Visti Da Vicino. La mostra indaga il tema del ritratto partendo dalla folla fino ad arrivare al dettaglio astratto.
VAN DER è lieta di presentare Visti Da Vicino. Inaugurazione venerdì 9 maggio dalle 19 in via Giulia di Barolo 13.
A due anni di distanza da Visioni Simmetriche, la nuova personale di Simone Pizzinga presenta una nuova serie di lavori che offrono la
panoramica completa della sua produzione più recente.
'Visto da vicino nessuno è normale' diceva Franco Basaglia. Da questa citazione nasce l'indagine alla base di una mostra che indaga il
tema del ritratto partendo dalla folla fino ad arrivare al dettaglio astratto. Come in uno zoom, il focus parte dal macro per arrivare al micro,
dalla panoramica si arriva al blow up in cui il dettaglio (come nell'omonimo film di Antonioni) perde di significato acquistandone,
potenzialmente, infiniti nuovi.
Una profondità che non è solo quella dello sguardo che scava sempre più nel dettaglio ma anche quella degli strati che compongono il
lavoro. Sovrapposti uno sull'altro, il vetro della cornice, la pellicola fotosensibile, la pittura acrilica e l'acquerello si stratificano dando alle
opere una complessità che da materiale diventa psicologica.
Tecnicamente ciascuno lavoro prevede quattro passaggi. Il primo è l'elaborazione grafica e iconica dell'immagine presa come soggetto. Il
secondo è la stampa su pellicole fotosensibili dell'immagine virata nei toni del bianco e nero. Nel terzo passaggio le pellicole vengono
poggiate su una base, solitamente cartacea, dove manualmente, con decine di strati, l'acquerello dà i toni delle ombre e dell'incarnato.
Infine l'acrilico bianco applicato sulle pellicole con una pennellata piatta accentua ancora di più l'effetto di profondità dato dal foglio
plastico attraverso cui traspare lo sfumato dell'acquerello.
Altro aspetto fondamentale è la frammentazione dei lavori in più parti, ciascuna incorniciata singolarmente, che rende l'idea di come la
ricerca dell'artista sul tema del ritratto sia strettamente legata a una lettura psicanalitica della visione del sè e degli altri.
Da queste visioni modificate e frammentate nascono esseri ibridi. Una parola che nell'antica Grecia indicava un peccato. L'hybris, infatti,
era la violazione della norma della misura, cioè dei limiti che l'uomo incontra nei suoi rapporti con gli altri uomini, con la divinità e con
l'ordine delle cose. Quella che nell'antichità era un'offesa punita dalla collera divina, diventa, nei lavori di Simone Pizzinga, una forma di
coraggio. Coraggio che, in fondo, dovrebbe essere di ogni artista memore del monito di Orazio al “diritto di osare con la fantasia”.
Durante la serata inaugurale (il 9 maggio) e quella finale (il 7 giugno durante la notte bianca di Vanchiglia) la mostra sarà accompagnata
da p0rtraits, performance sonora di ake. La composizione, realizzata apposta per l'occasione, sarà in diretto dialogo con le tematiche
introdotte da Visti da vicino. I suoni, che nascono dal brusio di una folla indefinita, sono distorti e mixati a pezzi composti in studio e
creano l'ambientazione sonora che, in forma registrata, accompagnerà la mostra per tutta la sua durata.
p0rtraits è una folla dipinta attraverso suoni sintetici e campionamenti che delineano individui ossessionati dalla costante ricerca di
unicità, ma inevitabilmente replicati come loop infiniti.
delay, beat repeat, riverberi e distorsioni sono i colori della tavolozza.
• Simone Pizzinga // è nato a Casale Monferrato nel 1985. Vive e lavora a Torino. Nel 2011 vince il concorso MADINART, e inizia un ciclo
di 3 mostre personali la prima della quali, Antipodi, sì è tenuta, tramite il FAI, presso il Castello di Santena. Ha esposto a Forever Jung,
collettiva presentata da FART gallery alla fiera The Others presso le carceri Nuove di Torino. Sempre a cura di FART è presente in Artberg I e
II presso il Machè e lo Spazio Ferramenta, in What the FART? presso l'ex fabbrica Aspira e in A fresh art explosion a Torino e Milano presso
gli storici spazi dell'Arci Bellezza. Ha presentato i suoi lavori anche in Capitale del Monferrato presso il castello di Casale Monferrato, al
Premio Nazionale per giovani Incisori “Gino Carrera” a Casalpusterlengo (LO), alla IX Biennale Internazionale di Grafica Ed ExLibris a Palazzo
Sannazzaro di Casale Monferrato. Nel 2012 è nella mostra itinerante come finalista del premio internazionale di grafica d'arte
PrintAboutMe, nel marzo dello stesso anno inaugura Visioni Simmetriche la sua prima mostra personale a Torino a cura di Stefano Riba,
FART temporary gallery in via Bonelli4, Torino. Nel 2013 la sua personale Volti Dentro è ospitata negli spazi di Palazzo Albani a Urbino (PU).
• Elia Pellegrino // è nato a cuneo nel 1985, ma si trasferisce a Torino 10 anni fa. Nel 2005 inizia a suonare nei Diverba, che pubblicano
alcuni EP ed un disco per Al-kemi Records (Toni Verona/Ala Bianca, Gianni Maroccolo, Beppe Godano). Negli anni condividono palchi
importanti con Marlene Kuntz, Niccolò Fabi, Ministri, Paolo Benvegnù, Lombroso, Iori’s Eyes.
Parallelamente nasce ake, un progetto solista di musica elettronica. Le prime produzioni iniziano nel 2009 ispirate alle sonorità di
Radiohead, Autechre, Trentemøller, Apparat. Ambientazioni IDM, glitch, melodie spezzate di pianoforte e synth. Tra il 2011 e il 2012 suona
insieme ad Alex Smoke, Late, Fairmont e Scuba nelle serate Beat Repeat organizzate da El Barrio a Torino. All’inizio del 2012 viene
selezionato insieme come Young Talent dall’Osservatorio di PiemonteGroove. Nello stesso anno suona all’Encode Festival, al Jazz:Re:Found
di Vercelli e per il Sunday Brunch nella domenica conclusiva del Club to Club di Torino.
Nel 2013 è ospite della prima edizione di Elettrodomestico e delle rassegna Zoolive. A giugno di quest’anno uscirà un EP per la netlabel
genovese LTD / Forevergreen.fm.
Immagine: Simone Pizzinga, Magdalena, 2014. Graphite, watercolor, acrylic on watercolor paper and photosensible acetate, 200x120
Inaugurazione venerdì 9 maggio ore 19
Van Der
Via Giulia di Barolo 13 - Torino
martedì - sabato 15.30 -19.30