Sensazioni e icone dell'anima. L'artista trasforma il mondo, lo riproduce attraverso la visione emozionale, carica di memorie e di esperienze vissute.
…«Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora.» William Blake
Presentazione di Patrizia Foglia
L’artista trasforma il mondo, lo fa con la sua sensibilità, lo plasma grazie al suo spirito, lo riproduce attraverso la visione emozionale, carica di memorie, di esperienze vissute. Ciò che traduce nell’opera è misteriosamente nascosto e viene solo accennato, è ciò che si cela nelle pieghe dell’essere, in una parte impalpabile dell’animo.
Ecco allora che spiegare a parole l’essenza stessa di un’anima è operazione ardua, con la quale ci si cimenta con timore e con una punta di soggezione, credendola quasi impossibile. Viene in aiuto in questo la lettura delle opere che ci permette di avvicinarci gradualmente alla fonte dell’ispirazione. Per Martignoni già nella scelta dei titoli appare chiara la motivazione sottesa alla creazione dell’immagine: è evidente la riduzione del soggetto alla forma e alla sua dimensione segnica, all’essenza della sua stessa identità. Pochi infatti i richiami descrittivi, narrativi, troppo limitanti sia per l’artista che crea che per l’occhio affascinato del fruitore, quasi a richiedere a quest’ultimo uno sforzo, emozionale e introspettivo, verso una lettura che non sia fotografica, meramente sensibile, ma soggettiva, sentita, rivestita di un umore personale, di una appropriazione passionale del soggetto. L’ispirazione è sempre figurativa, parte cioè dall’amata natura, fonte inesauribile e imprescindibile dell’operato di Martignoni, che però la ricrea e le conferisce un forte significato simbolico. Allora i segni graffianti della puntasecca così come i morbidi passaggi chiaroscurali della meravigliosa, suggestiva, misteriosa tecnica del mezzotinto danno vita ad immagini elaborate in una sintesi formale che parte sì dal reale ma cerca di portare in luce, solo accennata, una dimensione altra.
Lontana da qualsiasi moda informale, l’artista lombarda si propone invece con una scelta stilistica e grafica che dialoga in modo serrato sia con la tradizione che con la contemporaneità, che fa proprie suggestioni letterarie e filosofiche e nello stesso tempo approfondisce e ripropone momenti della sua vicenda biografica.
Strettamente legati, stile e tecnica sono gli artefici dunque di una ricerca che parte dai primi anni di formazione per acquisire gradualmente sempre maggiore sicurezza e spessore creativo e che si situa in un più ampio e condiviso approfondimento sulla valenza del fare arte e soprattutto del fare oggi incisione……
Inaugurazione domenica 4 maggio, h. 11.00. Presentazione Patrizia Foglia
Museo della Stampa – Casa degli Stampatori ebrei
via Lanfranco, 6/8 - Soncino - CR
Orari: martedì / venerdì 10 – 12, sabato e festivi 10 – 13.00, 15.00 – 19.00