Alessandro Kokocinski
Simona Bramati
Vladimir Dunjic
Marta Della Croce
Matthias Brandes
Anna Frida Madia
Giuseppe Bombaci
Laura Bianchi
Ettore Aldo Del Vigo
Alessandra Gasparini
Marco Manzella
Marilisa Pizzorno
Davide Puma
Roberta Serenari
Marcello Scarselli
Laura Lapini
Ivo Lombardi
Stefania Quartieri
Giulio Greco
Letteria Giuffre' Pagano
Primo Biagioni
Laura Caramelli
Stefano Di Giusto
Barbara Fluvi
Valente Cancogni
Elisa Corsini
Ettore Sacca'
Gaia Ferrario
Sergio Mazzanti
Margherita Levo Rosenberg
Giulio Cerocchi
Cristina Stifanic
Luca Lupi
Ilaria Ferretti
Sergio Marcelli
Lidia Giusto
Matteo Forli
Martina Princivalle
Maria Rita Montagnani
Nucleo centrale della mostra e' la questione dell'Essere (umano), inteso in senso filosofico e psicologico, con le sue implicazioni simboliche e metafisiche, etiche o religiose.
a cura di Maria Rita Montagnani
Artisti: Alessandro Kokocinski, Simona Bramati, Vladimir Dunjic, Marta Della Croce, Matthias Brandes, Anna Frida Madia, Giuseppe Bombaci, Laura Bianchi, Ettore Aldo Del Vigo, Alessandra Gasparini, Marco Manzella, Marilisa Pizzorno, Davide Puma, Roberta Serenari, Marcello Scarselli, Laura Lapini, Ivo Lombardi, Stefania Quartieri, Giulio Greco, Letteria Giuffre' Pagano, Primo Biagioni, Laura Caramelli, Stefano Di Giusto, Barbara Fluvi, Valente Cancogni, Elisa Corsini, Ettore Sacca', Gaia Ferrario, Sergio Mazzanti, Margherita Levo Rosenberg, Giulio Cerocchi, Cristina Stifanic, Luca Lupi, Ilaria Ferretti, Sergio Marcelli, Lidia Giusto, Matteo Forli, Martina Princivalle
Questo Progetto, che ha per tema la fondamentale questione dell’Essere (umano), inteso in senso filosofico e psicologico, con le sue implicazioni simboliche e metafisiche, etiche o religiose, teleologiche o escatologiche, riguarda una grande rassegna in cui siano presenti tutti i linguaggi dell’arte contemporanea. Dunque, il nucleo centrale della mostra riguarderà “l’Essere e il suo Mistero”, così come “l’essere mistero”. Che si tratti di Eros, Follia, Pathos o Thanatos, il mistero dell’Essere getta una rete di ombre lunghe sull’apparente solarità del vivere, rendendo la vita stessa un grande e impenetrabile mistero, a cui l’artista e il poeta sono chiamati ad accostarsi con il solo strumento luminoso che l’uomo possieda fin dalle sue origini: l’immaginazione. E l’immaginazione è di per se stessa un mistero che è “ombra del vero”.
L’elemento psichico, qui strumento elettivo, può presentarsi in modi e tempi diversi a seconda della nostra individualità, dell’ambiente e del contesto culturale nel quale ci troviamo a vivere indipendentemente dalla nostra età anagrafica. Ci sono artisti molto precoci ed altri che solo in età matura vivono questa esperienza “misterica”, per cui ogni artista riserverà molte sorprese anche a se stesso. Questa capacità di porsi domande e di riflettere su se stessi sul tema è specifica dell’uomo e soprattutto dell’artista, e, se certo essa ha portato alla costruzione della cultura (il più formidabile dei sistemi di adattamento al mondo, in quanto l’oltrepassa attraversandolo), ha aperto anche la via al dolore più radicale, quello che si interroga sul senso e sul destino della propria esistenza.
Il mistero ha sempre esercitato una grandissima fascinazione su tutte le arti, ed essa è stata tanto più forte e profonda, quanto più riferita al soggetto che lo contiene, che non all’oggetto che lo costituisce. In ultima istanza, nessun mistero può essere contemplato senza quella grande e insondabile incognita che è la psiche umana, con le sue filosofie, le sue mitologie, le sue epifanie e le sue metafore radicali. Il potere dell’immaginazione crea la potenza di ogni immagine che da essa provenga e a cui inesorabilmente torni, attraverso accezioni e significati polimorfi acquisiti in questo significativo e illuminante passaggio. Infine, come dice C.G. Jung “…se di una cosa non si sa cos’è, è comunque un arricchimento della conoscenza sapere cosa non è”. In questo Progetto ogni artista cercherà di diradare le ombre del mistero, con la “torcia” della propria coscienza, accesa dalla propria fantasia e racchiusa nella cifra stilistica del proprio pensiero creativo. Si dice che l’Essere sia concreto e che il Mistero sia astratto, ma nell’arte tutto può essere ribaltato, e l’essere potrà apparire sorprendentemente più astratto del mistero stesso, oppure quest’ultimo apparire quasi concreto. Se “extrema sese tangunt”, allora l’Essere e il Mistero potranno avvicinarsi tanto da coincidere in un unico, possente e imponderabile enigma. “Tutto ciò che l’Anima tocca diventa numinoso, cioè incondizionato, pericoloso, soggetto a tabù, magico”. (J.H.)
Testo di MariaRita Montagnani
Inaugurazione: sabato 3 maggio, ore 17
Palazzo Mediceo
via del Palazzo, Seravezza
dal giovedì al sabato 15.00-19.00 e la domenica e festivi 10.00-19.00
Ingresso libero