Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti
Firenze
piazza dei Pitti, 1
055 213070
WEB
Masaaki Miyasako
dal 18/5/2014 al 28/6/2014
mar - dom 8,15-18,50, la biglietteria chiude alle 18.05

Segnalato da

Davis & Franceschini



approfondimenti

Masaaki Miyasako
Junji Ito



 
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18/5/2014

Masaaki Miyasako

Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze

Tourbillon. La mostra presenta 33 opere, per lo piu' di grandi dimensioni o in pannelli, provenienti da musei e collezioni private. Accanto ai soggetti tradizionali della cultura giapponese compaiono spaesanti visioni ravvicinate.


comunicato stampa

A cura di Junji Ito

Il 20 maggio 2014, nelle sale dell’Andito degli Angiolini della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, si apre la prima grande mostra italiana di Masaaki Miyasako, artista giapponese noto in tutto il mondo, molto legato all’arte tradizionale del suo paese, ma profondamente innovatore. La mostra, Tourbillon, curata da Junji Ito e presentata lo scorso anno al Museo storico di Budapest e al Museo dell’Oriente di Lisbona, arriva adesso a Firenze, nella splendida Sala degli Angiolini di Palazzo Pitti, dal 20 maggio al 29 giugno.

Una delle caratteristiche principali dell’arte nipponica antica – si pensi alle stampe, ma anche alle ceramiche, ai tessuti, alle lacche e ai paraventi – è la levità e la maestria dell’esecuzione, caratteristica a cui Miyasako si attiene totalmente, toccando vette di raffinatezza minimalista. L’artista tuttavia entra con decisione nella contemporaneità, sfiorando persino l’Informale, nella sua rivisitazione dell’armonia tradizionale, delle forme e degli accostamenti cromatici, che propone in modo totalmente proprio.

In Occidente l’influenza dell’arte nipponica fu enorme. Le stampe giapponesi arrivarono in Olanda attraverso la compagnia delle Indie e da lì si diffusero in tutta Europa. Le scene di vita quotidiana, la loro rappresentazione in modo bidimensionale, con una stesura del colore piatta, totalmente priva di chiaroscuri, dettero vita al fenomeno artistico del Giapponismo, che grande influenza ebbe sull’Impressionismo che stava nascendo. Le stampa Ukiyo-e furono d’ispirazione per Van Gogh, Monet, Manet, Degas, Renoir, Pisarro e anche per Klimt e poi per l’Art Nouveau. Da allora, però, sembra che l’arte giapponese si sia fermata, senza trovare il coraggio di entrare nel mondo contemporaneo. Non è così per Masaaki Miyasako.

Professore alla Tokyo University of the Arts, presso la quale si è anche specializzato in restauro, Miyasako ha una padronanza delle tecniche artistiche totale. Gli effetti che riesce a raggiungere sono sottili, umbratili e le tecniche che utilizza sono complesse e di origine antichissima. Esemplare in questo senso è il suo ricorso alla Urazaishiki, una tecnica utilizzata in genere nella pittura dei tessuti, che comporta l’applicazione del colore anche sul retro del supporto.

I soggetti fluviali, le campagne, i dettagli che rappresentano il trascorrere delle stagioni richiamano la grande lezione di Hokusai e soprattutto di Hiroshige, ma la cultura figurativa dell’artista non distoglie il suo sguardo dalle mille occasioni offerte dalla vita di tutti i giorni. Così accanto ai tradizionali paesaggi giapponesi, ecco comparire visioni ravvicinate di donne, uomini, animali, frutta e fiori, dipinti con finissime sfumature cromatiche che quasi ricordano Bonnard.

In mostra saranno proposte 33 opere, per lo più di grandi dimensioni o composte in pannelli. Provenienti dai più grandi musei giapponesi e in parte anche da collezioni private e dall’ultima produzione dell’artista, i dipinti rappresentano appieno l’estetica di Miyasako, considerato in Giappone il leader del recupero della trazione, ma anche uno dei pittori più innovativi del momento. Estetica che viene con gioia presentata proprio a Firenze, dove ebbe inizio la concezione moderna dell’arte.

Masaaki Miyasako, pittore di stile giapponese, è Membro e Consigliere del Japan Art Institute e Professore presso la Tokyo University of the Art Graduate School. Nato nel 1951 nella prefettura di Shimane, dopo essersi laureato presso la Facoltà di Design della Tokyo University of the Art si è specializzato in restauro presso la medesima istituzione, sotto la guida di Ikuo Hirayama. Ha lavorato e svolto ricerche per l’Agenzia per gli Affari Culturali, curando le scenografie di numerose produzioni teatrali e cinematografiche. Svolge inoltre l’incarico di Direttore del Centro per la Cooperazione della suddetta università, occupandosi di collegare l’arte con la società. Ha ricevuto, tra i molti altri premi, il Premio Ministro dell’Educazione del Japan Art Institute, il Premio Primo Ministro e il Premio Seison Maeda.

Ufficio stampa
Davis & Franceschini tel. 055/2347273 fax 055/2347361 davis.franceschini@dada.it

Martedì 20 maggio alle ore 10 l'artista accompagnerà studenti e docenti dell'Accademia (max 30 persone - gli interessati potranno prenotarsi nel corso dell'incontro) a visitare l’esposizione.

Inaugurazione lunedì 19 maggio ore 18,30

Andito degli Angiolini Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti
piazza Pitti, Firenze
Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50
La biglietteria chiude alle 18.05
Chiuso tutti i lunedì
Biglietto intero: € 8,50
Biglietto ridotto: € 4,25
Gratuito meno di 18 e oltre 65 anni

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