Water Tanks in NY. L'artista ha fotografato i serbatoi d'acqua posizionati sulla sommita' dei tetti di New York mettendone in rilievo gli aspetti estetici.
In esposizione le immagini che Gianmaria Colognese, docente all’Accademia di Belle Arti di Verona, architetto e artista veronese, ha realizzato immortalando le Water Tanks, i serbatoi d’acqua posizionati sulla sommità dei tetti della città di New York, oggetti molto ingombranti che tuttavia tendono a sfuggire allo sguardo e che vengono rivisitati, in questi scatti, con una chiave di lettura del tutto originale.
La prossima estate infatti prenderà forma il “Water Tanks Project”, che prevede che tutti i serbatoi ubicati nei cinque distretti della città siano avvolti da opere d’arte, realizzate da artisti celebri o emergenti, oltre che da studenti della scuola pubblica di New York. L’obiettivo del progetto è di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale ad un utilizzo consapevole della risorsa più preziosa del ventunesimo secolo: l’acqua. Tra gli artisti selezionati per il progetto, Gianmaria Colognese propone le sue opere - che hanno trovato collocazione nella galleria del quartiere generale a Manhattan - con la capacità di veicolare efficacemente, attraverso il suo intervento creativo, i temi della sostenibilità ambientale e della sensibilizzazione alle problematiche dell’ambiente e dell’acqua.
L’occhio curioso dell’artista, la tecnica della fotografia tradizionale, la resa della stampa su carte speciali Hahnemühle Fine Art, pongono in primo piano questo oggetto inusuale, mettendone in rilievo gli aspetti estetici al di là della sua stretta funzionalità.
La mostra di Gianmaria Colognese rientra nell'ambito dell'iniziativa "Maggio d'arte a Bologna, a passeggio tra le gallerie" che prevede l'apertura serale, nei giovedì di maggio, delle gallerie d’arte di Bologna aderenti all’Ascom. La Galleria Forni presenterà ogni giovedì un nuovo autore al quale sarà dedicata una personale. Ciascuno dei 4 artisti coinvolti rappresenta una nuova proposta della galleria ma non per questo si tratta di autori sconosciuti, al contrario, vantano tutti indiscussa notorietà nel panorama artistico contemporaneo.
Gian Maria Colognese, nasce nel 1947 a Verona, dove vive e lavora.
La frequentazione della veronese Galleria Ferrari offre l’occasione per incontrare artisti italiani tra cui Lucio Fontana ed Emilio Vedova, frequentato a Venezia durante gli studi universitari. Laureatosi in Architettura con Ignazio Gardella a Venezia nel 1972, dove ha modo di frequentare le lezioni di Carlo Scarpa e Mario De Luigi, intraprende l’attività di architetto, designer, pittore e scultore, con incarichi da committenti privati e pubblici. Il viaggio a Chicago e a New York nel 1983, l’amicizia con lo scultore Virginio Ferrari ivi residente offrono stimoli fondamentali per maturare e consolidare una nuova coscienza artistica. Nel 1986, dopo la personale Immagine, Progetto, Tessitura a cura di Luca Massimo Barbero tenutasi alla Galleria Cinquetti di Verona, espone in Svizzera alla Galerie Farel a Aigle con cui proseguirà il rapporto di collaborazione.
Nasce in questo periodo l’amicizia con Ugo La Pietra, Alessandro Mendini e Nanda Vigo, con cui parteciperà a molte esposizioni di arte-design.
Dopo aver sperimentato la ceramica, nel 1990 propone una selezione di sculture in raku alla Galleria Ricci Oddi di Piacenza.
Nel1993 sperimenta per la prima volta il plexiglas nell’opera Mandala esposta al Museo d’Arte Moderna dell’Alto Mantovano a Gazoldo degli Ippoliti, nella mostra “Le Materie Inventate: la plastica nell’Arte”, che riunisce lavori tra gli altri di Arman, Bonalumi, Cesar, Gilardi, Munari e Vedova.
In questi anni sviluppa interessi verso nuove tecniche e materiali quali l’alabastro a Volterra, il mosaico a Spilimbergo e il vetro a Murano.
Dal 1994 è docente presso l’Accademia di Belle Arti G. B. Cignaroli di Verona, dove dal 1998 è titolare della Cattedra di Plastica Ornamentale e negli anni 1998-99 e 2002-03 è Vice Direttore.
Dal 1996 è corrispondente della rivista “Artigianato”. Nel1999 espone ad Amburgo alla Galleria Bittorf. Nel 2001 fonda con due colleghi la Scuola di Design approvata dal M.I.U.R. ed espone alla Galleria dello Scudo di Verona.
Dal 1989 partecipa, come designer e artista, alle mostre culturali della fiera veronese “ABITARE IL TEMPO” in qualità di autore e curatore e a manifestazioni nazionali ed estere.
Attualmente è presente a New York con dei lavori nella galleria dell’associazione Word Above the Street promotrice di The Water Tank Project.
Suoi lavori sono stati pubblicati su quotidiani, riviste, cataloghi, libri italiani e stranieri.
Sue opere sono nelle collezioni della Fondazione Domus della Cariverona per l'Arte Moderna e Contemporanea, nella collezione del Gabinetto delle stampe e disegni del Museo di Castelvecchio di Verona, nell’archivio stampe e fotografie della Biblioteca Civica di Verona, nella sala riunioni degli uffici del Gruppo Manni (VR), nella nuova sede uffici e sala esposizione della Ditta Biondani S.r.l. (VR), nel Parco della Mignola (Malcesine), nel parco sculture Ditta Menin (TV), due opere al MAAM Museo delle Arti Applicate nel Mobile Contemporaneo, Fondazione Aldo Morelato, Villa Dionisi a Cerea (VR), nella Pinacoteca Civica del Comune di Russi (RA), nella Collezione di Cà La Ghironda (Fondazione Martani) Bologna, al MAGI 900 (Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900) Pieve di Cento (BO), nel Museo Civico della Ceramica di Nove (VI).
Inaugurazione: giovedì 8 maggio, ore 18
Galleria D'Arte Forni
via Farini , 26 Bologna
orario: 9-13 e 15,30 -19,30 - chiuso lunedì e festivi
ingresso libero