente in confronto con il suo contesto visivo.
E il visibile si impone così chiaramente solo per quello che è non per quello che rappresenta e l’impatto talvolta è molto duro o difficile da capire. E dunque, se l’artista con il suo lavoro, affronterà con procedimenti dissacranti o artificiali il superamento del doppio gioco della realtà o della fantasia, tutto questo si rifletterà meglio sull’interesse crescente e contemplativo o addirittura partecipativo dell’osservatore, con un significato e un contenuto che sono una sfida alla sua spontaneità creativa. Ed egli è dunque cosciente che la meraviglia del pensiero umano è uno dei principi della conoscenza e che se smettiamo di meravigliarci corriamo il rischio di non conoscere.
L’artista, infatti ricorre su diversi piani per costruire i suoi lavori, costruisce con sistemi geometrici i suoi ambienti, che sono come una finestra aperta sopra il mondo della metafora e dell’irrisione. Un ambiente ludico della creazione pare animarlo come in una scenografia teatrale su cui incombe a volte l’idea della tragedia o della metafisicità.
L’intensità delle esperienze di vita, i costanti cambi tecnologici, nei costumi e nella vita sociale hanno portato a una indagine trasformativa dell’espressione artistica. L’unita’ di uno stile determinato, la sua continuità nel tempo, già non costituiscono più un obiettivo possibile per la maggior parte degli artisti contemporanei.
Ma questo non accade per Luisa Mazza che nel suo intenso percorso creativo, a poco a poco, è riuscita ad elaborare una serie di codici che stabiliscono linee di relazioni geometriche che sono in ogni opera, che si estendono verso il contesto della irrealtà pura, o a situazioni legate all’opera seguente. Questo dimostra che le sue opere sono legate da un filo conduttore. La sua percezione compositiva è orientata verso il cosmo verso una materia plasmata sia dall’architettura che dalla presenza del senso di vuoto, sapiente concetto di spazio-luce in un rinnovato approccio tra materia ed energia dagli inediti esiti estetici.
Le sculture di Luisa Mazza sono l’evoluzione visiva dell’incessante divenire della materia, dove i rapporti di tensione dei vari elementi generano le spinte estetiche e rigenerative della creatività artistica.
Massimo Scaringella è curatore indipendente di arte contemporanea e organizzatore di eventi culturali. Durante i circa trenta anni di attività in Italia e all’estero ha presentato moltissimi artisti italiani e stranieri, molti di essi appartengono alle nuove generazioni ma già apprezzati oggi nel panorama internazionale. Nato a Roma, vive e lavora tra Roma e Buenos Aires. Direttore Artistico e fondatore di ars maxjer contemporanea - progetti culturali d'avanguardia, e' stato in contatto diretto con le realtà locali di diverse culture e il loro panorama contemporaneo, creando in questo modo un ponte di intercambio tra l’arte italiana e il resto del mondo, in particolare con l’Argentina, dove attualmente risiede. Dal 2000 ha lavorato nel settore “Arte Contemporanea” del Ministero degli Affari Esteri, partecipando alla creazione della “Collezione del XX secolo alla Farnesina” composta da oltre 200 opere dal Futurismo alla Transavanguardia e che è stata esibita nel 2008 in molti musei nel mondo, compreso il Museo di Belle Arti di Buenos Aires. Sempre con Il Ministero ha partecipato alla creazione della “Collezione Giovani” e all’istituzione delle prime “borse di studio” (Premio New York) per giovani artisti all’Accademia Italiana di New York. Ha presentato mostre in spazi pubblici e privati in Italia, Europa, Medio Oriente, Africa, Australia, Stai Uniti e Sud America. Tra le varie ultime mostre si segnalano FRANCIS BACON “La punta del Iceberg” nel 2010; OMAR GALLIANI "Nocturno" nel 2011; “PALABRAS, IMAGENES Y OTROS TEXTOS (omaggio alla poesia visiva e al gruppo Fluxus), MASSIMO LISTRI "En perspectiva: el vacío interior" nel 2012 e JOAN MIRO "El jardín de las maravillas" nel 2013.
Luisa Mazza, nata a Noto, vive e lavora a Roma dove ha frequentato l’Accademia di Costume e di Moda. Ha distribuito i suoi interessi tra campi diversi, per poi approdare alla realizzazione di opere pittoriche e scultoree. Ha tenuto la sua prima personale al Centro “Luigi Di Sarro” di Roma nel 2003. Tra le esposizioni più importanti, le personali presso la galleria Ellequadro nel 2005 e nel 2007 al Palazzo Ducale di Genova, alla L.i.Art di Roma nel 2004 e nel 2008, alla Città della Pace di Rondine (Arezzo) nel 2007. Ha partecipato a varie edizioni di Artour-o a Shanghai, Yiwo (Cina) ed a Firenze, dove nel 2009 ha esposto per la Fondazione Atchugarry e nei musei di Santa Maria Novella e Bigallo. Nel corso dello stesso anno ha inoltre partecipato a Road to Contemporary Art Roma, all’iniziativa della Bloomsbury Auctions “Artisti per Luchu” ed ha tenuto un seminario presso l’Università di Tor Vergata, a Roma. Nel 2010 è stata presente ai Musei Borgogna e Leone di Vercelli (evento collaterale Guggenheim). Nell'estate 2011 ha preso parte al progetto itinerante “Quod erat demonstrandum” in varie città di Umbria e Toscana. E' stata tra le 3 protagoniste della mostra itinerante “L’apparenza ambigua” a cura di Giorgio Bonomi, con tappe a Milano (galleria Derbylius), Roma (Centro Luigi Di Sarro), Perugia (Trebisonda) e Napoli. Ha partecipato alla “54° Biennale di Venezia” - Padiglione Italia. Lo scorso ottobre ha realizzato un'installazione per il Chiostro di S. Matteo di Genova, nell'ambito dell'evento artistico Contemplarte, in concomitanza col “52° Salone Nautico Internazionale di Genova”. Ha presentato le installazioni di notevoli dimensioni “I luoghi della luce”, “Ri-flexus” e “Incamminati” alle tre edizioni (2011, 2012 e 2013) del progetto “Noto – Il Giardino della Bellezza” del quale è curatrice insieme all'artista Marco Nereo Rotelli. Tra i riconoscimenti più importanti il premio “Arte Metro Roma” e nel 2007 ha vinto il concorso per opere d’arte bandito dal Ministero delle Infrastrutture per il quale ha realizzato un’opera di grandi dimensioni. Hanno scritto del suo lavoro Luca Arnaudo, Giorgio Bonomi, Marcello Carriero, Viana Conti, Patrizia Ferri, Clara Iannarelli, Tiziana Leopizzi, Micaela Mander, Barbara Martusciello, Chiara Massini, Annamaria Orsini, Olivia Spatola.
Inaugurazione: venerdì 2 maggio, h 20.30
Palazzo Nicolaci
via Nicolaci, 18 - Noto (SR)
Orario: 10-12.30 e 15.30-17.30