Rudolf Steiner
Joseph Beuys
Luigi Ontani
Achille Perilli
Ilija Soskic
Ikeda Uemon
Walter Kugler
Simonetta Lux
Francesca Rachele Oppedisano
Das auge sieht nicht. In mostra i 50 ''disegni alla lavagna'' di Rudolf Steiner, filosofo austriaco conosciuto come fondatore dell'Antroposofia e architetto, scelti per l'occasione tra i 1100 realizzati durante le conferenze tenute a Dornach (Svizzera) tra il 1919 e il 1924, illustrano le sue teorie sulla scienza, la filosofia, la politica, la medicina, l'arte, l'architettura e l'agricoltura. Accanto al lavoro di Steiner, una scelta di opere di artisti contemporanei nell'intento di tracciare una rete possibile di rapporti elettivi: Joseph Beuys, Luigi Ontani, Achille Perilli, Ilija Soskic, Ikeda Uemon. Composizioni di Luca Lombardi
Das auge sieht nicht.
Il 27 gennaio negli spazi del Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea, UniversitÃ
degli Studi di Roma ''La Sapienza'', sarà inaugurata la mostra su Rudolf Steiner e con opere di Joseph Beuys, Luigi Ontani, Achille Perilli, Ilija Soskic, Ikeda Uemon per la cura di Walter Kugler e Simonetta Lux, con la collaborazione di Francesca Rachele Oppedisano.
I 50 ''disegni alla lavagna'' (Wandtafelzeichnungen, gesso colorato su
cartoncino nero) di Rudolf Steiner, filosofo austriaco conosciuto come fondatore
dell'Antroposofia e architetto, scelti per l'occasione tra i 1100 realizzati
durante le conferenze tenute a Dornach (Svizzera) tra il 1919 e il 1924,
illustrano le sue teorie sulla scienza, la filosofia, la politica, la medicina,
l'arte, l'architettura e l'agricoltura. Rimossi e relegati per quasi
settant'anni in una sorta di ''provincia pedagogica'' dagli allievi di Steiner i
cartoni, alcuni dei quali esposti per la prima volta da Assja Turgenieff nel
1958 a Dornach e una seconda nel 1961, presso il Museum Strauhof di Zurigo, dal
1989 sono pubblicati nel quadro generale dell'opera omnia di Steiner. Solo dal
1992, grazie all'interessamento di due allievi di Joseph Beuys, Johannes
Stüttgen e Walter Dahn, e al supporto tecnico e teorico di Walter Kugler,
direttore dell'archivio Steiner a Dornach, i disegni sono esposti nei maggiori
musei del mondo (Austria, Finlandia, Germania, Giappone, Stati Uniti, Sud
America, Svezia, Svizzera) e in aree di risonanza culturale a livello
universitario come l'Art Museum della Berkeley University of California. In
Italia i disegni sono presentati per la prima volta nel 1995, con il patrocinio
della Biennale di Venezia, presso l'Associazione Culturale Italo-Tedesca.
Attraverso l'analisi dei ''disegni alla lavagna'' Steiner si svela allo sguardo e
al pensiero, sottraendosi a qualsiasi riduzionismo, all'interno di un ordine
ipotattico e metastorico, rappresentando tutto il portato culturale che ha agito
e re-agito all'eterna dicotomia fra arte e scienza, romanticismo e positivismo.
Parola e immagine, appartenendo ad un comune piano di metaforicità , si
manifestano in una ''formazione eterogenea'' che eccede lo stesso soggetto
discorsivo e nell'eccesso produce, nel segno di un'immagine, l'eventualità di
un'opera d'arte.
Il MLAC propone, accanto al lavoro di Rudolf Steiner, una scelta di opere di
artisti contemporanei nell'intento di tracciare una rete possibile di rapporti
elettivi all'interno di un rigoroso percorso ontologico–ermeneutico non
dimenticando certo l'apporto di Steiner alle avanguardie storiche del primo
Novecento (Kandinsky, Mondrian etc.). Da Joseph Beuys, primo artista della nuova
avanguardia ad essersi interessato alle teorie sociali e politiche di Rudolf
Steiner, sino a Luigi Ontani, Achille Perilli, Ilija Soskic, Ikeda Uemon.
In occasione dell'evento inaugurale della mostra, verranno eseguite, presso lo
stesso Museo laboratorio, le seguenti composizioni di Luca Lombardi: Gruss
(1994) per violoncello; Essay 3 (''Steiner'') (2003) per violoncello (prima
esecuzione assoluta, commissione del Rudolf Steiner Archiv, Dornach), Leonard
Elschenbroich, violoncello; Flatus (1997-99), 3 pezzi per flauti: ...(da: Infra)
per flauto in sol, ...(da: Lucrezio) per flauto basso, ...Ro' per ottavino,
flauto in do, flauto in sol e flauto basso. Roberto Fabbriciani, flauto. SarÃ
presente il compositore.
La mostra è realizzata nella programmazione del Museo Laboratorio con il
contributo della Regione Lazio per le ricerche ''Applicazione nuove tecnologie
multimediali all'arte contemporanea'', nell'ambito del Dottorato di Ricerca ''Arte
di Confine'', e dei relativi corsi sperimentali di Stage/Master in Cura Critica
ed Installazione Museale, voluti dal direttore del Museo Simonetta Lux e
realizzati del curatore del MLAC Domenico Scudero.
Inaugurazione 27 gennaio ore 18:30
MLAC Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
Piazzale Aldo Moro 5 Roma
lunedì/sabato ore 10:00 - 20:00