Casa del Manzoni
Milano
via G. Morone, 1
02 86460403
WEB
Navigando tra gli Ex-Voto
dal 4/5/2014 al 19/12/2014
02 86460403
WEB
Segnalato da

Fondazione P. G. R.




 
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4/5/2014

Navigando tra gli Ex-Voto

Casa del Manzoni, Milano

Trattieni i venti e placa le tempeste. Sono esposte oltre 70 tavolette dipinte, sono gli Ex-Voto marittimi che ripercorrono un arco storico che va dal XV secolo fino ai bastimenti del 1928.


comunicato stampa

Inaugura ufficialmente il 5 maggio, la mostra Navigando tra gli Ex~Voto – Trattieni i venti e placa le tempeste* a cura della Fondazione Per Grazie Ricevute a Casa Manzoni – Milano. Una mostra dal fascino coinvolgente e ‘avvolgente’, un percorso strutturato per comprendere il fenomeno ex~voto come forma d’arte “minore” che da millenni ha rappresentato il ringraziamento per un miracolo invocato e avvenuto.
Arrivano da tutto il Mondo gli ex~voto marittimi che sono esposti a Milano. L’attrazione verso queste tavolette dipinte a mano è incredibile; è la testimonianza di un pathos rappresentato in modo “ingenuo”, ma sicuramente efficace agli occhi di tutti. Tempeste, alberi spezzati e sartie allentate, burrasche, scogli minacciosi, marosi, imbarcazioni ridotte a pezzi, naufragi, ma anche la minaccia di un fucile, momenti in cui l’unica speranza che resta a marinai o passeggeri è aggrapparsi alla preghiera. Momenti realmente intensi rappresentati su tavolette votive, che rendono vere storie umane semplici, reali e immediate.
Gli oltre 70 ex~voto esposti al primo piano di Casa Manzoni ripercorrono un arco storico che va dal XV secolo fino ad arrivare ai bastimenti e alle navi del 1928. Una testimonianza ricca dei terribili pericoli di chi andava e va per mare. Un mare amico, da rispettare, da ringraziare ogni giorno, un mare da temere, tant’è che, ancora oggi, è diffuso il proverbio tra i marinai delle nostre coste “si vaje e tuorne già he fatto ‘nu buono viaggio”.

Grazie alla collezione della Fondazione P.G.R. i visitatori potranno immergersi in una sorta di “mappa privilegiata” che offre una visione insolita del rapporto con il mare. In queste opere, che hanno come motivazione primaria la religiosità marinara, sono presenti anche richiami storici e sociali, quindi non solo le tempeste, le fatiche e i pericoli dell’andar per mare, ma anche l’esser scampati dalle mani dei pirati barbareschi o da flotte nemiche.
Oltre all’analisi pittorica, la mostra consente anche un’indagine archeologica sulle tipologie delle imbarcazioni raffigurate e sulle loro attrezzature, che negli ex~voto spesso hanno una delle rare testimonianze della loro esistenza.

A dimostrazione delle difficoltà che anche il navigare sul lago poteva comportare, sono le lettere originali di Teresa Stampa Manzoni al figlio Stefano, del Fondo Stefano Stampa, esposte nella mostra.

Navigando tra gli Ex~Voto esposti, l’attenzione si posa su alcuni dipinti in modo particolare. Unica nel suo genere è una tavoletta del 1881 (che arriva dal lontano Messico). Una tavoletta dai colori allegri raffigura il pericolo scampato di due messicani a bordo di una barchetta piccolissima. L’imbarcazione si rovescia e i due malcapitati finiscono tra le onde piene di pescecani con la bocca spalancata. Solo grazie all’intervento divino i due si salvano (353T).

Risale al 1883 l’olio su tavola che raffigura in modo quasi infantile un vascello a vela e vapore, molto stilizzato, giunto nel porto di Rio de Janeiro. Il vascello Savoja, è pilotato da due soli uomini che ringraziano la Madonna delle Grazie che li accoglie all’entrata dell’estuario (2170L).
Sono pochi gli ex~voto che attestano, con la placida partenza di un piroscafo davanti al Vesuvio, l’angoscia di un’emigrazione napoletana oltremare. E’ questo il caso della tavoletta, del 1888, che rappresenta l’invocazione di quattro emigranti a quattro immagini della Madonna, leggermente diverse, raffigurate con la tecnica dell’olio su tela (397T). Si intravvede appena nel bianco accecante delle ondate gigantesche di spuma il veliero in preda al temporale sul Mar Nero dipinto ad olio su ardesia, materiale molto particolare per un ex~voto. Ormai ai marinai non resta che pregare di sopravvivere alla tempesta furiosa (1A).

Il 5 Maggio, data dell’inaugurazione della mostra a Casa Manzoni, è anche una delle date manzoniane per eccellenza.
Il Cinque maggio è, infatti, l’ode scritta di getto da Alessandro Manzoni nel luglio del 1821, alla notizia della morte di Napoleone Bonaparte. Il peso dei ricordi di Napoleone diviene, nelle strofe manzoniane, simile a quello dell’onda sul capo di un naufrago.

«… Come sul capo al naufrago
l’onda s’avvolve e pesa,
l’onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell’alma il cumulo
delle memorie scese …»

Inaugurazione 5 maggio su invito

Casa del Manzoni
via Gerolamo Morone, 1, 20121 Milano
Ingresso libero.

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