In "Scarti di produzione" Marco Cattaneo impacchetta e fotografa ragazzi e ragazze. I cantieri metropolitani sono i soggetti della ricerca di Angelo Antronaco. Corrado Pastore racconta Milano attraverso le vetrine dei grandi marchi. Il reportage di Laura Bianca offre un particolare punto di vista sul cucinare. Nell'ambito di Milano Photofestival.
Marco Cattaneo
Scarti di produzione
a cura di Roberto Mutti.
La logica che domina il mondo della produzione
impone un controllo sui prodotti che, pur
destinati al mercato, possono essere da questo
ritirati perché non superano il controllo qualità
o perché le ragioni del marketing li bocciano
spietatamente. Se tutto ciò ci pare plausibile
quando ci troviamo di fronte agli oggetti,
che cosa potrebbe succedere se dovessimo,
invece, avere a che fare con esseri viventi?
Marco Cattaneo fa ricorso all’ironia e, al posto
delle bambole, utilizza ragazzi e ragazze che
inserisce in scatole, impacchetta, compone per
farne esaltare l’unicità e la bellezza. Perché, pur
essendo state scartate (e non a caso le scatole
somigliano a bare), queste persone sono uniche
come ogni creatura vivente.
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Angelo Antronaco
Cantieri
I cantieri metropolitani sono i soggetti di questa
ricerca che indaga su una Milano i cui connotati
urbanistici sono cambiati velocemente in
questi ultimi anni: aree abbandonate da
decenni vengono recintate, si aprono cantieri
enormi, brulicanti di uomini e mezzi meccanici,
capannoni dei poli industriali – un tempo
motore economico di questa città e dell'Italia
intera – si trasformano in centri commerciali
e grattacieli.
Non sempre è stato facile per il
fotografo avvicinarsi alle recinzioni per poter
cogliere la vita e la crescita di questi “organismi”,
ma quando ha potuto farlo ne ha registrato la
natura e la ragione della loro esistenza.
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Corrado Pastore
Display
Il progetto inedito dell’architetto napoletano
Corrado Pastore racconta una Milano che si
fonde, cresce e cambia attraverso le vetrine
dei grandi marchi. Una città che già esiste
ma attraverso le sue opere risulta inedita e
stupefacente. Già l’elaborazione di ogni scatto
porta all’interno dell’immagine stessa il senso
profondo del commercio. Perché Pastore
rivede il meccanismo della compra-vendita,
dello shopping, esaltando quelle sfumature
che concretizzano la filosofia dei brand
diventando messaggio nella vetrina. Ma l’occhio
dell’architetto va molto oltre e porta questa
modalità nella città e la città dentro la vetrina,
senza mai snaturare l’essenza delle cose, ma
dando a chi guarda uno strumento per vedere
oltre l’apparenza.
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Laura Bianca
Reportage in cucina
a cura di Roberto Mutti
Questo reportage realizzato da Laura Bianca
regala un particolare punto di vista sul
reportage portando questo linguaggio stilistico
ad assumere una evidente forma narrativa
scandita da un ritmo incalzante.
La fotografa
affronta il tema dell’alimentazione, ma sceglie di
descrivere un’azione semplice come il cucinare
segmentando il suo evolversi in frammenti, in
movimenti guardati da vicino, congelati nel loro
attimo e regalati a chi ha voglia di guardare
oltre un flusso che nella sua interezza potrebbe
risultare diverso.
C’è in tutto questo la volontà
di raccontare una storia che non si limita alla
realizzazione di un piatto ma va oltre fino a
cogliere la componente manuale e perfino
artistica che vi è contenuta.
Nell'ambito della manifestazione Milano Photofestival www.photofestival.it
Immagine: Laura Bianca, Il tatto del gourmet
Inaugurazione lunedì 19 maggio h 18,00.
Palazzo Castiglioni
corso Venezia, 47 Milano
Orari: lunedì - venerdì 8.30 - 18